
Alla Basilica di Superga la Messa di suffragio nel primo anniversario del suo ritorno alla Casa del Padre
Sabato pomeriggio è stata celebrata nella Reale Basilica di Superga la Santa Messa in suffragio del Principe Vittorio Emanuele di Savoia, nel primo anniversario della scomparsa, con la presenza della moglie Principessa Marina Doria che fra pochi giorni compirà il novantesimo compleanno, la famiglia reale con il Principe Emanuele Filiberto e la figlia Principessa Vitoria.
Una folta rappresentanza degli Ordini dinastici di Casa Savoia provenienti dall’Italia e dall’Estero e altri invitati hanno, con la loro partecipazione espresso la vicinanza alla Famiglia Reale.
La scelta della Basilica di Superga non è stata casuale. Fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi nel 1706, su progetto di Filippo Juvarra.
Nei sotterranei della Basilica si trovano le Tombe Reali di Casa Savoia, realizzate per volere del Re Vittorio Amedeo III. Qui riposa, per suo volere anche il Principe Vittorio Emanuele di Savoia scomparso l’anno scorso.
L’inappuntabile organizzazione curata dall’Istituto Nazionale per la Guardia d’onore alle Reali Tombe del Pantheon ha saputo coniugare l’austerità rituale e il rispetto di rigorose disposizioni protocollari con la commossa partecipazione dei fedeli presenti. Officiava il sacro rito il Capitano don Diego Maritano, cappellano Militare presso il comando Legione Carabinieri del Piemonte e della Valle d’Aosta. Tra i passaggi dell’Omelia ha ricordato con toccanti parole la sofferenza dei decenni di esilio sopportati dal Principe defunto e dalla Famigli reale, confortati poi dal ritorno in Patria.
Il Coro “Francesco Verniero” di Torino con il Maestro del coro Franco G. Turicchi e la direzione di Luigi Canestro hanno contribuito ad elevare la spiritualità della cerimonia con l’esecuzione del Sanctus di Lorenzo Perosi e dell’immortale Ave Verum Corpus di Wolfang A. Mozart.
Al termine del Sacro Rito coro e dignitari presenti hanno cantato il rituale Inno Sardo.
Al termine della sacra funzione la famiglia reale e i fedeli presenti hanno potuto rendere omaggio alla tomba del Principe.