Vladimir Putin, accompagnato dal Patriarca Kirill, ha reso omaggio alle reliquie del Beato Principe Alexander Nevsky.
Mentre l’Occidente continua a diffondere opinabili notizie a riguardo del Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, nella Grande Madre Russia la vita scorre tranquilla e serena sotto lo sguardo attento dell’inquilino del Cremlino.
Il 12 settembre scorso, ad esempio, Vladimir Putin ha fatto visita al Santuario della Santissima Trinità Aleksandr Nevsky Lavra, accompagnato da Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie.
Questo maestoso e splendido Santuario si trova nella città di San Pietroburgo ed è assoggettato alla Diocesi di San Pietroburgo, e curato dal Vescovo di Kronstadt e Vicario della Diocesi di San Pietroburgo, Sua Eccellenza Benjamin.
L’occasione per la visita è stata fornita dal 300esimo Anniversario del Trasferimento delle reliquie del Beato Principe Alexander Nevsky a San Pietroburgo.
Il Servizio Stampa del Patriarcato di Mosca fa sapere che “Il Presidente Putin e il Patriarca Kirill hanno visitato la Chiesa dell’Annunciazione della Lavra ed hanno deposto fiori sulla tomba del grande Comandante Aleksandr Vasil’evič Suvorov”, Generale e Principe russo, riconosciuto per aver partecipato alla Campagna Italiana in terra di Lombardia e Piemonte, contro i francesi.
Il mondo intero dovrebbe prendere atto dell’amore e del rispetto che il Presidente Putin nutre per chi ha indossato e indossa una divisa.
In Italia, per esempio, chi perde la vita nel servizio alla Patria viene spesso dimenticato e, quando viene onorato, non gode certamente degli onori tributati agli eroi in Russia o negli Stati Uniti d’America.
Dopo questo primo momento di visita il Patriarca Kirill ha portato il Presidente Putin nella Basilica Superiore dove, dal 2023, riposano le reliquie del “santo nobile principe Alexander Nevsky”.
Dinanzi alle sacre reliquie, il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie ha detto a Putin: “In ricordo del trasferimento delle reliquie di Alexander Nevsky da Vladimir a San Pietroburgo, vorrei presentarvi l’immagine di questo grande santo, il santo patrono della città cara a te e me. Ti affido a lui affinché ti protegga come un guerriero, ti rafforzi, soprattutto nei casi in cui è necessario proteggere la Russia con la forza e da ogni male della nostra Patria”.
Le parole del Patriarca Kirill, specie ora che vi è in corso un conflitto fra la Federazione Russa e l’Ucraina, hanno un peso molto importante. La Chiesa Ortodossa Russa, la più importante, sostiene ed incoraggia l’azione di Vladimir Putin che, dunque, ha la protezione di Dio.
Un visibilmente commosso Presidente Putin ha così risposto: “Grazie mille per questa immagine e per tutto quello che fate per il popolo russo e per gli altri popoli del paese: rafforzate la nostra fede, i nostri valori fondamentali”.
E’ proprio per “i valori fondamentali” della Russia che il mondo intero, Unione Europea in primis, odia Vladimir Putin e il suo Popolo. Non c’è tolleranza verso chi tutela la vita nascente, osteggia l’eutanasia e non riconosce – in ossequio alla Sacra Scrittura – l’omosessualità.
Prima di prender congedo dal Patriarca Kirill e dal Santuario della Santissima Trinità, il Presidente Putin ha detto: “Alexander Nevsky è il custode dello Stato Russo e, di fatto, il salvatore del gruppo etnico russo, senza alcuna esagerazione. E le gesta che ha lasciato dietro di sé hanno fatto eco; sia Alexander Nevsky che Pietro il Grande hanno compiuto grandi imprese”.
La figura del Santo Beato Granduca Alexander Nevsky, per il Popolo Russo, è assolutamente importante ed infatti, nel suo sermone, il Patriarca Kirill ha esortato: “Oggi la misericordia di Dio è davvero sulla Russia. Viviamo in un Paese Ortodosso. Naturalmente, a questo aggiungiamo sempre il multiculturalismo e la multi-religiosità, ma fondamentalmente questi sono ortodossi, sono il nucleo, il collettore e il guardiano dell’intera terra multinazionale russa”.
Parlando dell’importanza di politici cristiani, onesti, radicati al Vangelo, il Patriarca ha poi chiosato: “Abbiamo bisogno di una politica cristiana di atteggiamento verso gli altri, che presuppone la capacità e l’opportunità di portare del bene alle persone. E finché sarà così, esisterà la Grande Russia, esisterà il nostro Popolo unito”.
Il mondo occidentale e il mainstream dell’informazione italiana non ha dato alcun risalto alla visita del Presidente Putin al Santuario della Santissima Trinità.
Al di fuori della Federazione Russa il mantra è sempre lo stesso: descrivere Vladimir Putin come un dittatore, un criminale di guerra, un sanguinario e un uomo di cui non fidarsi.
Chi conosce un minimo la Russia, il Patriarcato di Mosca e la figura di Vladimir Putin sa che non vi è nulla di più falso e mediaticamente pilotato.
Il Presidente russo è un uomo di grande Fede, un cultore delle tradizioni ortodosse e un amico di quanti hanno fatto della Bibbia la loro direttrice di vita.
Torneremo sicuramente a trattare questo tipo di notizie perché è bene che, anche in Italia, si possa raccontare ciò che di bello e buono avviene in terra russa.
“Civico 20 News” non ha pregiudizi e preconcetti verso il Popolo Russo, non nutre rancore verso il Presidente Vladimir Putin ma, soprattutto, desidera comunicare ai suoi lettori italiani ciò che avviene nel Paese di Michail Lermontov, Nikolaj Gogol’, Ivan Turgenev, Fëdor Dostoevskij e Lev Tolstoj.
Anch’io non ho pregiudizi verso il popolo russo perché pur avendo tanto sofferto ha mantenuto fede ai valori fondamentali della cultura cristiana, che è anche la nostra, ma noi al contrario la stiamo buttando alle ortiche perché ci impedisce di fare tutte le porcherie che oggi vanno per la maggiore, sia in campo politico e sociale, sia nel campo della salvaguardia della vita e della famiglia. Soprattutto riguardo alla fede siamo in serio pericolo di vedere distruggere la Chiesa cattolica romana ad opera di un falso papa e di falsi preti senza fede ma con tanti vizi e qui mi fermo per non dire di peggio