12 Febbraio 2025

5 thoughts on “3ª intervista all’IA: silenzio-stampa sul riscaldamento globale e sopravvivenza umana su un altro pianeta

  1. Tutto quello che è stato elencato, si limita alla sola percezione materiale della nostra esitenza, quella che creiamo in base a come siamo stati programmati.
    Spostandoci ad un livello superiore, esistono altre soluzioni che ovviamente IA non può conoscere.
    Quindi questo mondo (che è il nostro sentire interiore)deve trasformarsi per forza, per continuare ad esistere ripulito da tutto quello che non è più sostenibile.
    Ciao e grazie

    1. grazie a te, il problema è che purtroppo il lato solido e tangibile del nostro mondo, saccheggiato di energia e di materia sta reagendo in modo fisico e non interiore. Tutta la saga di queste tre interviste a una conoscenza priva di coscienza si conclude sempre con il medesimo ammonimento. Se la natura perde il suo equilibrio fisico, credo che si affievoliscano anche le sue energie interiori e cosmiche, per causa ed effetto (pensiero mio dunque fallace)

  2. Disinformazione, negazionismo a vari livelli… merda. Gli umani,
    soprattutto gli umani potenti, sono delle merdacce.
    L’accordo di Parigi del 2015 non è stato sottoscritto, per es., dagli USA! Scusate se è poco!
    Ahinoi, non abbiamo un altro pianeta. Ma a noi gente diversamente giovane tutto sommato importa solo come idea. Poveri i nostri discendenti, che pagheranno le peggiori conseguenze dei nostri errori.
    Si fa per dire: non tutti hanno discendenti, ma soprattutto non tutti hanno contribuito in modo massiccio al riscaldamento globale! Ricordo una cara amica della mia mamma, di nome Rosita, che raccomandava di non lasciare i rubinetti aperti inutilmente: era già un’ecologista ante litteram…
    Grazie come sempre all’autore dell’ articolo.

    1. Greta Tunberg è stata derisa e demonizzata, i giovani del “venerdì per il futuro” si sono spenti e la generazione Z è distratta da altre cose. Nei licei l’argomento climatico è quasi un tabù, non c’è la preparazione del personale didattico e noi di una certa età, che in fondo siamo i veri colpevoli in quanto abbiamo ceduto alle lusinghe del consumismo e del liberismo senza limiti, non siamo stati avvisati da chi sapeva, ma non poteva arrestare il processo di sviluppo… Ed eccoci qui. Però credo sia nostro dovere avvisare più persone possibili, io cerco di fare la mia parte e condividerla con altri, amici, parenti e soprattutto giovani, è quello che possiamo e dobbiamo fare

  3. Dal momento che i conflitti non saranno superati aspettiamo la fine dell’esistenza di questo pianeta. Magari noi “ vecchietti “ saremo già in un’altra dimensione ma succederà prima o poi.

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