La Questura di Cuneo ha emesso un nuovo DASPO urbano a carico di un immigrato. Sempre più cittadini vorrebbero veder attuati i rimpatri.
Dopo aver narrato dell’ottimo lavoro svolto dalla Questura di Asti nei giorni scorsi, siamo oggi a parlare dell’operato della Questura di Cuneo.
Il Questore di Cuneo, Carmine Rocco Grassi, il 12 luglio scorso, ha emesso un DASPO urbano nei confronti dell’ennesimo immigrato che ha creato problemi e fastidi all’interno dei locali della Stazione Ferroviaria.
Il titolare della Pubblica Sicurezza cuneese ha ritenuto che il 29enne marocchino ha posto in essere comportamenti “connotati da pericolosità sociale“.
L’immigrato – a quanto comunicano dalla Questura – “veniva sorpreso da personale della Polizia Ferroviaria sul binario 1 e, stante la condotta accertata, veniva allontanato per 48 ore dall’area, provvedimento, che violava poche ore dopo“.
In un Paese civile un soggetto che viola una disposizione di polizia verrebbe espulso o accompagnato in carcere. In Italia, invece, con un la serie di norme giuridiche lasse e inefficaci, l’immigrato ha potuto tornare in stazione a dare fastidio ai cittadini onesti e per bene.
Vista l’impossibilità della Polizia Ferroviaria di far rispettare all’immigrato il divieto di accedere alla Stazione Ferroviaria, il Questore ha “emesso il Daspo urbano, misura di prevenzione che comporta il divieto di accesso e stazionamento a tutti i bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi simili della provincia di Cuneo, per un periodo di 36 mesi, pena, in caso di accertata violazione, la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro“.
Da diverse settimane il Questore Grassi ha messo in atto – mediante la sua Squadra Volanti – un'”attività di prevenzione e contrasto dei comportamenti che generano allarme e incidono, in modo negativo, sulla percezione della sicurezza pubblica e urbana“.
Lodevole iniziativa portata avanti dalla Questura di Cuneo che, però, a detta dei nostri lettori, non può ridursi solo al Quadrilatero (Corso Giolitti, Corso IV Novembre, Corso Dante, Via Antonio Meucci), a Piazza Boves e ai Giardini Fresia.
A Cuneo, i medesimi problemi si hanno in Piazza della Costituzione, Via Luigi Einaudi, nelle pertinenze del Complesso Residenziale “Agorà Porta di Francia” e in quel tratto di Corso Nizza compreso fra Corso Galileo Ferraris e Corso Antonio Gramsci.
Poco si è fatto, troppo poco, per mettere un freno a ubriachi, tossici e balordi vari che ammorbano le zone più periferiche della città.
Come sapete, il 3 luglio scorso, noi di “Civico 20 News” siamo stati aggrediti e presi a sputi, in Corso Giolitti, mentre facevamo un reportage.
Il soggetto che ci ha oltraggiati è beatamente a piede libero e nessuno lo ha neppure identificato. La Polizia ha chiesto a noi i documenti, mentre lui si allontanava sotto il loro sguardo impassibile.
Bene è sapere che “sono 16 i divieti di accesso adottati nel quadrilatero della città, piazza Boves e giardini Fresia“.
Altrettanto positivo è il fatto che “sono stati adottati dal Questore di Cuneo, da inizio anno, 8 avvisi orali e 4 fogli di via obbligatori“.
Si spera che un giorno anche le zone del Quartiere Gramsci, ben note alla Questura di Cuneo, siano egualmente attenzionate.
La sicurezza pubblica non può essere garantita “a macchia di leopardo” e i cittadini hanno tutti lo stesso diritto di vivere in pace, a prescindere dal quartiere nel quale vivono.
Purtroppo il malcostume di fare “figli e figliastri” è frutto di decenni di Giunte di Centrosinistra che tendono sempre a minimizzare i problemi e a derubricare le questioni a “percezione di insicurezza” da parte dei cittadini.
Il problema è che a Cuneo non si può parlare di “percezione di insicurezza” vista la quantità abnorme di spacciatori ed assuntori di sostanze stupefacenti che operano, in bella vista, nelle piazze cittadine, nei parchi verdi e in luoghi ampiamente transitati (come Corso Dante) in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti.
A Cuneo, checché ne dica il Sindaco, Patrizia Manassero, PD, la sicurezza non è a dei livelli accettabili per una città capoluogo di provincia.
Molti cittadini, nostri lettori, in queste settimane ci hanno esplicitato come sia giusto ringraziare le Forze dell’Ordine che operano sul territorio cittadino, con speciale riferimento per il Nucleo Operativo Radiomobile dei Carabinieri di Cuneo che – come abbiamo spesso narrato – è sempre pronto a tendere una mano a chi si trova in difficoltà.
Noi, come sempre facciamo, torneremo sul tema.
Che senso ha Daspo per alcuni luoghi e non carcerazione ed espulsione dall’Italia? Questo delinquente andrà a far danni da altre parti! È come pretendere di rammendare un calzino completamente consunto: cuci di qui, si strappa di lì. Un bel foglio di via con andata senza ritorno e…… a proposito, complimenti a tutti i cittadini che continuano a votare a sinistra!!!!