
L’Onorevole Vannacci viene attaccato da tutti ma risponde con coraggio.
L’elezione del Generale di Divisione Roberto Vannacci al Parlamento Europeo ha fatto uscire di senno gli avversari politici della “Lega” e di Matteo Salvini.
L’Onorevole Vannacci – commentando un articolo di Enrico Tata, “Fanpage”, dal titolo: “Sulla Metro A di Roma arriva il ‘treno arcobaleno’ in onore del Pride” – ha dichiarato: “Pensate ai costi di questa inutile cosmesi dei mezzi pubblici. Una donazione alle case di cura per anziani o agli ospedali pediatrici non sarebbe stata meglio? La statua della madre che allatta no, ma il trenino colorato sì”.
Al “Roma Pride”, così come al “Torino Pride”, non si sono contati gli attacchi e gli insulti rivoltigli per aver espresso – come sancito dall’Articolo 21 della Costituzione – la sua opinione.
Il Generale non si è scomposto ed ha semplicemente risposto: “Se è dal gay pride che ti gridano buuuu…vuol dire che sei sulla strada giusta”.
Questo dovrebbe svalutare le affermazioni di quanti, non si sa bene su quali basi, dicono che il Generale, quando attaccato, chiede scusa e ritratta le sue argomentazioni. Non lo ha fatto sulle tesi contenute ne “Il mondo al contrario” e non lo fa ora.
Il 16 giugno scorso, pochi giorni fa, sul suo Profilo Facebook, l’Onorevole Vannacci ha pubblicato uno screenshot tratto dal canale “X” de “Il Politico Web” dal titolo: “La nuotatrice transgender statunitense Lia Thomas è stata ufficialmente bandita dalle Olimpiadi dopo aver perso la battaglia legale”.
A commento della notizia il Generale ha scritto: “Se ne sono accorti anche loro… cominciamo a raddrizzare il mondo!”.
Qualche sera fa, nella trasmissione “Zona Bianca”, condotta su Rete4 dal giornalista Giuseppe Brindisi, il Generale Vannacci si è sentito dire da Matteo Pucciarelli di “Repubblica”, che “Bisogna essere proprio cretini” per sostenerlo.
Il rampante cronista del giornale fondato da Eugenio Scalfari, evidentemente, non ha compreso che 553.084 italiani hanno scritto “Vannacci” sulla scheda e che quindi, secondo il suo enunciato, in Italia vi sarebbe oltre mezzo milione di cretini!
Non meravigliano certi toni e certe affermazioni fatte da chi – scrivendo un libro sul leader della “Lega” – ha scritto: “Salvini percorre l’Italia in lungo e in largo a fare il lavoro sporco, pescando a piene mani fra le contraddizioni e il risentimento di chi in questi anni è rimasto alla finestra, ai bordi della società”.
A Sinistra il “vizietto” è sempre lo stesso: usare la carta stampata per delegittimare l’avversario e non riconoscergli la democratica vittoria.
Con l’Onorevole Vannacci il giochino non gli riuscirà tanto facilmente visto che questi è abituato a teatri operativi estremi, in cui la gestione dello stress e delle impervie avversità temprano spirito e mente del soldato.
Per una persona con l’esperienza ed il vissuto del Generale Vannacci le baruffe politiche targate PD saranno una sorta di passatempo rilassante.
Una cosa è sicura: se dopo l’uscita di due libri in cui il Generale ha espresso opinioni sulla Lobby LGBT, sul Gender, sull’immigrazione e su tutti i temi retorici, tanto cari alla Sinistra, gli italiani gli hanno concesso mezzo milione di preferenze, forse l’Italia non ha ancora raggiunto un punto di non ritorno.
Probabilmente è ancora possibile attuare politiche correttive per invertire la tendenza de “Il mondo al contrario”.
Io non ho votato Vannacci perché appartengo ad un altro partito, ma condivido il suo pensiero e con me molte altre persone. Per quanto riguarda la sinistra, vorrei ricordare agli iscritti che se 500mila persone sono cretine perché hanno votato Vannacci, chi ha votato la sinistra è un demente scriteriato che puzza di muffa, perché solo quelli che non hanno favorito la maturazione del cervello studiando e non perdendo tempo in manifestazioni che non portano a nulla,restano ancorati a 4 slogan stantii o, peggio, depravati