Verona si sta trasformando in un covo di odiatori seriali nei confronti della Polizia, della “Lega” e del suo leader Matteo Salvini.
Da moltissimi giorni in Italia, e su tutti i social network, si discute dei gravissimi fatti di Verona dove un Agente di Polizia, in servizio presso la Polizia Ferroviaria, ha sparato e ucciso un immigrato africano che andava in giro con un coltello da cucina in cerca di una persona da colpire mortalmente.
Come sempre accade, in quel della Sinistra, ci si è immediatamente schierati dalla parte dell’immigrato, condannando, anche se non formalmente, l’operato delle Forze dell’Ordine e, nella fattispecie, della Polizia di Stato.
A difendere i poliziotti, come sempre ha fatto, il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Salvini, che sui suoi social ha detto: “Fratello che arrivi dall’Africa, se sei una persona per bene, sei il benvenuto, perché gli italiani sono accoglienti e generosi”.
Parole verissime che non rispecchiano solo il pensiero dell’Esecutivo. La maggioranza degli italiani, checché ne dica certo giornalismo da trentunesima pagina, è accogliente e pronto ad integrare chi viene nel nostro Paese a cercare un futuro migliore.
Il leader della “Lega”, Matteo Salvini, tiene però a sottolineare come sabato 26 ottobre, durante una manifestazione a Verona, un gruppo di immigrati ha lanciato “sassi e bottiglie contro le Forze dell’Ordine” gridando: “Poliziotti assassini”.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che il 20 dicembre dovrà comparire in Tribunale a Palermo con l’accusa di “sequestro di persona”, per aver difeso la sua Patria, in qualità di Ministro dell’Interno, è stato molto pacato.
Dinanzi agli atti della manifestazione di Verona ci vorrebbe un’indagine meticolosa ed approfondita della Procura della Repubblica per individuare i facinorosi e trascinarli in aula per il vilipendio perpetrato nei confronti della Polizia.
Facile indagare e processare un Ministro che – a differenza di altri – si sottopone con responsabilità al processo. Più difficile prendere le immagini della manifestazione e inquisire chi esce di casa con il solo scopo di mancare di rispetto ai Tutori dell’Ordine.
Bisognerebbe anche indagare quanti, in quella piazza, sventolavano con fierezza i cartelli con su scritto: “Odio la Lega”.
La Legge 25 giugno 1993, numero 205, conosciuta come “Legge Mancino”, “sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la discriminazione”. Non sarebbe il caso di applicarla a chi parla di “odio” impunemente e lo scrive pure su un cartello per ribadirne il concetto?
Non sarebbe opportuno indagare chi, in quel di Verona, ha urlato a gran voce: “Voglio bere il sangue di Salvini”?
Se frasi del genere fossero state rivolte ad un Magistrato, ad un Senatore a Vita, ad un membro dell’Associazione Partigiani, ad un aderente alle Lobby LGBT, … la cosa sarebbe passata sotto traccia? Difficile da credersi.
Ecco perché Matteo Salvini, parlando all’immigrato presente in piazza, e facinorosamente impegnato a spargere odio, dice: “Se non ti trovi bene a Verona, se non ti trovi bene in Italia, se ritieni che spacciare droga sia normale, se ritieni che accoltellare un poliziotto sia normale, fai una bella cosa, torna al tuo paese e non ci mancherai”.
Sinceramente si resta sconcertati dinanzi a tanto odio, a siffatta violenza, a così poca considerazione nei confronti di un Paese che accoglie, mantiene e tollera ciò che in altre Nazioni d’Europa non avrebbe trovato spazio.
Ricordiamo che Germania e Svezia, dinanzi a gente che non rispetta le leggi, hanno effettuato rimpatri in Afghanistan e Iraq.
A dirlo non è “Civico 20 News” ma l’Onorevole Fulvio Martusciello, Capogruppo di “Forza Italia” al Parlamento Europeo, che, in considerazione dell’ingerenza della Magistratura nel “Caso Albania”, ha detto: “Mentre in Italia si continua a discutere sull’applicabilità dell’accordo con l’Albania e sulla sicurezza dei Paesi terzi, la Svezia ha già trasferito 22 richiedenti asilo in Iraq, un Paese che non può essere certamente considerato sicuro”.
Matteo Salvini e la “Lega”, piaccia o non piaccia, interpretano ed incarnano il pensiero degli italiani sull’immigrazione. La Magistratura può fare tutte le “invasioni di campo” che ritiene opportune ma gli italiani continueranno a votare come meglio credono.
Fino a che ci sarà la Costituzione della Repubblica Italiana, la Magistratura non potrà sconfinare nel campo della politica. Se dovesse provarci, sarebbe opportuno che il Presidente della Repubblica facesse ciò per cui è pagato, ossia, il Garante della Costituzione.
Ci riserviamo di tornare sul tema.
E sono pure cannibali! Ma il processo lo farei ai partiti di sinistra, perché sono loro che li importano, sono loro che vogliono dare lo ius di tutto perché diventino italiani, loro che li istigano contro il governo, sono loro che fanno tutto questo per avere voti dai nuovi italiani e questi credono di doversela prendere con il governo mentre dovrebbero bere il sangue di chi li ha portati qui a fare la fame. A questo punto la magistratura dovrebbe smettere di colpire sempre le forze dell’ordine, a meno che non sia d’accordo con le sinistre per buttare fango sul governo, come se i loro governi fossero stati un toccasana per gli italiani. Non lo sono stati nemmeno per i loro clienti diretti, in Emilia e Toscana, tanto che nemmeno i loro voti non li prenderanno più