Carabinieri albesi, agli ordini del Capitano Giuseppe Santoro, contrastano un grosso giro di spaccio di sostanze stupefacenti.
Dopo innumerevoli articoli scritti sull’ottimo operato dei militari dell’Arma in quel di Alba, torniamo a dar notizia di una brillante e molto accurata operazione portata a termine dal Comando Compagnia Carabinieri di Alba, alle dipendenze del Capitano Giuseppe Santoro, eccellente Ufficiale e validissimo comandante.
Gli uomini del Capitano Santoro, sotto l’egida della Procura della Repubblica di Asti, retta dal Procuratore Biagio Mazzeo, hanno attenzionato un “nuovo gruppo criminale di etnia albanese con basi nei territori di Neive, Castagnito e Magliano Alfieri dedito allo spaccio di cocaina”.
A darci contezza degli eventi è il Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, Tenente Colonnello Daniele Riva, che ci ha spiegato come “giovani albanesi, reclutati per le attività di spaccio nel paese d’origine, incensurati sul territorio italiano, venivano fatti arrivare con visto turistico e dimoravano nei territori di Magliano Alfieri e Mango; una volta terminato il loro periodo di “lavoro” ritornavano in Albania venendo sostituiti da altri giovani”.
Escamotage interessante per avere sempre “manodopera” fresca, sconosciuta alle Forze dell’Ordine e passare, così, inosservati agli occhi degli inquirenti.
I Carabinieri specificano che “il predetto turnover era gestito in Italia da una coppia di coniugi albanesi domiciliati in Castagnito, in particolar modo dal marito 41enne, ritenuti concorrenti nell’attività delittuosa”.
D’intesa con l’Autorità Giudiziaria i militari hanno proceduto a sequestrare 683 grammi circa di cocaina e, coordinati dalla Procura di Asti, “di risalire all’albanese domiciliato a Castagnito”.
Le indagini di cui siamo a parlare sono “iniziate ad ottobre 2023 e terminate a giugno 2024” e, grazie a queste, “il Giudice per le Indagini Preliminari di Asti ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due giovani pusher entrambi 22enni e nei confronti del 41enne di Castagnito”.
Durante la delicata operazione di notifica “è stato arrestato un diciannovenne albanese che dimorava nella stessa casa ove erano ospitati durante i mesi dell’indagine i due ventiduenni essendo stato trovato in possesso di 4.4 grammi di cocaina oltre a denaro contante verosimilmente provento di spaccio”.
Oltre a ciò, i militari alle dipendenze del Capitano Santoro hanno “denunciato anche un 25enne albanese domiciliato in Giussago per la detenzione di 22 grammi circa di marijuana”.
Moltissime volte il nostro giornale si è trovato a narrare fatti legati all’immigrazione criminale e, in modo specifico, alla criminalità di origine albanese. Abbiamo anche sottolineato come molti italiani, diversi dei quali elettori di “Fratelli d’Italia”, hanno espresso forte contrarietà all’amicizia fra il nostro Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Premier albanese, Edi Rama.
L’Italia è vessata da una criminalità albanese sempre più organizzata e onnipresente. Le carceri italiane sono gremite di albanesi, arrestati per reati legati al narcotraffico, allo spaccio di sostanze stupefacenti ed affini.
La politica non può essere miope dinanzi a simil scenario e non si può credere che l’Unione Europea stia per accreditare ed accogliere l’Albania fra i Paesi membri.
Tantissimi cittadini sono assolutamente contrari a tutto ciò e sperano in una presa di coscienza di chi gestisce i Palazzi del potere.
Anche se riferito ad aprile 2024, i Carabinieri diramano il fatto che “durante l’attività d’indagine è stato operato un arresto nei confronti di un altro pusher albanese di 21 anni, non indagato nell’odierno procedimento penale, trovato in possesso di 148 dosi di cocaina per 93 grammi circa oltre a circa 11.000 euro verosimilmente provento di spaccio”.
Gli arresti effettuati sono doverosi e rituali dinanzi a certe fattispecie di reato ma, in piena adesione alla Costituzione, sottolineiamo che la posizione di tutti i succitati è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria che ne valuterà la colpevolezza o meno nel corso dei successivi processi.
“Civico 20 News”, anche in questa occasione, ringrazia il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Cuneo, Colonnello Marco Piras, e il Comandante della Compagnia Carabinieri di Alba, Capitano Giuseppe Santoro, per quanto operano, con efficacia e competenza, a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e a tutela della popolazione civile.
Alba e l’albese sono terre molto belle e turisticamente allettanti. Non è un bel biglietto da visita tutta questa criminalità albanese che ne ha fatto la sua base operativa.
Rifacendomi alla tua ultima frase che parla di danno alla nostra bella zona di Alba, Langhe e Roero a livello turistico, ribadisco che di sera, soprattutto in estate, la circolazione di pubblico a piedi che fa la passeggiata o va nei locali è diminuita parecchio, la vita per le strade è spenta per timore di fare brutti incontri. Le nostre zone, oltre che ricche di vigneti e altre colture, sono molto turistiche, e tutto questo circolare di malavitosi non può fare altro che danno; bisogna che le forze dell’ordine siano potenziate per garantire la serenità di circolazione ai cittadini; in caso contrario si avranno danni gravi all’economia. E bisogna piantarla di sentirsi tanto buoni e caritatevoli perché si aprono le porte a chiunque; questa non è carità, ma mancanza di rispetto ai cittadini che pagano le tasse e devono stare barricati in casa.