Bergoglio siede su un trono non suo. I cultori di “pizzi, merletti e cappe magne” non se ne accorgono o fanno finta di nulla?
In una Chiesa Cattolica sempre più bizzarra si sta pensando di detronizzare il Monarca assoluto dello Stato della Città del Vaticano, Jorge Mario Bergoglio, facendo leva sul Codice di Diritto Canonico (CDC).
Secondo il CDC, precisamente al Canone 412, “La sede episcopale si intende impedita se il Vescovo diocesano è totalmente impedito di esercitare l’ufficio pastorale nella diocesi a motivo di prigionia, confino, esilio o inabilità, non essendo in grado di comunicare nemmeno per lettera con i suoi diocesani“.
Dal mondo della Tradizione, legato a quanti badano più a “pizzi, merletti e cappe magne“, cercano di “far fuori” Bergoglio facendolo passare per inabile.
Se non fosse ridicolo sarebbe addirittura grottesco.
Come si fa a sostenere che Bergoglio non possa più essere Vescovo di Roma – e dunque Romano Pontefice – solo perché si fa portare in giro in sedia a rotelle per un dolore al ginocchio?
Papa Giovanni Paolo II ha vissuto un pontificato tra ricoveri ospedalieri, farmaci salvavita, bastone, carrozzina a rotelle, e, in ultimo, una tracheotomia che fece commuovere il mondo.
Come mai all’interno dei Sacri Palazzi non si fece leva sul Canone 412 CDC nei confronti di Giovanni Paolo II?
Questi mezzucci da “asilo Mariuccia” sono un insulto all’intelligenza umana e a chi del diritto è cultore e studioso.
Il problema di Jorge Mario Bergoglio non è che si sposta in carrozzina a rotelle o che ha problemi respiratori legati a sue carenze toraco-polmonari.
Il dramma che viaggia di pari passo con il claudicante Inquilino di Casa Santa Marta è il fatto che egli non è il Papa.
Il Canone 332 – §1 dice che “Il Romano Pontefice ottiene la potestà piena e suprema sulla Chiesa con l’elezione legittima, da lui accettata, insieme con la consacrazione episcopale“.
Qui è contenuto il perno della questione. Bergoglio non è stato eletto in modo legittimo.
Grazie al defunto Cardinale Godfried Maria Jules Danneels, già Vescovo primate ed Ordinario militare del Belgio, sappiamo che a postulare l’elezione di Jorge Mario Bergoglio è stata la “Mafia di San Gallo“, sodalizio di Vescovi e Cardinali, nemici della Sana Dottrina Cattolica, che nel mese di gennaio – ogni anno – si incontravano a San Gallo, in Svizzera, “per scambiarsi liberamente idee su questioni ecclesiastiche“.
Questo rende invalido il Conclave del 2013 che ha vestito di bianco il Cardinale Arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio.
Il 22 febbraio 1996, Papa Giovanni Paolo II, coadiuvato dal fidatissimo Cardinale Joseph Ratzinger, diede alla Cristianità Universale la Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis” che tratta della “Vacanza della Sede Apostolica e l’Elezione del Romano Pontefice“.
In detta Costituzione, al Capitolo VI, Paragrafo 79, viene detto chiaramente: “proibisco a chiunque, anche se insignito della dignità del Cardinalato, di contrattare, mentre il Pontefice è in vita e senza averlo consultato, circa l’elezione del suo Successore, o promettere voti, o prendere decisioni a questo riguardo in conventicole private“.
Qui le violazioni sono palesi e lapalissiane.
I Presuli Carlo Maria Martini, Godfried Maria Jules Danneels, Walter Kasper, Karl Lehmann, Cormac Murphy-O’Connor, Achille Silvestrini, e molti altri si sono incontrati in “conventicole private” – la “Mafia di San Gallo” appunto – per preparare l’Elezione del Romano Pontefice anzitempo.
Sempre nella “Universi Dominici Gregis” Papa Giovanni Paolo II, al Paragrafo 81, ribadisce: “I Cardinali elettori si astengano, inoltre, da ogni forma di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere, che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni. Se ciò in realtà fosse fatto, sia pure sotto giuramento, decreto che tale impegno sia nullo e invalido e che nessuno sia tenuto ad osservarlo; e fin d’ora commino la scomunica latae sententiae ai trasgressori di tale divieto. Non intendo, tuttavia, proibire che durante la Sede Vacante ci possano essere scambi di idee circa l’elezione“.
I Presuli poc’anzi elencati, ossia quelli che della “Mafia di San Gallo” erano fieri sodali, sono tutti scomunicati latae sententiae perché hanno preso “patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere” per portare Bergoglio in Vaticano.
Il Cardinale Danneels ha infatti detto che è stata la “Mafia di San Gallo” – di cui egli era membro – a decidere di “piazzare sul Trono di Pietro” il Cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio.
Citare dunque, in questa estate roventissima, con un Sinodo “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” in corso, e un Giubileo alle porte, il Canone 412 sa di ridicolo oltreché di presa in giro.
I Cardinali, i Vescovi e i Sacerdoti smettano di mettere la testa sotto la sabbia per mantenere privilegi, incarichi, congrue e prebende.
Dicano al mondo intero che Jorge Mario Bergoglio è in Vaticano in modo illecito, illegittimo, nullo.
Bergoglio non è il Papa in quanto la sua elezione è avvenuta contravvenendo a quanto stabilito dal Romano Pontefice e dal Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ex-Sant’Uffizio, nella Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”.
Da anni c’è un prete palermitano, don Alessandro Maria Minutella, affiancato da valorosi ed impavidi confratelli riuniti nel “Sodalizio Sacerdotale Mariano“, e da migliaia di fedeli riunitisi nel “Piccolo Resto Cattolico“, che va gridando queste cose e sta pagando in prima persona questo atto col “martirio bianco”.
A lui ha fatto seguito – con una competenza fuori dal comune – il giornalista Andrea Cionci che con “Codice Ratzinger“, bestseller da oltre 20.000 copie, ha svelato al mondo l’impostura del Conclave 2013 e ha dimostrato che il compianto Papa Benedetto XVI si è posto in “Sede Impedita” per salvare la Fede.
Possibile che dalle parti di Econe, Gricigliano, Albano Laziale, Rimini, Montalenghe, … i cultori di “pizzi, merletti e cappe magne” non si rendano conto che, celebrare il Divin Sacrificio con uno che Papa non è, ha un sapore assolutamente sulfureo?
Sicuramente torneremo sul tema.
Complimenti caro Elia, sei stato molto chiaro e “ corrosivo “ come richiede l’argomento. Corrosivo perché spero che scrosti la patina di indifferenza dei cattolici laici e l’eresia che riveste come una corazza la coscienza dei grandi prelati vaticani. Che Maria Assunta in Cielo ottenga da Dio per noi di essere liberati dai disonesti lupi vaticani che appestano la Chiesa per sottometterla alle voglie del mondo
Complimenti, carissimo Elia, e anche al giornale! finalmente una testata che osa parlare senza ipocrisia della vera situazione della Chiesa di Cristo oggi. Sentirne parlare pubblicamente, a noi che da tempo avevamo riconosciuto i segni del colpo di Stato, fa tirare un grande respiro di sollievo, come se prendessimo finalmente ossigeno dopo una lunghissima apnea. Grazie! Aspettiamo il seguito!
Caro Elia, molto bravo:
articolo impetuoso ma concreto e preciso. Impossibile fraintendere: Bergoglio non è mai stato Papa. La Verità va gridata con i mezzi a nostra disposizione fino a farla conoscere e sostituirla alla Menzogna, assassina di corpi ed anime sin dall’inizio dei tempi.
Se vuole, la invito anche a partecipare, ai commenti su Stilum Curiae di Marco Tosatti affinchè, con l’aiuto del Santo Padre Benedetto XVI, si faccia chiarezza su questi momenti di antipapato bergogliano e si aiuti chi fa fatica ad orientarsi.
La aspetto per leggerla ancora.
La Signora Di Tutti I Popoli