A Cuneo diversi cittadini si dicono contrari al fiancheggiamento del Comune alle Associazioni LGBT.
Anche quest’anno il Comune di Cuneo ha concesso il patrocinio, su suggerimento dell’Assessorato alle Pari Opportunità, ad una mostra organizzata da “Granda Queer”, “Arcigay Cuneo” e “Cuneo Pride”.
Dall’Ufficio Stampa del Comune di Cuneo abbiamo appreso che “la mostra di Arcigay sulla storia del Movimento ha visto il suo primo allestimento al Palafiori di Sanremo nel 2022, in occasione dei cinquant’anni dalla manifestazione del 5 aprile 1972”.
Esattamente come nel 2023, non pochi cittadini hanno “mugugnato” per il fatto che la mostra, dal tema senz’altro opinabile, si tiene all’interno di Palazzo “Santa Croce” ove, peraltro, c’è la Biblioteca per bambini e ragazzi in età 0-18.
Sinceramente non è il caso di allestire simili mostre in spazi dedicati alla cultura e riservati ai minorenni. L’ideologia gender che – persino Jorge Mario Bergoglio ha definito “il pericolo più brutto” – è già fin troppo diffusa. Lascia perplessi l’appoggio periodico del Comune di Cuneo a tale ideologia.
In Vaticano – precisamente dalle colonne di “Vatican Insider” – fanno sapere che Bergoglio è molto preoccupato per la diffusione del gender.
Lo fanno riportando un’espressione di Bergoglio stesso: “Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l’umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda tensione”.
La sterile e stucchevole propaganda portata avanti dalla Lobby LGBT – formata da una galassia non ben definita di Associazioni, che spesso litigano pure fra loro – è pericolosa per la Famiglia tradizionale e per ciò che essa rappresenta per il nostro Paese.
Altamente ipocrita, poi, la posizione assunta dalla Giunta Manassero che – pochi mesi fa spendeva migliaia di euro per regalare una partita di alberi allo Stato della Città del Vaticano – e oggi patrocina una mostra inneggiante al gender che, senza ombra di dubbio, dispiace Jorge Mario Bergoglio.
Il settimanale “Famiglia Cristiana”, organo d’informazione decisamente progressista, il 03 agosto 2016 scriveva: “Dio ha creato l’uomo e la donna; Dio ha creato il mondo così, così, così…, e noi stiamo facendo il contrario. Quello che ha detto Papa Benedetto dobbiamo pensarlo: E’ l’epoca del peccato contro Dio Creatore!”.
Molti lettori di “Civico 20 News” hanno manifestato dissenso verso questo ennesimo fiancheggiamento dell’Assessore Cristina Clerico ad un’iniziativa posta in essere dal mondo LGBT cuneese.
Sarebbe interessante che il Vescovo di Cuneo-Fossano, Monsignor Piero Delbosco, facesse sentire la voce della Diocesi al fine di prendere le distanze da qualcosa che – con tutta evidenza – non è poi così necessario in una città che ha ben altri problemi.
La Famiglia tradizionale e la formazione dei minori sono ampiamente minacciate da ideologie come quella del gender.
Jorge Mario Bergoglio non ha usato mezze parole, edulcorazioni, o carinerie di sorta. Parlando delle idee della Lobby LGBT ha detto, con estrema chiarezza, che: “questa brutta ideologia del nostro tempo, cancella le differenze e rende tutto uguale”.
Sicuramente torneremo ad occuparci della questione, cercando di sentire altre opinioni autorevoli, e discostandoci – com’è nel nostro stile – dalla narrazione imposta dal solito mainstream dominante.
Di che cosa si lamentano i cittadini quando mandano al governo di una città o regione o nazione dei partiti di sinistra che fiancheggiano tutte le storture ideologiche e le perversioni? Ora a Cuneo ci sono le sinistre e i genitori che hanno sbagliato a votare si diano da fare a difendere i loro figli e il diritto di decidere l’educazione che vogliono per loro!