Il Governo Meloni incassa il plauso del Presidente di “Pro Vita & Famiglia”, Antonio Brandi.
Nella “Gazzetta Ufficiale” di lunedì 18 novembre 2024 si potrà leggere il testo integrale della legge che rende la maternità surrogata un reato universale.
Quando parliamo di maternità surrogata faremmo meglio a parlare di “utero in affitto”, pratica aberrante che, grazie al Governo di Destra, guidato da Giorgia Meloni, è divenuto reato penale in Italia, anche se praticato all’estero.
Esultano le comunità cristiane che, da decenni, chiedevano alla politica di mettere fine a questa pratica disumana, utilizzata moltissimo dalle coppie LGBT e anche dalle coppie eterosessuali con difficoltà procreative.
L’Onorevole Maria Carolina Varchi, “Fratelli d’Italia”, fu prima firmataria di una legge contro l’utero in affitto già all’inizio del 2023. Da allora il dibattito politico si è fatto rovente fino al 4 novembre scorso quando, suo malgrado, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dovuto promulgare la legge che Camera e Senato hanno partorito per rendere la maternità surrogata un reato universale.
“La gestazione per altri, comunemente chiamata “utero in affitto”, è già illegale in Italia, mentre in alcuni Paesi del mondo non è un reato” diceva una brava giornalista della Redazione di “Porta a Porta”, storica trasmissione di approfondimento giornalistico condotta da Bruno Vespa.
Il Ministro per la Famiglia, Eugenia Roccella, già nota attivista del Partito Radicale di Marco Pannella, ha sin dall’inizio chiarito la posizione del Governo: “L’utero in affitto è un mercato di bambini. Il business della maternità surrogata sta aumentando a ritmo esponenziale. E’ una pratica di commercializzazione del corpo femminile e degli stessi bambini”.
Dati internazionali dicono che l’utero in affitto negli Stati Uniti d’America e in India produce un flusso di denaro pari a 2 miliardi di euro l’anno. Un vero e proprio mercimonio della vita umana.
Sul tema è intervenuto anche il Presidente di “Pro Vita & Famiglia”, Antonio Brandi, che ha specificato come “la promulgazione da parte del Presidente Mattarella della legge che rende l’utero in affitto un reato universale, punibile anche se commesso all’estero da cittadini italiani, corona anni di battaglie ed è una pietra miliare nel cammino per l’abolizione del mercato internazionale di bambini”.
“Civico 20 News”, a differenza di buona parte degli organi d’informazione italiani, ha più volte citato l’Associazione “Pro Vita & Famiglia”, dando voce ad una comunità nutrita e coesa che, però, poco spazio ha nel palinsesto del dibattito pubblico e della trattazione dei temi legati alla famiglia.
La battaglia è vinta, dicono dal mondo Pro Life, ma la guerra è ben altra cosa.
Proprio per questo, l’instancabile Antonio Brandi ha chiosato: “Ci aspettiamo ora che il Governo renda questo nuovo principio il pilastro dei rapporti bilaterali con gli Stati che tollerano questa pratica disumana e promuova una moratoria internazionale nei principali consessi, come l’ONU e l’Unione Europea”.
Il clima passa da rovente ad incandescente.
Elly Schlein, e il suo “Partito Democratico”, Riccardo Magi e “+Europa”, promettono battaglia nelle Aule parlamentari ma, come il Governo ha ampiamente dimostrato, la loro rilevanza è quella del 2 in un torneo di briscola.
Giorgia Meloni, fondatrice e leader di “Fratelli d’Italia”, in un intervento al cardiopalma tenuto presso il Congresso dell’ultradestra conservatrice di “Vox”, in Andalusia, aveva urlato: “No alla lobby LGBT! No violenza islamista! No all’immigrazione! No alla grande finanza internazionale”.
Sul contrasto alla Lobby LGBT qualche risultato lo ha ottenuto, anche se ancora non così tangibile dai più, sul contrasto all’Islam radicale ci sta lavorando ma la strada è tutta in salita, sulla fine dell’immigrazione selvaggia la Magistratura sta impedendo al Governo di operare, sulla fine di una tecnocrazia gestita dalla finanza internazionale si è fatto un po’ pochino ma, come si dice, “il mondo non si è fatto in un giorno”.
Molti elettori dell’attuale maggioranza di governo, “Fratelli d’Italia” e “Lega”, si ritengono piuttosto soddisfatti di quanto sin qui fatto dall’Esecutivo.
Tutti sono coscienti che “Forza Italia” e “Noi Moderati” strizzano l’occhio al “grande centro” nostalgico di una “Democrazia Cristiana” che, va detto, ha fatto più danni che altro.
Riuscirà il sodalizio tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini a raggiungere percentuali tali da permettergli di “scaricare” Antonio Tajani e Maurizio Lupi? Il popolo Pro Life se lo augura accoratamente.
Credo che meriti una menzione anche IL POPOLO DELLA FAMIGLIA che da 10 anni ha fatto campagne elettorali e raccolte firme a non finire contro il gender, utero in affitto, aborto eutanasia, adozioni alle coppie gay