Federico Faggin propone un modello sconvolgente
Durante le numerose conferenze che Federico Faggin, il fisico italiano naturalizzato negli USA, ha tenuto in numerose parti del mondo, sono stati affrontati i temi più delicati del suo pensiero i cui punti fondamentali sono raccolti in due volumi pubblicati da Mondadori: “Silicio” e “Irriducibile”.
Difficile se non impossibile sintetizzare i concetti molto complessi che danno corpo ai due volumi, tuttavia la complessità e la portata delle sue idee ci sollecitano a compiere un tentativo di sintesi di alcuni punti, considerati particolarmente rilevanti.
La forza ontologica di questo Modello che non trova ancora i grandi consensi presso la Comunità scientifica, intacca con lucida determinazione la vecchia forma mentis che ha caratterizzato gli ultimi secoli di ricerca scientifica, giungendo a conclusioni inaspettate che mettono in relazioni gli aspetti della visione materialista con le folgorazioni di un crescente spiritualismo.
In questo articolo ci limiteremo a trattare uno dei numerosi argomenti, ovvero quello della Coscienza e dell’esperienza soggettiva.
Alle note categorie di Spazio-Tempo e di Massa-Energia, utilizzate in tutte le formule della Fisica classica, Faggin aggiunge quelle di Coscienza e Libero Arbitrio.
Il motivo di questa inconsueta scelta speculativa è da ricercarsi nell’impossibilità di giustificare l’esistenza delle ultime due realtà nei sistemi classici della Fisica.
Faggin osserva che il gusto della cioccolata e il profumo di una rosa non possono essere ricondotti solo alla presenza di segnali elettrici che i nostri sensi trasmettono al cervello.
Questo è uno dei punti cruciali del pensiero che lo scienziato italiano condivide con il Prof Giacomo D’Ariano, professore di fisica teorica all’Università di Pavia, dove è a capo del gruppo di ricerca QUIT.
Passando dal cervello umano a quello elettronico ci troveremo a notare che il PC raccoglie, elabora e diffonde segnali elettrici che portano informazioni, le elabora e le converte in segnali elettrici comportandosi esclusivamente come un elaboratore di informazioni.
A differenza di quello elettronico, il cervello umano o animale, è un trasmettitore di informazioni simboliche che diventano (misteriosamente) Significato.
Per informazioni simboliche dobbiamo intendere la somma dei dati che rileviamo dall’ambiente esterno.
Cosa molto differente è tradurre questi dati, che nel caso di un PC sono una serie di Bit, in significato.
Questo è uno di quei punti cruciali della teoria poiché propone una distinzione radicale tra simbolo e significato. In altre parole il simbolo appartiene alla Fisica Classica e può essere rappresentato da una serie di segnali fisici, chimici o semantici, come le parole scritte o udite, mentre il significato è quanto viene “interpretato” dalla Coscienza (esclusivamente biologica).
Parlando della Coscienza nel Modello di Faggin si entra nel mondo della Fisica quantistica, un mondo abitato da esperienze interiori che trasformano i simboli in significati reali.
Così le sostanze chimiche che costituiscono un cioccolatino, formate dalle sequenze di molecole portatrici degli elementi distintivi e peculiari di quel prodotto fisico, diventano “il gusto della cioccolata” e il “profumo della cioccolata”.
Si tratta, forse, del passaggio più difficile da interpretare.
Il gusto e il profumo sono trasmessi dai segnali elettrici, ma giunti alla nostra coscienza diventano esperienza di gusto e profumo.
A questo punto dobbiamo spostare la nostra attenzione dalla Fisica classica a quella quantistica.
Parlando di “esperienza” entriamo nel mondo della coscienza, dove, secondo il Modello QIP, vigono le leggi della Fisica quantistica.
L’esperienza, al pari degli “oggetti” quantistici, non è clonabile e quindi non è trasmissibile integralmente. Un’emozione può essere condivisa con delle parole con un lungo e articolato scritto, ma non potrà mai portare con sé l’autenticità di un significato preciso, senza ridurlo o tradirlo in qualche misura.
Per esprimere meglio un concetto così poco intuitivo sarebbero necessarie delle informazioni molto complesse di natura matematica, che appartengono alle competenze degli Autori del Modello QIP.
In sostanza il concetto che potremmo condividere in queste pagine è che esiste una sostanziale differenza tra l’informazione esteriore di natura simbolica che appartiene, di fatto, agli ambiti della Fisica classica, e l’esperienza interiore di natura quantistica che interessa quello che noi proviamo e che non possiamo comunicare, se non in minima parte.
Il Modello di Faggin affronta anche problemi di natura biologica e cosmologica, argomenti che ci proponiamo di esaminare in future occasioni.