Le scelte di Giorgia Meloni valutate da Roberto Fiore, leader di “Forza Nuova”.
In questi giorni il Segretario Nazionale di “Forza Nuova“, Roberto Fiore, è stato a Borgomanero per salutare i nuovi Consiglieri Comunali eletti nel suo movimento politico.
A seguito delle decisioni prese da Giorgia Meloni e Giovanni Donzelli nei confronti dei militanti di “Gioventù Nazionale“, l’On. Fiore ha dichiarato: “Le epurazioni ipocrite che “Fratelli d’Italia” sta mettendo in atto nei confronti dei propri giovani sono troppo poche e troppo tarde per Von der Layen o Weber nel momento di riformulazione del nuovo assetto europeo”.
Parole forti e dirette che tendono a sottolineare come in “Fratelli d’Italia” si evita di proclamarsi “antifascisti” ma si epura chi non si allinea con i dettami del “Partito Popolare Europeo” tanto caro ad Antonio Tajani.
Il leader di “Forza Nuova” ha continuato: “Gli italiani sporchi, cattivi (e badogliani aggiungiamo noi) non sono ammessi nel salotto buono di Bruxelles che ha già deciso i propri obiettivi favorendo immigrazione, transizione ecologica ed LGBT“.
A sentire queste parole ci viene in mente quando, nell’estate del 2023, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, se la prese con il Generale di Divisione Roberto Vannacci per il suo libro “Il mondo al contrario“.
All’interno di “Fratelli d’Italia” c’è un problema di leadership ma, soprattutto, troppe correnti di pensiero politico.
Guido Crosetto arriva dalla “Democrazia Cristiana”, precisamente dall’area di sinistra di Carlo Donat-Cattin, Lucio Malan arriva da “Forza Italia” ed è un Valdese intransigente, Ignazio La Russa si è formato nel “Movimento Sociale Italiano” con Giorgio Almirante.
“Fratelli d’Italia” è un minestrone di idee e una macedonia di personalità. In questa maggioranza di Governo ci sono scricchiolii ovunque e – ormai è chiaro – la “Lega” cresce in gradimento dopo l’autonomia differenziata e la candidatura di Vannacci.
Ecco perché Fiore ha concluso: “C’è una vecchia verità che torna sempre a galla: il tradimento non paga mai“. L’avvicinamento di Giorgia Meloni all’Unione Europea, infatti, piace sempre meno all’elettorato di Destra che, come abbiamo visto, alle scorse Elezioni Europee ha dato maggior sostegno alla “Lega”.
Matteo Salvini ha deciso di guardare al vecchio tormentone della “separazione fra Nord e Sud“, tanto caro al “Carroccio“, e questo lo sta premiando.
Come andranno a finire le cose? E’ plausibile un ritorno di Matteo Salvini a guida della coalizione?
Un po’ va su uno, un po’ va su l’altro, ma in realtà non cambia mai nulla. Fatico ad immaginare il potere che si cela sotto le istituzioni europee e mondiali: dev’essere un mostro potentissimo pronto a tutto per la propria convenienza politica economica e finanziaria; comincio a sospettare che sia Satana in persona con tanto di corna e coda
Margherita condivido pienamente il tuo ultimo pensiero, credo proprio che siamo nelle mani di diavoli. Lo dimostrano i provvedimenti e le leggi che promulgano che sono l’espressione dell’ odio che nutrono verso le creature…Dio ci scampi!