Bergoglio è esponente massimo della Massoneria ecclesiastica

Don Enrico Bernasconi svela a tutti che “Bergoglio è esponente massimo della Massoneria ecclesiastica”.

Tantissimi nostri lettori ci chiedono come sia possibile che in Vaticano nessuno si renda conto di chi si celi veramente dietro Jorge Mario Bergoglio.

In molti non si capacitano del fatto che i Cardinali – che sono i Principi della Chiesa – non dicano nulla sul comportamento ambiguo di quello che pretende di essere il Santo Padre.

A riportare tutti – Cardinali compresi – con i piedi per terra ci ha pensato, ancora una volta, l’apprezzatissimo don Enrico Bernasconi, presbitero appartenente al “Sodalizio Sacerdotale Mariano”, voluto e fondato da don Alessandro Maria Minutella.

Nella sua omelia della festa di san Michele Arcangelo, il 29 settembre scorso, don Enrico, rivolgendosi ai fedeli, ha detto che esiste un piano della Massoneria internazionale, ed ecclesiastica, consistente in trentatré punti, che mira a distruggere il Cattolicesimo Romano.

Nello specifico ha spiegato: “Al primo punto si dice: rimuovete le statue di san Michele Arcangelo e spegnete la devozione a san Michele Arcangelo”.

Da qui – se ben ci si riflette – si capisce il perché di certi atteggiamenti portati avanti da Bergoglio dal 2013 ad oggi.

Don Bernasconi, infatti, ha spiegato: “Ecco perché Bergoglio non celebra mai solennemente la festa di san Michele Arcangelo, ecco perché Bergoglio è venuto a visitare padre Pio e non si è presentato davanti a san Michele Arcangelo. Lui è un esponente massimo della Massoneria ecclesiastica e dunque ha in odio questa devozione”.

Se ci si ferma un momento a riflettere su queste acclarate puntualizzazioni di don Enrico si capisce che è tutto vero. Bergoglio, oltre ad avere uno strano rapporto con la Santa Vergine, ha anche un’intolleranza verso san Michele Arcangelo.

Bergoglio – insiste ancora don Enrico – “è un esponente della Massoneria ecclesiastica, allineata ormai con la Massoneria internazionale. Maria dovrà – come dice la Genesi – schiacciare la testa del serpente”.

Ciò che sta accadendo ai giorni nostri non è né astruso né imprevisto.

Nostro Signore sapeva benissimo che prima o dopo “il principe di questo mondo” avrebbe sferrato un diabolico attacco alla Sposa di Cristo, la Chiesa, per demolirla e far cadere l’umanità intera nel peccato e nell’oscurità degli inferi.

Chi ha fede sa che queste sono realtà con le quali si devono fare i conti.

Chi ha anche studiato un po’ di Storia della Chiesa e di Agiografia sa che il frate minore conventuale san Massimiliano Maria Kolbe, nel 1917, fondò la “Milizia dell’Immacolata” per contrastare la Massoneria che, per festeggiare il suo bicentenario, portò per le strade di Roma un labaro con su dipinto Satana che schiaccia la testa a san Michele Arcangelo.

La Massoneria internazionale, ma particolarmente quella italiana, si è sempre riconosciuta nel domenicano eretico, Giordano Bruno, e, proprio per celebrarlo a Campo dei Fiori, mise in scena quella processione che padre Kolbe sentì di dover osteggiare in ogni modo.

Rivolgendosi a quelli che tutti conosciamo come “Militi dell’Immacolata”, il frate polacco scrisse: “Bisogna seminare questa verità” – quella della Madonna che schiaccia la testa del serpente – “nel cuore di tutti gli uomini che vivono, e vivranno, fino alla fine dei tempi. Bisogna introdurre l’Immacolata nel cuore degli uomini”.

Le parole di padre Kolbe sono chiarissime. Il cristiano non può e non deve aderire a realtà parallele o contrarie alla Chiesa Cattolica Romana.

Ecco perché, in questo 2024, non si può seguire Jorge Mario Bergoglio che, oltre a non essere il Papa, è anche un emissario della Massoneria ecclesiastica – conosciuta come “Mafia di San Gallo” – volta a distruggere la Chiesa dall’interno.

Don Enrico Bernasconi non ha dubbi: “Oggi c’è una società anticristica, che non è più cristiana, anzi è del tutto satanica, dove c’è l’immoralità come norma, dove non si insegnano più i principi cristiani, dove ci si vergogna di Gesù Cristo”.

Bergoglio incarna tutte queste condizioni. Un presule che si permette di dire che “tutte le religioni sono uguali” e tutte sono “meritevoli del Paradiso” non può che essere animato da principi anticristici e di vergogna dei confronti del Figlio di Dio.

Il cristiano non deve assolutamente star zitto ma deve opporsi in ogni modo a Bergoglio e alla “Falsa Chiesa” che si è ben radicata nei Sacri Palazzi che, ormai, sono occupati ed usurpati.

Solo così si compiranno le profezie e la promessa di Gesù, secondo la quale, “le porte degli inferi non prevarranno”.

Don Bernasconi infatti chiosa: “La vita cristiana è una vita militante, fatta di lotta, di lotta per conservare la Fede. Chi si tira indietro è perduto! Invochiamo san Michele Arcangelo che ci insegna a stare alla presenza di Dio, sempre”.

Contestare, contrastare e ignorare Bergoglio è dunque un atto di militanza vera ed autentica nel confronto dell’unica vera Fede. Quella Fede che Bergoglio odia e sta cercando, da ben undici anni, di distruggere e scialacquare.

Torneremo senza dubbio a parlarne.

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