Simboli di una ricorrenza che parla di pace e di solidarietà, di rispetto reciproco e fratellanza
Concetti, questi, su cui si basa la sopravvivenza del genere umano, o almeno si basava prima che il prepotente sviluppo del consumismo e del successo frivolo si consolidasse in maniera preoccupante nel modus vivendi di tante persone, di troppe persone: persone e non anime uniche custodi, queste ultime, dei veri valori che sono la traccia luminosa della volontà di essere e non apparire.
Purtroppo oggi è sempre più difficile recuperare la giusta dimensione divenuta sempre più soggettiva e lontana dagli egoismi e dal narcisismo, vera piaga dilagante che non lascia speranza alimentata da chi ne viene catturato, circondato da falsi profeti e subdoli sostenitori.
E chi si sta adoperando per cercare la sostanza che sappia soddisfare in primis l’essenziale per tutti si trova a dover combattere contro chi ha come unico obiettivo il prestigio personale, il dominio assoluto di cui ha approfittato per troppo tempo ed oggi lo vede svanire come per incanto.
La “bacchetta” di cui ebbi a dire, quella che detta i tempi ed armonizza le entrate di ogni orchestrale, sta confermando la sua qualità interpretativa nel ruolo che ricopre, riuscendo a leggere e far leggere lo spartito per dare ad esso il significato desiderato dall’autore e non da chi si adopera per stravolgerne il contenuto.
E purtroppo, fra gli orchestrali di seconda o terza fila, c’è chi non ha saputo assorbire il nuovo indirizzo artistico nato per portare benefici, artistici e non, a tutti e non soltanto a chi difende e strumentalizza ideologie desuete e fuori da ogni forma di intelligenza, compresa quella artificiale.
Una trasposizione che poco ha a che vedere con i simboli caratteristici della ricorrenza.
Ci ritroviamo, comunque, a rinnovare la volontà di proseguire sulla rotta finalmente scelta, quella che non compariva da tempo nelle mappe di navigazione e che oggi sa di poter contare su un equipaggio efficiente in ogni ruolo assegnato dall’Ammiraglio, dal Comandante supremo che sa anche ascoltare.
Solo così si potrà continuare a difendere quelle svolte determinanti che hanno ridato fiducia alla gente, a quel popolo che crede ancora nella giustizia e nel rispetto delle regole.
Buona Vita a tutti Voi, cari lettori, con la certezza che la Vostra vicinanza sarà il miglior trainante per renderci sempre migliori.
Buona Pasqua.
Civico20News
Massimo Calleri
Direttore Responsabile
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