Tovaglieri a difesa dei risicoltori italiani, coltivatori di eccellenza.
Torniamo a parlare di agricoltura e, nello specifico, delle piantagioni di riso.
Ancora una volta lo facciamo affidandoci all’Europarlamentare, Isabella Tovaglieri, “Lega”, che dai banchi di “Identità e Democrazia” ha tuonato: “L’Europa deve alzare le barricate contro le importazioni di riso cambogiano che sta invadendo i nostri mercati, mettendo a rischio le 4.000 aziende agricole italiane del settore”.
Per chi non lo sapesse queste aziende “rappresentano oltre il 50% della produzione risicola dell’Unione Europea” e, pertanto, se dovessero fallire, con esse fallirebbe il comparto risicolo europeo.
Inoltre – è bene sottolinearlo – il riso italiano, come quello UE, ha una “garanzia di standard di qualità tra i più alti al mondo” ed è per questo che è apprezzato dai più abili chef del panorama enogastronomico mondiale.
Tovaglieri non ha dubbi nel dire che: “Le importazioni in Europa di riso cambogiano sono aumentate del 104% anche grazie al sistema di preferenze generali comunitario che favorisce di fatto la crescita economica dei Paesi in via di sviluppo”.
Come sempre accade nell’Unione Europea, si preferisce aiutare chi non è membro comunitario piuttosto di “chi getta il sangue” per produrre prodotti di qualità.
L’Europa sta – come dice Isabella Tovaglieri – “incentivando importazioni a dazio zero di prodotti a minor costo, che non rispettano gli standard qualitativi e ambientali obbligatori invece in Europa”.
Questo, giusto per capirsi, si chiama favorire la concorrenza sleale!
L’Eurodeputata varesotta incalza: “Di fronte a questo – e ad altri tentativi di Bruxelles di boicottare le eccellenze agroalimentari italiane – ho presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere che sia introdotta un’efficace clausola di salvaguardia per limitare queste importazioni”.
Salvaguardare la tenuta economica di 4.000 aziende è importante ma, va detto, tutelare la salute dei consumatori non ha prezzo e, anche se è impopolare, va fatto!
La Tovaglieri va al sodo della questione: “Non possiamo più accettare che gli scaffali dei nostri supermercati siano invasi da riso a basso prezzo, importato da Paesi asiatici nei quali è diffuso – ad esempio – l’utilizzo del triciclazolo nella risicoltura”.
Giusto per fare un po’ di chiarezza va detto che il Triciclazolo è un funghicida, appartenente alla famiglia farmaceutica degli Anticrittogamici, che “viene rapidamente assorbito all’interno dei tessuti vegetali del riso” e, dunque, facilmente assorbito dal corpo umano.
Non a caso, come ha scritto il giornalista Guido Trebbia, “Terra e Vita”, l’Assemblea Plenaria del Parlamento Europeo “ha chiesto alla Commissione UE di ritirare la proposta su aumento limiti Triciclazolo, un agrifarmaco vietato nell’Unione Europea ma utilizzato dai Principali Paesi produttori dell’Asia”.
I rischi per la salute sono molteplici.
“Coldiretti”, intervenendo sul tema, ha detto: “L’ammissione di una certa quantità di Triciclazolo nel prodotto importato rappresenterebbe un potenziale rischio sanitario per i consumatori con un chiaro passo indietro sul principio di precauzione”.
Ecco perché l’intervento della “Lega” al Parlamento Europeo è risultato importante e fondamentale.
“Gli agricoltori hanno già dato l’avviso di sfratto a questa Europa autolesionista. O si cambia rotta, tutelando gli interessi dei cittadini e dell’agricoltura europea, oppure l’8 e il 9 giugno la Maggioranza Ursula sarà travolta dal voto di milioni di cittadini”, ha chiosato Isabella Tovaglieri.
Chi come “Civico 20 News” segue con attenzione il mondo agricolo, la filiera degli allevatori, la categoria, poco considerata, degli apicoltori, sa quanto sia importante tutelare le eccellenze della terra.
Il Settore Primario della nostra economia è rappresentato da agricoltura e allevamento.
Danneggiare chi opera – con indicibile competenza e professionalità – in questo settore significa uccidere una parte considerevole del PIL nazionale e fare l’ennesima regalia ai Paesi del Terzo Mondo che – lo sappiamo tutti – non pensano ad altro che al denaro.
E’ una triste realtà ma non si può non dirla.
Sicuramente alle prossime Elezioni Europee il Centrodestra, sul tema dell’Agricoltura, si dividerà perché mentre la “Lega” e “Fratelli d’Italia” tutelano il patrimonio enogastronomico nazionale, “Forza Italia” ha una visione Europeista che preoccupa gli elettori.
Non possiamo non prendere atto che uno dei fautori della “Maggioranza Ursula” è stato proprio Antonio Tajani che a Bruxelles ci ha lasciato il cuore.
Vedremo come evolveranno le cose. Il 13% preso da “Forza Italia” in Abruzzo pone motivi di riflessione (e preoccupazione).
Io questo Tajani non l’ho mai capito! Un po’ mi sembra l’emblema della saggezza, un momento dopo è un arrivista leccapiedi da paura