
Dalla FP CGIL forti critiche al Ministro Schillaci e al Contratto Sanità proposto dal Governo.
La FP CGIL, federazione sindacale che si occupa dei pubblici dipendenti, fa sapere che “durante l’ultima trattativa l’Aran, per conto di regioni e Governo, ha proposto la sua ricetta: per guadagnare di più bisogna aumentarsi l’orario di lavoro“.
Lo dice in un lungo comunicato, affisso nel corridoio dell’Azienda Ospedaliera “Santa Croce e Carle” di Cuneo.
Nella bacheca delle Affissioni Sindacali si legge ancora: “si spiega così l’introduzione di una finta Libera Professione per via contrattuale che potrà essere svolta in aggiunta alle 36 ore, alle Prestazioni Orarie Aggiuntive, allo straordinario, ai riposi saltati“.
Secondo la FP CGIL la Libera Professione sarebbe “finta, perché a differenza di quella della dirigenza, non prevede l’indennità di esclusività, che è una nostra richiesta e che consentirebbe di alzare lo stipendio a tutti, lasciando libero chi vuole di rinunciare ed effettuare una vera libera professione“.
La battaglia sembra pretestuosa ma, va detto, aumentare il budget salariale, con l’aumento delle ore di prestazione effettuate, non è certamente un discorso riformista. È semplicemente ovvio.
Dalla RSU dell’AO “Santa Croce e Carle” precisano: “Forse non ci siamo capiti! Noi non vogliamo lavorare di più per guadagnare qualcosa in più. Vogliamo guadagnare il giusto e lavorare bene!“.
A detta dei sindacati dei lavoratori la bozza di contratto proposta da Aran non dava le risposte necessarie per rispondere alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità.
Il Governo Meloni, in particolare il Ministro della Sanità, Orazio Schillaci, si troverà, nei prossimi mesi, a fare i conti con un comparto sanità “sul piede di guerra”.
L’epilogo non lo si conosce ma la lotta sindacale sì. La paura è che – ancora una volta – ci siano scontri di piazza, violenze ed aggressioni alle Forze dell’Ordine.
Speriamo di sbagliarci.
Questa situazione avviene in ogni luogo di lavoro ed è una frase che viene detta quando il datore di lavoro non ha intenzione di dare l aumento nessuno.Perché invece non trovare un accordo a metà strada? Perché non contrattare usufruendo anche delle agevolazioni che offre lo stato? Detassazione premi o buoni spesa?Il motivo è ovvio,meno spese escono e più rimane da dividersi dagli eletti.Si sà che gli operai sono la forza motore e solo quando si fermano tutto il sistema crolla.Scioperare è la soluzione,un diritto che purtroppo costa e quasi sempre non porta a nulla se fatto da pochi.