
Jorge Mario Bergoglio, “Vatican News” e il Centro Astalli se la prendono con il Governo Meloni. Qualcuno ricordi al Vaticano che l’Italia è un Paese laico e che la Chiesa non deve fare interferenze.
Jorge Mario Bergoglio, senza guardare a ciò che accade nella Città del Vaticano da quando egli ne è il monarca, si permette di puntare il dito verso l’Italia che sta trasferendo i migranti in Albania.
Ovviamente, come sempre accade dalle parti di Casa Santa Marta, Bergoglio non si prende la responsabilità di dire quel che pensa ma lo fa dire al gesuita padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli.
Padre Ripamonti è a capo di una realtà gesuitica con diverse sedi e oltre 500 volontari. A quanto riportato da Vittoria Prisciandaro, “Famiglia Cristiana”, il Centro Astalli assisterebbe “17 mila utenti con progetti che vanno dalla prima accoglienza alle attività culturali”.
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “Fratelli d’Italia”, parlando dei centri di accoglienza per immigrati di Shengjin e Gjader, in Albania, ha detto: “Le strutture per i migranti previste dal Protocollo Italia-Albania sono ora operative”.
Queste parole hanno fatto infuriare il gesuita Ripamonti che, da sempre vicino alla Sinistra, ha risposto: “Quello che questa operazione ci racconta è il tentativo da parte dell’Italia, con l’appoggio europeo della Presidente della Commissione, di esternalizzare la questione migratoria per poterla poi gestire con più facilità”.
Non si capisce per quale motivo l’Italia dovrebbe farsi carico di tutti questi immigrati che – lo dice la cronaca giudiziaria – una volta qui, delinquono, alzano le mani alle Forze dell’Ordine e devastano le carceri, aggredendo la Polizia Penitenziaria.
“Vatican News”, testata vaticana che pensa con la testa di Bergoglio, ha tenuto a sottolineare come il Segretario del “Partito Democratico”, Elly Schlein, abbia accusato il Governo “di aver sprecato con l’attuazione del Protocollo tra Italia e Albania quasi un miliardo di euro che avrebbero potuto essere impiegati più efficacemente nella gestione del fenomeno migratorio e per l’integrazione all’interno del Paese”.
E’ anacronistico vedere come la Santa Sede abbia finalmente “calato la maschera”, ammettendo apertamente di ispirarsi più alla Schlein che al Vangelo.
Non diciamo questo per deduzione personale ma per evidente attacco al Segretario della “Lega”, Matteo Salvini, sferrato da padre Camillo Ripamonti: “Negli anni i migranti sono stati additati come il nemico e quindi si raccoglie quello che si è seminato. Pensiamo soltanto all’invocazione della difesa dei confini, per cui in passato i migranti sono stati lasciati sulle navi senza permettere lo sbarco”.
A padre Ripamonti bisognerebbe porgere una semplice domanda: “Come mai, visto che piacciono tanto, i migranti non se li accolgono, formano, curano e mantengono il Centro Astalli e la Città del Vaticano, uno degli stati più ricchi del mondo?”.
La domanda sembra provocatoria ma tutt’altro. Gli italiani sono stanchi e stufi dell’andazzo che hanno preso le politiche di accoglienza selvaggia e incontrollata nel nostro Paese.
Ciò nonostante, a detta del gesuita radical-chic, “non tutta l’opinione pubblica è d’accordo con queste operazioni, grazie a Dio. C’è anche chi riconosce chiaramente che queste persone cercano soltanto per sé e per la propria famiglia un futuro di pace e di uguaglianza in cui poter essere felici”.
Il giornalista Stefano Leszczynski, “Vatican News”, ha riportato il pensiero del Presidente del Centro Astalli, sottolineando come “l’arrivo mercoledì dei primi 16 migranti nelle strutture di trattenimento in Albania”, rappresenta un atto di “esternalizzazione delle frontiere europee”.
Padre Ripamonti, per “strappare qualche facile like”, ha tuonato: “Le persone non sono merci”.
Per abbassarsi al suo livello di pensiero si potrebbe rispondere con: “Le nostre città non sono baraccopoli”, i nostri parchi pubblici “non sono luoghi per stupro a cielo aperto”, le nostre stazioni “non sono piazze di spaccio per perdigiorno in cerca di espedienti coi quali vivere”, eppure…
Il tema promette di tener banco e far discutere in modo animato. Per tale ragione, garantiamo di tornare ad occuparcene perché la mole di immigrati che affolla le nostre galere non è un’invenzione ma, come dice una nota pubblicità, “una solida realtà”.
Il Vaticano non dovrebbe essere così esplicito nel far capire a tutti che ci vogliono riempire di migranti per aumentare il consenso elettorale delle sinistre. Contro l’aborto e l’eutanasia c’è la solita frase fatta ripetuta dai giornali e basta; perché Ripamonti non si scalda e non fa esternazioni contro queste due piaghe? L’aborto poi è la causa principale della denatalità che ha creato la carenza di manodopera, motivo per cui le sinistre ritengono di dover raccogliere tutta l’Africa e il medioriente e portarlo in Italia; mi viene da pensare che vogliano proprio che le nostre donne facciano aborti alla grande per fare spazio ai migranti. I progetti del deep state sono diabolici e i nostri vertici vaticani ci vanno a braccetto
Buondì…. Cosa possiamo aspettarci da una falsa chiesa che predica la parola di Dio, intronizzando feticci a San Pietro, che ripete di continuo con chiacchiere ed opere la mutabilità e la non assolutezza dei Comandamenti e del Vangelo, che tutte le religioni portano al Signore (quale, il demonio forse?), le varie sconcerie di “fiducia supplicant” e le uscite sulla Madonna nei vari viaggi in aereo ecc. ecc.? A questo punto, non è nemmeno il fatto di credere o non credere…. C’è sicuramente una regia occulta dietro Bergoglio e il suo (falso) pontificato…. Cordiali saluti…..
Max