
Vi sono avvenimenti scolpiti nel cemento della storia che danno origine a nuovi, insospettati eventi
Il 15 aprile 1912, nelle acque dell’Oceano Settentrionale, il transatlantico Titanic da 60.000 t, fiore all’occhiello della classe Olympic, era lanciato a tutto vapore, impegnato nel suo viaggio iniziale da Southampton a New York, quando la sua corsa veniva interrotta cozzando contro un iceberg che ridimensionava il mito della nave, ritenuta inaffondabile, sulla quale Guglielmo Marconi aveva personalmente installato un radiotelegrafo, poi ignorato da altre navi che potevano portare soccorso.
Le conseguenze davano origine a un epico naufragio e ad una delle storie più narrate al mondo.
Dopo l’urto con l’iceberg, il Titanic aveva iniziato ad affondare, anche a causa di alcuni incendi nei depositi di carbone che ne avevano indebolito le paratie stagne. Alle ore 2:20 del mattino, dopo aver continuato a imbarcare tonnellate d’acqua, la nave si inabissava di prua con tutte le luci accese e l’orchestra che ancora suonava il proprio Requiem a bordo. Degli oltre 2200 passeggeri e membri dell’equipaggio, si salvarono soltanto in 705, perchè il numero delle scialuppe di salvataggio era insufficiente.
Lo scenario, il luogo e le circostanze hanno trasformato il naufragio del Titanic in un evento leggendario, dove una diabolica regia ha saputo mescolare tutti gli ingredienti per un tragico epilogo, consegnando alla storia una sequenza di eventi caratterizzati da una straordinaria, notturna, gelida grandiosità. Un dramma divenuto sempiterno che custodisce le sequenze di quello che rimane come il più grave naufragio della storia avvenuto in tempo di pace.
A 113 anni di distanza il Titanic che si inabissa rivive ancora in filmati dell’epoca, documentari e grandiose pellicole hollywoodiane che abbiamo visto tutti. Il suo relitto, scoperto nel 1985, dall’oceanografo Robert Ballard, giace su un fondale fangoso a 3800 m di profondità, collocato a 486 miglia dall’isola di Terranova.
Il Titanic non ha mai smesso di suscitare l’immaginario della curiosità. Un’attrazione che, accanto ai 1517 martiri del naufragio ha reclamato nuove vittime. Infatti, il 18 giugno 2023 la nave adagiata nel buio degli abissi, era obiettivo di una irriverente visita turistica, poco gradita alle divinità del mare. Quel giorno, il minuscolo batiscafo Titan, concepito dalla OceanGate per far quattrini, scompariva nelle profondità dell’oceano, con il progettista e quattro facoltosi passeggeri in cerca di emozioni forti.
Chiaramente, non solo il progetto del Titanic “faceva acqua”, ma anche quello dell’impudente Titan immerso a profanare la quiete del mausoleo sommerso. Di lui e dei paperoni in cerca di eccitazioni da raccontare, ormai dispersi nel nulla, resterà solo fugace memoria.
Infine: il mito è talmente forte che l’imprenditore australiano Clive Palmer da anni promette di completare il Titanic II, del tutto simile all’originale. L’intenzione è di portare a termine il leggendario viaggio inaugurale e quando sarà, non è difficile pronosticare un travolgente successo della nuova nave. Ammesso che Poseidone, Proteo, Tritone & gli altri dei del mare, consentano tanto ardire.
© 2025 CIVICO20NEWS – riproduzione riservata
Scarica in PDF