La Polizia Locale può essere un Corpo utile e molto operativo. La differenza la fanno i comandanti.
L’inchiesta di “Civico 20 News” tra i meandri della cronaca giudiziaria prosegue.
Questa volta ci troviamo in Liguria dove gli Agenti della sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia Locale di La Spezia hanno colto in flagranza di reato una donna 51enne che era intenta a cedere una dose di cocaina.
Gli Agenti della Polizia Locale di La Spezia si trovavano in strada per dei controlli mirati a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, dopo numerose segnalazioni dei cittadini di La Spezia.
Marco Magi de “La Nazione” scrive che “La cinquantunenne, incensurata e senza alcun precedente, è stata perquisita insieme alla sua autovettura, all’interno della quale sono state trovate tre dosi di hashish, singolarmente incartate e presumibilmente pronte per essere spacciate. La donna è stata denunciata a piede libero”.
Qualche problema giudiziario lo avrà anche l’acquirente della dose di cocaina, una 32enne spezzina, che, con il suo fare sospetto, ha condotto gli uomini della Polizia Locale di La Spezia sino alla pusher.
Per lei è stata effettuata la rituale segnalazione alla Prefettura di La Spezia che dovrà mettere in moto l’iter previsto dalle norme in vigore.
Il personale della Polizia Locale di La Spezia è piuttosto noto, all’interno della Regione Liguria, per essere attento, scrupoloso e molto operativo.
Nel periodo estivo, ad esempio, spesse volte gli Agenti della Polizia Locale hanno effettuato dei servizi mirati al contrasto della mala-movida per garantire sicurezza di cittadini e turisti.
La notte del 18 luglio scorso, tanto per citare un caso fra i tanti, gli Agenti della Polizia Locale hanno individuato, inseguito e fermato il conducente di una Fiat 500X di colore bianco, “con quattro individui a bordo, immettersi da via Diaz in via Chiodo con direzione Arsenale M.M. a velocità sostenuta, per poi accedere con manovra di svolta a destra in corso Cavour, in piena area pedonale”.
Un’autovettura che transita in un’area pedonale è già pericolosa di per sé ma se la sua “velocità di crociera” risulta essere anche sostenuta, i rischi aumentano sensibilmente.
Dall’Ufficio Stampa del Comune di La Spezia tengono a specificare come “il conducente continuava la sua marcia, con rischio di investire qualche ignaro malcapitato, fino a quando gli agenti riuscivano a fermare l’auto nei pressi di via Sant’Agostino”.
Visto l’altissimo numero di morti sulle strade è bene tener presente che la prontezza d’intervento della Polizia Locale di La Spezia ha impedito che si dovesse narrare l’ennesimo omicidio stradale.
Nel corso degli accertamenti, fanno sapere dal Comando di Polizia Locale, “è risultato anche che il trasgressore aveva condotto il veicolo, peraltro a noleggio, con patente di guida sospesa di validità per pregresse condotte di guida in stato di ebbrezza, pertanto gli operatori contestavano le nuove violazioni alle norme di comportamento del Codice della Strada”.
Come ci siamo trovati spesso a scrivere, il Codice della Strada non è “il brutto anatroccolo” dei codici legislativi in vigore. Il fatto che molti Agenti di Polizia Locale lo snobbino per dedicarsi ad interventi in affiancamento della Polizia di Stato e dei Carabinieri lascia perplessi molti cittadini.
La sicurezza sulle strade, la repressione di quanti occupano in modo illecito le strisce pedonali, i posteggi per disabili o gli scivoli per il transito delle carrozzine non possono mai passare in secondo piano. Sindaci e assessori con delega alla Polizia Locale debbono tenerlo presente.
Gli Agenti della Polizia Locale di La Spezia, proprio per tutelare gli utenti deboli della strada, a seguito di approfonditi accertamenti nei confronti del conducente della Fiat 500X, hanno proceduto a “segnalarne la condotta alla Prefettura di La Spezia per i provvedimenti conseguenti, ossia la revoca definitiva della patente di guida, nonché denunciare il soggetto all’Autorità Giudiziaria per la violazione all’articolo 186, comma 2, lettera b, del Codice della Strada”.
Relativamente all’articolo 186 del Codice della Strada, dedicato alla guida sotto l’influenza dell’alcool, non si spendono mai abbastanza approfondimenti.
I sindaci dovrebbero fare iniziative specifiche, magari in collaborazione con le scuole medie e superiori, per far capire ai giovani che, se si guida ubriachi, si può finire in carcere.
Purtroppo c’è troppo lassismo nei confronti di chi “beve un bicchiere di troppo” e c’è la tendenza a dire: “per stavolta passi ma la prossima volta”… Non ci deve essere una prossima volta.
Il lavoro svolto dalla Polizia Locale – che, pur essendo armata, va ricordato non appartiene alle Forze dell’Ordine – è molto prezioso e può esser considerato il primo avamposto a tutela dei cittadini.
Investire sul personale di Polizia Locale, sulla sua formazione e su un inquadramento normativo equo e corrispondente a quanto gli Agenti fanno “nella sostanza”, dev’essere per il Ministero dell’Interno uno dei punti a cui metter mano.