Ma sarà poi vero?
Attraverso i molti canali di YouTube o i vari Blog diversamente allineati al Sistema, sentiamo sempre più spesso descrizioni apocalittiche di tempi futuri, ma non troppo lontani.
Qualcuno intende questi segnali come tangibili avvertimenti di un grande cambiamento che potrebbe interessare l’intero Pianeta, un cambiamento “apocalittico” per intenderci.
Nei messaggi emerge spesso un concetto di “punizione” tanto globale quanto necessaria, che dovrebbe, da un lato, punire i guerrafondai e coloro che si schierano contro la pace, alimentando le cosiddette “forze del male”, e dall’altro promuovere il cosiddetto passaggio di stato dalla terza alla quarta Dimensione.
A molti Lettori queste parole potranno sembrare assurde o prive di fondamento, concetti legati ad una visione pateticamente New Age o quantomeno ridicola e irrazionale.
Senza prendere una posizione precisa sui contenuti di questi messaggi, non sarebbe corretto nei confronti di coloro che leggono, mi limiterò a descrivere, per sommi capi, i concetti più rilevanti lasciando al Lettore la responsabilità di trarre le proprie conclusioni.
Il termine “Apocalisse” deriva dal greco apokálypsis, che significa Rivelazione.
Si tratta dell’ultimo libro del Nuovo Testamento (e quindi l’ultimo libro della Bibbia cristiana), scritta da Giovanni. Inoltre è la sola apocalisse presente nel canone della Bibbia, di cui costituisce uno dei testi di più difficile interpretazione.
Appartiene al gruppo di scritti neotestamentari noto come “letteratura giovannea”, in quanto scritta, se non direttamente dallo stesso apostolo Giovanni, quantomeno nei circoli che a lui e al suo insegnamento facevano riferimento.
Secondo il testo dopo un periodo imprecisato, sulla Terra verrà instaurato il Regno di Dio. Suo figlio, il Cristo, sconfiggerà il male e governerà il mondo.
Il Nuovo Testamento (Apocalisse di Giovanni 16,1), descrive una battaglia finale durante la quale tre spiriti immondi radunerebbero, alla fine dei tempi, tutti i re della terra. L’interpretazione immediata è che si tratti della battaglia finale tra i re della Terra (incitati da Satana) e Dio, quindi la battaglia tra il bene e il male.
Non sfuggirà a nessuno che il momento attuale sia fonte di grandi paure e smarrimento, due fronti di guerra presenti in punti delicatissimi del Pianeta che sembrano voler essere alimentati dalle maggiori potenze e dalla comune volontà di molti popoli, concorrono a rendere percepibile un inesorabile escalation dal prevedibile finale.
Inoltre… come riporta Virgilio NOTIZIE:
“Cuba ospiterà una base della Cina per spiare gli Stati Uniti in cambio di miliardi di dollari – In cambio una pioggia di miliardi per l’Avana. Si avvera così il peggior incubo di Washington…..”
“…. Il commento di Washington sulla base cinese a Cuba:
“Anche se non posso parlare di questa notizia specifica, siamo ben consapevoli – e ne abbiamo parlato molte volte – degli sforzi della Repubblica Popolare Cinese per investire in infrastrutture in tutto il mondo che potrebbero avere scopi militari, anche nel nostro emisfero”, ha dichiarato John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale Usa.
A oggi, l’unica base militare estera dichiarata dalla Cina è a Gibuti, nel Corno d’Africa. I cinesi stanno tuttavia intrecciando una rete di relazioni economiche e diplomatiche in Africa, America latina e negli Emirati Arabi Uniti.
Secondo Washington questo lavoro è finalizzato a creare una rete di porti militari e basi di intelligence per estendere l’influenza cinese nel mondo”. ViNOTIZIE 14 aprile 2024.
Non sfuggirà a nessuno neppure la considerazione che, se da un lato a partire dal 1998 ad oggi i Paesi della NATO sono cresciuti di dieci unità (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Macedonia), costituendo una sorta di schieramento politico e di assedio militare alla Russia, dall’altro anche la Cina con la creazione del “centro di ascolto” posizionato su Cuba, e con l’impossibilità di escludere che sarà solo un centro di ascolto… non contribuisce sicuramente ad alleggerire la tensione internazionale.
Per quanto possa essere brutale come affermazione siamo nel pieno di una strategia bellica, anticipazione della Terza Guerra Mondiale.
Parole troppo forti?
Considerazioni fuori luogo che rischiano di disturbare il pomeriggio della domenica?
Ritengo che sia in gioco l’esistenza stessa del Pianeta che ci ospita con tolleranza eccessiva da migliaia di anni.
Basta un errore anche involontario, o la decisione di uno dei tanti pazzi che abitano le stanze dei bottoni per scatenare quello che il Libro definisce come l’Armageddon.
Come suggerisce il teologo e biblista francese Paul Beauchamp “la letteratura apocalittica nasce per aiutare a sopportare l’insopportabile“.
Il fatto che si diffonda nei momenti di crisi può essere spiegato dalla necessità di portare un messaggio di speranza: in tutte le tradizioni si racconta della guerra tra le forze del male e quelle del bene, e anche se il male sembra prevalere, bisogna aver fiducia nella vittoria finale del Bene.
Se ne parla nei film, nelle saghe televisive, nei romanzi e nei messaggi che provengono, o che affermano di provenire, da fonti extraterrestri. Quindi come suggerisce Paul Beauchamp, raccontare gli argomenti apocalittici potrebbe aiutare ad esorcizzarne gli effetti catastrofici.
Come si evince dal Vangelo, l’Apocalisse di Giovanni è l’unica parte del Nuovo Testamento in cui compare il termine Armageddon. Si tratta di un termine ebraico che sembra richiamare una località oggi chiamata Tel Megiddo, in Israele, a circa 15 km a sud-sudovest di Nazaret.
L’etimologia del termine potrebbe essere quella dell’antico nome di Har Məgiddô (“monte di Megiddo” o “di Mageddo”);
Il termine Armageddon viene spesso usato nella sua accezione più estesa, identificandosi con la battaglia finale, ovvero con l’Apocalisse.
Nell’Apocalisse gli angeli versano «le sette coppe dell’ira di Dio» sulla Terra (Ap 16,1). L’Armageddon viene dopo il versamento della sesta coppa:
«Poi il sesto angelo versò la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e le sue acque si prosciugarono perché fosse preparata la via ai re che vengono dall’Oriente. E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demoni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente. (Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna). E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon.»
Non penso che si tratti di credere o non credere alle Sacre Scritture, o ai messaggi di fantasiosi registi, scrittori o contattisti, lo stato attuale della situazione geopolitica sembra essere dominato dalla follia collettiva. Immaginare un lieto fine senza spargimento di sangue corrisponde ad una sorta di ingenua previsione … molto poco credibile.
I messaggi dai contenuti apocalittici, che riceviamo dalle fonti più diverse, sembrano autentici segnali di pericolo.
Altri segnali li riceviamo dalle fonti ufficiali, quindi necessariamente più credibili o concrete perché avvallate dal mainstream…
Il cosiddetto “pensiero comune” tende a dar credito a chi urla più forte, a chi riesce a diffondere la propria voce attraverso i canali ufficiali, spesso sponsorizzati dai potenti di turno che non sono obbligati a dimostrare quale debba essere l’indice di credibilità delle notizie diffuse.
Avremo così un bel pacchetto d’informazioni, ripetute incessantemente come mantra ipnotici, che ci dovrebbero indottrinare sulle scelte migliori da compiere per il bene del mondo e di chi lo abita…
Gli esempi si sprecano: dovete scegliere le auto elettriche per salvare l’ambiente, dovete vaccinarvi per salvare la vostra vita e quella dei vostri cari, dovete mangiare con gusto le farine di insetti per sfamare il Pianeta, dobbiamo vendere le armi per fermare le guerre… e molti altri consigli, dettati sicuramente dall’amore verso l’umanità e la salute della Terra, più che da biechi calcoli di convenienza economica, ispiratori di complottistiche visioni…
Il pulpito dal quale vengono urlati questi consigli si trasformerà inevitabilmente in uno strumento di repressione che convertirà in legge, quanto prima manifestato solo verbalmente.
Tornando alla lettura del Vangelo:
…Dai frutti si riconosce l’albero (Matteo 7:16-20).
Dai frutti si riconoscono i falsi profeti.
Come fai a sapere se qualcuno è un falso profeta? C’è un modo per identificarlo? La risposta è “sì”.
Il modo con il quale possiamo discernere un falso profeta, e quindi anche un falso credente è dai suoi frutti…
Giudicate Voi se le scelte operate dall’uomo abbiano condotto il Pianeta verso traguardi positivi, e se i frutti della biblica metafora siano tutti sani e di grande valore.
Ci troviamo sull’orlo di un baratro e non ce ne rendiamo neppure conto.
Ma forse stiamo solo esagerando.
Però vorrei rinfrescare la mia memoria facendo retrocedere di oltre sessant’anni le lancette del tempo, per rivivere quanto successe a Cuba nel 1962…
New York – Sabato 27 ottobre 1962 «non fu solo il momento più pericoloso della Guerra Fredda. Fu il momento più pericoloso nella storia dell’umanità». Così aveva scritto lo storico Arthur Schlesinger, allora stretto consigliere del presidente Kennedy, ricordando le ore in cui l’apocalisse nucleare era stata evitata quasi più per fortuna che per volontà.
Quel giorno di sessant’anni fa, infatti, un aereo spia americano U-2A era stato abbattuto sopra i cieli di Cuba, dove l’Urss stava installando missili atomici in grado di fare strage negli Usa, uccidendo il pilota Rudolf Anderson.
La Casa Bianca aveva già stabilito da tempo di rispondere attaccando l’isola, se una simile provocazione fosse avvenuta. Ma come poi avrebbe rivelato il capo del Pentagono, McNamara, «fortunatamente cambiammo idea e pensammo che poteva essere stato un incidente».
Nelle stesse ore del “sabato nero” un sottomarino sovietico B-59 stava navigando vicino ai confini del blocco navale, ordinato da Kennedy per impedire la consegna di altri missili atomici a Fidel Castro, e il gruppo della portaerei americana Randolph lo intercettò, lanciando cariche di profondità per metterlo in guardia.
Erano bombe da esercitazione, non in grado di distruggere il B-59, ma il capitano Valentin Grigoryevich Savitsky suppose che la guerra fosse cominciata, e decise di rispondere lanciando un missile nucleare. Per fortuna la sua volontà non bastava, perché il protocollo richiedeva il consenso di altri due ufficiali a bordo.
Il vice comandante Vasily Arkhipov si oppose, impedendo un’apocalisse atomica che secondo il suo collega era già iniziata. Eppure proprio in quei momenti raggelanti, mentre i militari quasi combattevano, il leader sovietico Krusciov aveva ricevuto l’invito di Castro a bombardare, e mandato due messaggi contraddittori a Kennedy.
Il primo, anticipato da un colloquio avvenuto in un bar tra il corrispondente della televisione Abc John Scali e l’agente del Kgb Alexander Fomin, suggeriva che Mosca avrebbe richiamato le sue navi e smantellato i missili a Cuba, in cambio della promessa di Washington di non invadere mai L’Avana…… (Repubblica 27 ottobre 2022 –Paolo Mastrolilli)
Quella volta ci andò molto bene, ma continuare a sperare solo nella fortuna è da incoscienti e irresponsabili.
Ora le guerre si stanno giocando su due tavoli e forse un terzo, nuovamente allestito a Cuba, potrebbe diventare determinante.
Lo spettro dell’Apocalisse è vicino più che mai…
… almeno questo ci raccontano le Sacre Scritture, i messaggi di fantasiosi registi, gli scrittori e i sedicenti contattisti…
La domanda che molti di noi si stanno ponendo è la seguente:
Tutto ciò che viene previsto presenta le caratteristiche dell’ineluttabilità, oppure è ancora possibile un globale ravvedimento che possa farci recuperare la pace e la serena convivenza dei popoli?
La risposta dovrebbe prendere in considerazione la Coscienza e il Libero Arbitrio dell’umanità nel suo complesso, considerando che le leve del potere sono nelle mani di pochi che decidono, quasi, per tutti.
Il singolo può fare poco se accetta supinamente e acriticamente le idee che piovono dall’alto oppure potrà fare moltissimo se imparerà a leggere, attraverso le righe, il contenuto nascosto in quelle stesse informazioni….
Civico20News
Giancarlo Guerreri
Editorialista
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Articolo dettagliato ed approfondito , non lascia molte speranze se non quelle Di credere nel proprio libero arbitrio.
Io credo fermamente che dovremmo riconvertire le fabbriche di armi e in Fabbriche di scienza ossia mirare a far capire Ai ricchi investitori in armi, che si può guadagnare anche fabbricando scienza
è confortante constatare come per vie diverse andiamo a convergere sulle stesse conclusioni: manipolazione mediatica, storia dell’umanità, questioni economiche, i quattro angeli neri padroni del mondo… L’unica contromisura a noi concessa è proprio la possibilità di raggiungere le coscienze attraverso questi articoli che dovremmo far girare molto di più. Ecco perché provvedo subito a condividerlo con alcuni gruppi
La storia non insegna…nulla?
Cosa dobbiamo aspettarci da questa “follia collettiva”?
Perche’ qualcuno deve pretendere sempre di piu’?
Spero in un ravvedimento. “ci sara’”?