
Storia di un progetto fotografico di grande successo, nato davanti un bicchiere di buon vino
A Montiglio Monferrato (Asti), in occasione della Fiera Nazionale del Tartufo, il 6 e 13 ottobre dalle h9 alle h18, ci sarà l’esposizione delle gigantografie realizzate da Claudio Cravero.
La realizzazione di queste 43 immagini, che fanno parte dell’evento VISAGI, inserito nell’ambito del progetto complessivo LocoMonferrato, finanziato dal Ministero del Turismo con il bando PiccoliComuni, ha coinvolto tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio del comune monferrino e alcuni artigiani che ancora oggi lavorano nei loro laboratori.
Sono state realizzate in due momenti di riprese. Il primo set si è svolto all’aperto a Montiglio Monferrato a ottobre dello scorso anno in occasione della fiera degli artigiani e dei trifulau e poi il secondo set, più impegnativo e partecipato, a marzo di quest’anno in una palestra del paese in occasione della festa delle Associazioni dei Volontari.
Il progetto VISAGI ha compiuto due anni. Ricorda Carlo Gloria: “A volte, davanti a un buon bicchiere di vino rosso, nascono buone idee. Quel giorno di primavera del 2022, in un cortile di Rinco, con Fabio Oggero e Valerio Bonelli, ideammo VISAGI. Poi, fondamentale per la realizzazione del progetto, fu l‘arrivo del fotografo torinese Claudio Cravero e, l’anno dopo, quello di Giovanni Bressano”.
Sinora sono 166 i ritratti realizzati da Claudio Cravero nei vari set fotografici: “VISAGI è un work in progress. Il progetto prevede prima un confronto con la popolazione residente e non residente, l’individuazione con il sindaco del periodo adatto per l’allestimento dello studio fotografico en plein air, per poi riprendere le persone coinvolte e interessate. Quindi segue l’affissione per le strade e le piazzette del paese delle gigantografie 160 x 160 cm. stampate su banner e, a chiudere, la stampa di un catalogo che racchiude tutti i ritratti”.
Com’è oggi la vita degli abitanti d’origine e dei molti che hanno qui la seconda casa e di quelli che hanno scelto di viverci contribuendo a un graduale ricambio sociale? Molte le possibili risposte, e il progetto VISAGI vuole cercarne alcune raccontando le storie di queste persone.
Continua Cravero: “Visagi, dal Piccolo Vocabolario Piemontese-Italiano: Visagi, sost.m. viso, faccia, aspetto, vuole anche indagare la relazione tra il mondo della tradizione monferrina e la società attuale. È uno spaccato fotografico per raccontare una comunità, quella del Basso Monferrato, che cerca la sua identità tra un passato agricolo e nuove visioni e che non parla del passato, ma del presente e di un possibile futuro.
Tutti gli abitanti coinvolti sono invitati a presentarsi sul set con un oggetto che meglio li rappresenta e che, a loro dire, ne sia la propria cifra identitaria. Un piano triennale (2022-2025) che coinvolge gli abitanti di Montiglio Monferrato e delle sue frazioni, i comuni di Villadeati, Piovà Massaia e Murisengo. Un vero e proprio racconto compartecipato della comunità, testimonianza e memoria storica”.
Un primo appuntamento si è svolto nel 2022 con tre giorni di shooting nella frazione di Montiglio, Rinco Monferrato, durante la festa patronale. Un buon successo di pubblico e di critica – con la pubblicazione di un calendario, un catalogo e l’esposizione en plein air, sui muri del vecchio centro storico, delle gigantografie 140 x 200. Ci sono poi stati tre set fotografici a Montiglio, nell’ottobre del 2023 e nel marzo 2024, con particolare attenzione al mondo del volontariato, e le prime esposizioni delle gigantografie in occasione della manifestazione “Golosoria” e dei concerti “Dalle corti ai cortili”, mentre l’esposizione completa dei ritratti di Claudio Cravero, avverrà nel corso della Fiera nazionale del tartufo di Montiglio, dal 4 al 14 ottobre prossimi.
Sempre nel giugno di quest’anno il set s’è trasferito nella frazione di Carboneri con esposizione en plein air durante la festa patronale di luglio. Nel mese di luglio un nuovo set fotografico s’è tenuto a Colcavagno e l’esposizione avverrà dal 21 novembre al 2 dicembre, in occasione delle annuali feste dedicate alla bagna càuda.
Claudio Cravero. Fotografa dagli anni ’70. Nel 1981 è tra i fondatori del FANTEATRO e per 11 anni integra l’attività di attore teatrale con la fotografia. Nel 1998 è tra i fondatori dell’associazione FINE, spazio no-profit dedicato ai nuovi fotografi. Nel 2012 apre HANGARstudio, spazio multifunzionale dedicato alla fotografia. Nel 2014 è tra i fondatori di ACCAatelier che promuove l’apertura al pubblico degli atelier torinesi. Dal 2015 fotografo volontario per onlus/ONG in Uganda, India, Bangladesh, Burkina Faso, Ciad, Togo e Ucraina. Ha esposto in Italia, Francia, Portogallo, Repubblica Ceca, Scozia, Argentina e USA.
Scarica in PDF