A Parigi2024 un ignobile teatrino blasfemo. Il giornalista Andrea Cionci ribadisce che non essendoci il Papa non può essere diverso. Fra Girolamo Savonarola ci dà motivo per riflettere.
La secolarissima ed irriverente Francia ha dato il via alle Olimpiadi 2024 con uno spettacolo, a dir poco, raccapricciante.
L’ormai noto narcisista inquilino dell’Eliseo, Emmanuel Macron, ha ben pensato di consentire l’apertura dei Giochi Olimpici 2024 con un’allegorica dissacrazione de “L’Ultima Cena” di Leonardo Da Vinci in cui, al posto del Collegio Apostolico sono stati posti dei travestiti, con tanto di vitello d’oro, per offendere – volutamente – miliardi di Cristiani nel mondo.
Il fatto ha una gravità non trascurabile soprattutto se si considera che il richiamo al “vitello d’oro” esorta gli spettatori a fabbricarsi un proprio dio che giustifichi sozzure, perversioni e indecenti degenerazioni culturali.
Nel Libro dell’Esodo, quello in cui si narra della liberazione del Popolo Israelita dall’Egitto, a proposito del “vitello d’oro” si legge: “Tutta la gente si tolse gli anelli e li portò ad Aronne. Egli li prese, li fece fondere e fabbricò la statua di un vitello. Allora dissero: ‘O Israeliti, ecco il vostro Dio, che ci ha fatto uscire dall’Egitto’”. (Esodo 32: 3-4)
Ovviamente, manco a dirlo, Jorge Mario Bergoglio non ha avuto nulla di rilevante da dire. In Vaticano, dal 2013, la blasfemia, l’idolatria e il negazionismo della regalità di Cristo sono ormai accettati e financo sponsorizzati dall’inquilino di Casa Santa Marta.
Sulla vicenda di Parigi è però intervenuto, come sempre a gamba tesa, l’avvocato e già Senatore Simone Pillon, “Lega”, che ha scritto: “Quello rappresentato ieri a Parigi2024 è il neo Occidente woke. Le radici cristiane ridicolizzate, l’umanità priva di identità sessuale, tutto ridotto a un gigantesco gay pride dionisiaco. Dovremmo ritirare la nostra delegazione, e lasciare Macron a correre solo verso l’abisso”.
Parole di assoluto buon senso che denotano la sofferenza di un Popolo Cristiano offeso, ferito e martoriato dalla vergognosa rappresentazione posta in essere dalla Lobby LGBT, con un’indecente complicità del Presidente della Repubblica Francese.
Fra Girolamo Savonarola, l’inquisitore domenicano più noto della storia della chiesa, avrebbe detto che, alla luce di quanto accaduto, “Vera et iusta sunt iudicia Domini”, ossia, “I giudizi del Signore sono veri e giusti”.
Ciò che è accaduto a Parigi non può non riportarci al lontano Avvento del 1492 quando – dopo l’elezione del Cardinale Rodrigo Borgia, divenuto papa con il nome di Alessandro VI – la Chiesa Cattolica si trovò a navigare in acque perlomeno torbide.
Quando sul Trono di Pietro siede uno che non ha l’assistenza dello Spirito Santo e che è stato eletto a Sommo Pontefice non seguendo le leggi della Chiesa, le cose non possono che andar male.
L’11 agosto 1492 Alessandro VI veniva intronizzato Capo della Chiesa Universale dopo aver “comprato i voti del Sacro Collegio”. Parimenti Jorge Mario Bergoglio, il 13 marzo 2013, è stato presentato alla Loggia Centrale della Basilica di San Pietro dopo che il Conclave – violando la Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis” – lo ha scelto per guidare la “Sposa di Cristo”.
I tempi cambiano, le persone anche, ciò che non muta sono i metodi subdoli e biechi con cui il demonio opera la sua azione corruttrice fra le anime più tiepide e fragili.
Ciò che è accaduto all’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 è indecente, indecoroso e oltraggioso per milioni, miliardi, di Cristiani che, in tutto il mondo, si chiedono come sia possibile che la Santa Sede non dica nulla.
Chi ha immediatamente tuonato, rivolgendosi al Senatore Pillon, è stato il collega giornalista Andrea Cionci che ha twittato: “Io che studio la faccenda da 4 anni, glielo sto dicendo da due che Bergoglio non è il papa, ma un antipapa gnostico e che Benedetto XVI non ha mai abdicato. Però ne sapete sempre più voi”.
Parole lucide e sofferte che il giornalista, autore del “Codice Ratzinger”, urla al mondo affinché le anime più recettive si allontanino da quella che don Alessandro Maria Minutella, in un tempo non poi così lontano, definì “Sinagoga di Satana”.
A ben vedere cos’è accaduto a Parigi in molti si sono chiesti: se la stessa cosa fosse accaduta con un pontefice come Benedetto XVI cosa sarebbe successo?
Con i “se” e i “ma” non si fa la storia. Certo è che Benedetto XVI non sarebbe stato zitto e non avrebbe taciuto dinanzi ad una simile rappresentazione sacrilega e blasfema della Cena nella quale Gesù Cristo diede vita all’Eucarestia, immolando il suo Corpo e il suo Sangue.
La motivazione è di per se stessa chiara. Benedetto XVI avrebbe lanciato il suo anatema contro tale scempio perché – essendo il Papa – aveva l’autorità per farlo.
Bergoglio, piazzato in Vaticano dalla Mafia di San Gallo, come ben asserito dal Cardinale Godfried Danneels, non dice nulla perché animato dal motto del segreto sodalizio: “tutto si può dire, non si prendono appunti e si osserva discrezione”.
Ecco perché, nel 2024, citiamo il buon Fra Girolamo Savonarola. Esattamente come accade oggi, in quell’Avvento 1492, egli si trovò nella condizione di dire: “Se venisse san Pietro adesso in terra e volesse riformare la Chiesa, non potrebbe farlo, anzi sarebbe ucciso”.
Ciò che Emmanuel Macron ha permesso venisse messo in scena nella sua Parigi non è altro che la prosecuzione di ciò che Jorge Mario Bergoglio ha iniziato con l’intronizzazione di Pachamama, la madre terra, in Vaticano, in occasione del Sinodo per l’Amazzonia.
La Storia della Chiesa ci insegna che nessuna eresia è fine a se stessa. Prima o dopo un filo di sangue le collega ed allora, contro quanti dicevano che si trattava di malignità e congetture, la verità viene svelata.
In conclusione riportiamo la celebre “Oratio pro Ecclesia” che Fra Girolamo Savonarola scrisse per invocare “l’immediato intervento di Dio”.
Iesù, dolce conforto e sommo bene / d’ogni affanno core, / risguarda Roma cum perfetto amore. / Deh! mira cum pietade in che procella / si trova la tua sposa, / e quanto sangue, oimè, tra noi s’aspetta / se la tua man pietosa, / che di perdonar sempre si diletta, / non la riduce a quella / pace, che fu quand’era poverella. / Risguarda la bontà che già ti mosse / a prender carne umana, / e per non farti come un verme in terra: / soccurri a la Romana / tua santa Chiesa, che ‘l demonio atterra.
Ricostruzione storica puntuale e ineccepibile. Tornando al circo di Parigi, le cronache descrivono una presenza ignorata e patetica .Mattarella vi dice qualcosa?
Ma cosa vuoi che dica Mattarella. Gli USA hanno Biden, noi Mattarella punto.
Trovo strano che non ci siano mai parodie o anche minimi accenni satirici o ironici verso i musulmani… non trovate strano che il bersaglio in generale è sempre e solo il mondo cattolico?
Carissima Rosalba, “Charlie Hebdo” insegna.
Quando qualcuno fa ironia sull’Islam poi riceve un conto estremamente salato.
Quando si insulta il Cristianesimo, invece, Bergoglio fa orecchie da mercante.
Grazie ancira una volta Dottor Cionci.
Vorrei far notare anche un ‘altra cosa nella per me scadente cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2024 di un cavaliere senza volto che correva e che sembrava il trionfo della morte!!
Davvero di cattivo gusto e senza senso !!
Sono felice che il caro dr. Cionci abbia avuto spazio anche qui e non è la prima volta. Che dire dello sconcio di Parigi? Tutto ciò che avete detto è condivisibile; una rappresentazione disgustosa e offensiva è dire poco ed è vero che non c’è più nessuno che difenda i valori cristiani, nemmeno la Chiesa! Essi sono la base della cultura e civiltà cristiana, ma l’usurpatore Bergoglio e la sua cricca massonica non ne vogliono più sapere e vogliono proporci il valore del TODOS TODOS TODOS che include qualunque stortura morale. Ovviamente il maçon Macron ci va a nozze sicuro delle carezze che Bergoglio gli elargisce alla grande