
Milano è sempre più vessata dall’immigrazione criminale. La Questura di Milano, senza sosta, contrasta il fenomeno dello spaccio.
Quando parliamo di sicurezza, di immigrazione incontrollata e di terribile situazione di degrado a Milano, lo facciamo pensando a ciò che accade, ogni giorno nel capoluogo lombardo, amministrato da Beppe Sala del “Partito Democratico”.
Il 5 ottobre scorso, gli Agenti della Sesta Sezione della Squadra Mobile della Questura di Milano, hanno arrestato in flagranza di reato un Cittadino Albanese di 42 anni, già gravato da precedenti di polizia, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Il tutto è accaduto in zona Navigli dove gli Agenti, attenti e puntuali, hanno notato il 42enne albanese “già da loro arrestato a giugno 2023 per spaccio”, nuovamente impegnato nella vendita di cocaina.
La Questura di Milano tiene a precisare: “Individuata la possibile dimora nei pressi della Basilica di Sant’Eustorgio, i poliziotti hanno visto l’uomo uscire da via Santa Croce per recarsi in uno stabile in via Sabotino da dove è uscito dopo circa 40 minuti in prossimità del contestuale arrivo di un taxi”.
Milano è diventata una “babele” dove gli immigrati fanno alto e basso come vogliono, delinquono impunemente, usano le strade come piazze di spaccio, e lo fanno con le carezze e le “pacche sulle spalle” del Sindaco del Capoluogo lombardo.
Il PD ha sempre il solito vizietto del doppiopesismo.
Quando ad essere indagato è un uomo di Destra o vicino ai partiti che formano il Governo Italiano, la Sinistra urla alla delinquenza. Nessuno di noi dimentica la gazzarra estiva nei confronti e ai danni del Governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, e del Ministro dei Beni Culturali, Gennaro Sangiuliano.
Quando a delinquere sono gli immigrati la Sinistra tace e usa la teoria del giustificazionismo. Gli immigrati spacciano perché senza lavoro, perché non si sentono accolti, perché il sistema dell’accoglienza non funziona, perché c’è la Legge Bossi-Fini, …
Le cose però stanno in modo differente.
Gli Agenti della Sesta Sezione della Squadra Mobile della Questura di Milano, tornando al fatto di specie, hanno “subito fermato per un controllo, il 42enne, che aveva oltre 700 euro in contante con sé, ha buttato a terra tre bustine di cocaina (due grammi circa)”.
Per i nostri lettori, abbiamo fatto una breve ricerca, rifacendoci al Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri che dice: “La cocaina è la droga più costosa di tutte: se al traffico costa tra i 38.000 e i 46.000 euro al Kg, allo spaccio costa tra gli 80 e i 98 euro al grammo”.
Ecco spiegato il perché di tanta attenzione e tanta solerzia da parte delle nostre Forze dell’Ordine nei confronti di narcotrafficanti e spacciatori.
La cocaina, oltre ad essere causa di morte per chi ne fa uso, è fonte di guadagno – non dichiarato, dunque “in nero” – per questi immigrati che allo Stato risultano nullatenenti ma nella realtà sono farciti di denaro contante, provento dell’attività illecita.
Negare questo denota una forte ed inspiegabile cattiva fede. I giornalisti hanno il compito – e in ultima analisi, il dovere – di essere megafono di quanti, come i poliziotti, si fanno in quattro per metter fine a tali atti nefasti e criminali.
Proprio in adesione a questo mandato sociale, dunque, rendiamo noto ciò che la Questura di Milano ha diramato alla stampa e all’opinione pubblica.
“Nel corso della successiva perquisizione presso l’appartamento in cui alloggia in via Santa Croce” – chiosano dalla Polizia di Stato – “gli Agenti della Squadra Mobile hanno rinvenuto e sequestrato una piccola cassaforte nascosta dietro una presa a muro e una cassettina in legno in camera da letto contenenti materiale per il confezionamento, 38 grammi di MDMA, 28 grammi di hashish, due grammi e mezzo di “cocaina rosa” 2C-T7, 57 grammi di cocaina, quattro pastiglie di ecstasy ed altri 400 euro”.

Sarebbe bello sentire l’opinione del Sindaco Sala, del Consigliere Regionale della Lombardia, Pierfrancesco Majorino, del Consigliere Comunale di Milano, Diana De Marchi, da sempre a difesa di questi personaggi che, nel nostro Paese, vengono per delinquere e non per integrarsi.
Noi di “Civico 20 News”, a Milano, abbiamo contatti con diverse persone serie e per bene.
Tra i nostri lettori vi sono Consiglieri di Municipio, Docenti universitari, membri delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate, Operatori Sanitari e membri del clero.
Da tutti esce fuori lo stesso quadro inquietante: i problemi ci sono ma non c’è nessuno che ha il vero ed autentico coraggio di affrontarli per quello che sono.
Il tema è cocente, attuale ed allarmante. Per questo noi, lo promettiamo, torneremo a trattarlo.