Civico20News intervista Loredana Muci
La campagna elettorale per le elezioni regionali in Piemonte è ormai partita. Sabato scorso i big di Forza Italia (Gasparri, Zangrillo, Pichetto Fratin e Rosso) nell’aprire ufficialmente la campagna elettorale per le elezioni europee e regionali, hanno presentato l’accordo tra Fi, UDC e PLI, finalizzato all’apertura della lista alle forze e personalità di Centro.
In tale ambito risulta anche candidata al consiglio regionale, inserita nella lista di Forza Italia per Torino e provincia, Loredana Muci, segretario cittadino della DC, che ha accettato di rispondere alle nostre domande.
-Dottoressa Muci, l’elezione regionale che riveste una significativa importanza in questo momento storico potrebbe comportare, dopo tanti anni, anche il ritorno della DC nel consiglio regionale dl Piemonte. Ottimismo?
“È ciò che ci auguriamo e quindi la mia risposta è: si, siamo ottimisti.
Siamo una realtà in continua crescita ed una delle ragioni è il reale contatto con la gente comune. Ben conosciamo problematiche e difficoltà dei cittadini e se avremo un consigliere in Regione, vogliamo essere il portavoce proprio della gente comune”.
-Anche voi vi appellate alla competenza dei candidati e all’esigenza primaria di intercettare le priorità per i cittadini. Il presidente Cirio ha presentato un coraggioso piano sanitario della coalizione “Per una Sanità che ha a cuore le persone” dal titolo molto impegnativo. A suo giudizio quali sono le priorità che la regione dovrebbe affrontare?
“La realtà è che non solo la nostra regione, ma tutta la nazione ha una percentuale maggiore di popolazione over 60. Dobbiamo essere di aiuto per quelle persone che hanno difficoltà a muoversi in un dedalo di normative, attese e carenza di efficienza.
Noi vogliamo una sanità che funzioni, libera ed accessibile per tutti e, soprattutto con personale necessario sia medico che paramedico. È necessario avere le risorse per creare un servizio pubblico-sanitario che sia di stimolo alle nuove leve perché ben retribuite e tecnologicamente all’avanguardia”.
-Dopo anni è stato in gran parte completato il passante ferroviario sotterraneo che funge anche da linea metropolitana, ma il Piemonte è vasto. Per lei che segue le osservazioni dei pendolari, c’è ancora qualche tassello da riempire e, nel caso cosa intende proporre?
“Non si tratta solo di affrontare e discutere la problematica della viabilità torinese, ma è tutta la Regione che necessita di un importante riflessione rispetto ai trasporti. Abbiamo, ad esempio perso molte linee ferroviarie locali e per i pendolari i disagi sono pesanti, vanno migliorate le connessioni extraurbane anche per venire incontro all’impatto ambientale. Con l’ascolto dei cittadini desideriamo davvero migliorare queste situazioni e soprattutto fare un’inversione di rotta, non più una strategia basata su autovelox, zone blu, ztl ecc, ma qualcosa che vada incontro alle necessità dei lavoratori, studenti e a tutti coloro che devono accedere ai servizi pubblici come scuole, ospedali e strutture di pubblica utilità”.
-Si è dibattuto molto in passato di Turismo e Cultura, in modo particolare quando le relative competenze sono state attribuite al medesimo assessore regionale. Il Piemonte presenta legami imprescindibili tra la Storia e le vestigie di centri abitati, monumenti, scenari naturali e paesaggistici, senza dimenticare l’agroalimentare ed il vino. Le considera risorse del territorio? Come si orienterebbe?
“Il Piemonte è tutto: storia, industria, risorse naturali, paesaggi, insomma non manca nulla (a parte il mare). Sono certamente risorse naturali che devono essere tutte valorizzate e rese agevoli a tutti. Il turismo porta ricchezza per il lavoro in generale ed il buon mantenimento del territorio. La regione deve impegnarsi ad offrire attrattive per tutte le generazioni, per il turismo straniero.
Pertanto è fondamentale valorizzare le bellezze della nostra regione sia sotto il profilo storico, siamo stati la prima capitale italiana, che sotto il profilo naturalistico senza dimenticare l’enogastronomia. Quindi tutti gli operatori dei vari settori devono essere sostenuti da chi governa sul territorio piemontese.”
-Qual è il suo appello al voto?
“Purtroppo sono molti anni che l’afflusso alle urne è sempre più basso ciò indica uno scarso interesse e soprattutto sfiducia nel sistema politico. Il mio invito è quello di andare a votare non importa per quale corrente, ma è importante non rinunciare alla possibilità che ognuno di noi ha per contribuire a migliorare la propria regione e nazione. Bisogna credere nella politica perché è la voce dei cittadini. Noi come dc ed io, in prima persona ci vogliamo impegnare per apportare le migliorie possibili. Chiedo il voto perché chi mi darà fiducia deve sapere di poter trovare in me, una persona che ascolta. Lo slogan che ho creato per questa mia candidatura è: “popolare, come te”,
Concluderei evidenziando che è ciò che sento di essere”.
Grazie dottoressa Muci, con il traguardo a Palazzo Lascaris!
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