
Guerra nucleare? Se la si vuol vedere basta continuare a sostenere l’Ucraina.
Mentre il mondo continua a far finta di nulla al confine con l’Europa sta succedendo qualcosa di grave ed allarmante.
Volodymyr Zelensky, spalleggiato da Ursula Von der Leyen e dall’Unione Europea, continua a gettare benzina sul fuoco per inasprire i rapporti con la Federazione Russa.

Dal canto suo il Presidente della Federazione Russa ha raggiunto il limite della pazienza. Non è possibile che l’Occidente continui l’azione erosiva e corrosiva delle situazioni di confine per portare l’intera Unione Europea in un conflitto armato che avrebbe conseguenze nefaste.
A dirlo non sono i giornalisti italiani ma il fatto che Vladimir Putin, al Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, ha dichiarato: “La Russia potrebbe prendere in considerazione l’uso di armi nucleari una volta che vi siano disponibili informazioni affidabili su un massiccio lancio di missili e droni che attraverseranno il confine della Federazione Russa”.
Queste parole non possono essere derubricate – come fanno il “Partito Democratico” e “+Europa” – a “follie del nuovo Zar”.
Il Presidente Putin, con la sua consueta chiarezza, ha detto: “Una minaccia strategica alla sovranità della Russia, anche con armi convenzionali, sarà motivo di una risposta nucleare, nel caso di informazioni affidabili riguardanti il lancio di sistemi di attacco aerospaziale (aerei, missili, sistemi ipersonici) verso la Federazione Russa determineranno una risposta nucleare”.
Perché è importante tener presente il riferimento alle “armi convenzionali” fatto dal Presidente Putin? Non solo è importante ma è fondamentale perché Vladimir Putin ha spiegato – a prova di bambino – che “l’aggressione contro la Russia da parte di uno stato non nucleare, con il supporto anche indiretto di uno stato nucleare, sarà considerata un attacco alla Russia”.
E’ fondamentale perché dal Cremlino sottintendono che l’Ucraina – essendo spalleggiata da Francia e USA, Nazioni nucleari – è l’oggetto di quella che sarà un’inevitabile “risposta nucleare”.

Oltre a Vladimir Putin, anche il Presidente della Bielorussia, Aljaksandr Lukašėnka, ha deciso di adottare questo provvedimento per difendere e tutelare la sua popolazione dagli attacchi della folle NATO che smania per fare una guerra contro la Federazione Russa.
Lascia basiti, e anche perplessi, il comportamento del Governo Italiano e del mainstream dell’informazione italiana. Com’è possibile che nessuno si renda conto che con il sostegno a Volodymyr Zelensky si sta portando un intero continente in guerra?
Chi ha in mano le sorti delle popolazioni europee non riesce proprio a capire che il valore da perseguire è quello della pace? A chi potrebbe aumentare il fatturato una guerra con la Federazione Russa e, di rimando, con la Bielorussia?
Ci lasciamo con queste domande, con la speranza che chi di dovere faccia la sua parte per costruire la pace e riportare rapporti geopolitici sani e duraturi.
Non mi intendo molto di geopolitica ma è evidente a tutti che ci vogliono portare alla catastrofe….in attesa delle elezioni presidenziali americane andiamo allegramente incontri al suicidio!!