
Il “Cuneo Pride” vede poche centinaia di partecipanti. Le idee del Generale Vannacci hanno fatto presa sui cuneesi?
Due giorni fa, in Piazza della Costituzione, a Cuneo, c’è stato l’assembramento dei pochi, pochissimi, partecipanti alla terza edizione del “Cuneo Pride”.
Noi di “Civico 20 News” siamo andati per vedere chi ci fosse e quali fossero le idee dei partecipanti.
In pieno spirito pluralista abbiamo intervistato il Presidente di “Granda Queer”, Elisabetta Solazzi, che ci ha dichiarato: “Purtroppo gli atti di omofobia, lesbofobia, transfobia, sono ancora all’ordine del giorno perché i diritti non sono ancora scontati per tutti; c’è ancora bisogno di far vedere che ci siamo”.
Parole senz’altro opinabili dal momento che a Cuneo non ci risultano episodi di omofobia e che nelle caserme – grazie a Dio – non ci sembra vi sia la coda di omosessuali che vanno a denunciare episodi di violenza.
Dietro ai Pride vi è sempre quell’alone di vittimismo ideologico che la Lobby LGBT porta avanti da decenni.
Come giornale abbiamo sempre denunciato qualsivoglia forma di violenza, sopraffazione e prevaricazione, senza esclusione di nessuno. Il voler essere sempre “vittime” a qualunque costo non fa che rendere la Comunità LGBT antipatica ai più.
Prova ne è che a questa terza edizione, complice anche una copiosa grandinata, i partecipanti non si sono neppure avvicinati al migliaio. Calcolando che Cuneo ha 56.000 abitanti e che con i comuni confinanti supera tranquillamente la soglia dei 100.000 residenti, possiamo dire che è stato un flop non da poco.
Evidentemente, anche a Cuneo, tanti cittadini la pensano come il Generale di Divisione Roberto Vannacci, candidato indipendente nella fila della “Lega”, che nel suo “Il mondo al contrario” ha detto della Lobby LGBT ciò che molti pensano ma pochi dicono.
Il fatto che anche i politici abbiano disertato l’iniziativa, nonostante si sia in campagna elettorale per le Regionali del Piemonte e per le Europee, fa riflettere. Con tutta evidenza la politica ha capito che prima dei diritti civili bisogna tutelare i salari, la casa, il lavoro, la sanità e la sicurezza pubblica.
Lo spazio per la retorica c’è ma quando un Paese non ha altre cose serie ed urgenti di cui occuparsi.
Nel suo breve intervento Elisabetta Solazzi ha ancora ricordato alla politica che deve “ricordarsi che ci sono persone della Comunità LGBT che vivono, non sono delle sottocategorie, e che hanno bisogno di tutele”.

Evidentemente anche in “Granda Queer” hanno percepito che la politica sta virando verso altri lidi e che non cerca più il sostegno del mondo LGBT.
In conclusione, abbiamo chiesto al Presidente di “Granda Queer”, cosa pensa delle parole del Generale Vannacci e di Matteo Salvini sulla Lobby LGBT. Ne abbiamo ottenuto una risposta secca e stringata: “Sono persone faziose”.
Non sappiamo se il Generale Vannacci e Matteo Salvini sono faziosi e se sono davvero “omofobi” come qualcuno li descrive.
Di certo c’è che in una città amministrata dal “Partito Democratico”, in una provincia il cui Presidente è vicino alle idee politiche di Carlo Calenda, in una Regione governata da “Forza Italia”, partito da sempre vicino al mondo LGBT, il fatto che al “Cuneo Pride” vi fossero più Forze dell’Ordine che militanti ed attivisti del circuito arcobaleno la dice lunga.
Sicuramente torneremo sul tema visto che, com’è ormai noto, il mese di giugno è stato “consacrato” all’orgoglio gay.
È mai possibile che le vittime siano sempre loro?? E i bambini a cui le drag queen propinano le loro porcherie contro natura non sono vittime? E gli operai e impiegati senza lavoro non sono vittime? E i malati che devono aspettare un anno per curarsi non sono vittime?E i disabili cui si danno sovvenzioni tanto inconsistenti da essere inutili?Ormai bisogna progettare dei pride per ciascuno di questi gruppi di vittime che ne hanno tutti i motivi , ben più fondati di quelli che ci propinano “ gli allegri “
Sarebbe ora che il PD la smettesse di accondiscendere sempre alle richieste delle minoranze ovvero dei diversi e smettere anchevdi cercate il voto dei musulmani… pur di raggranellare seggi il PD tradisce la maggioranza degli italiani per bene e degli italiani che lavorano e anche degli italiani che vorrebbero lavorare.