Le sale espositive del Museo d’Arte Rubini Vesin di Gradara ospitano fino al 9 giugno 2024 ingresso gratuito, la seconda trance del Premio Marche 2023, Biennale d’arte contemporanea curata dallo storico dell’arte Andrea Carnevali e Cecilia Casadei, organizzata dall’Associazione marchigiana iniziative artistiche
La mostra monografica,“Intorno allo stato dell’arte nelle Marche”- Biennale d’arte contemporanea, curata dallo storico dell’arte Andrea Carnevali e dal critico e giornalista d’arte Cecilia Casadei, organizzata nella sede prestigiosa del Museo d’Arte Rubini Vesin di Gradara , fino al 9 giugno 2024 . È una occasione per riflettere sull’apporto propriamente marchigiano alla storia dell’arte contemporanea attraverso una selezione degli artisti già presenti alla Biennale di Venezia (Regioni d’Italia) del 2011, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia. Attraverso una selezione ponderata degli artisti e con criteri di disciplinata scientificità, il progetto diventa un contributo alla storiografia artistica contemporanea dato dalle Marche, regione caratterizzata da importanti flussi artistici e da personalità di spicco, luogo fertile di produzione artistica che merita un più approfondito esame di alcuni aspetti dei valori estetici e culturali prodotti ai giorni nostri.
La mostra è promossa da AMIA (Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche); Regione Marche- Assessorato alla Cultura; in collaborazione con il Comune di Urbino – Assessorato alla Cultura; Comune di Gradara – Assessorato alla Cultura. Organizzata in una location prestigiosa, la mostra affronta due filoni analitici di opere occupandosi di una rilettura aggiornata al decennio successivo nella considerazione di alcune linee stilistiche e tematiche, sviluppate secondo il seguente taglio analitico individuato dai curatori Andrea Carnevali « dalla tradizione ai nuovi linguaggi e dalle parole alle immagini». Gli artisti invitati sono: Walter Angelici, Ezio Bartocci, Alfredo Bartomeoli, Antonio Battistini, Sirio Bellucci, Claudio Boccolacci, Simona Bramati, Patrizia Calovini, Elia Cantori, Fabrizio Carotti, Leonardo Cemak, Bruno Cerboni Bajardi, Giorgio Cutini, Bruno D’Arcevia, Francesca Gentili, Paolo Gubinelli, Rossano Guerra, Bruno Mangiaterra, Giorgio Mercuri, Riccardo Piccardoni, Nino Ricci, Stefano Solimani, Rita Vitali Rosati, Abel Zeltman.
Mentre per la tematica « Linguaggi e poetica dalla evocazione della Natura e nuove prospettive »di Cecilia Casadei, gli artisti invitati sono: Federica Amichetti, Ubaldo Bartolini, Renato Bertini, Mauro Brattini, Adriano Calavalle, Carlo Cecchi, Lorenzo Cicconi Massi, Giulia Corradetti, Silvio Craia, Umberto Franci, Alessandro Gianpaoli, Tonino Guerra, Eriberto Guidi, Carlo Jacomucci, Mario Logli, Giorgio Matteini, Sandro Pazzi, Oscar Piattella, Mario Sasso, Athos Sanchini, Stefano Tonti, Sandro Trotti, Valeriano Trubbiani, Walter Valentini. Stefano Brachetti – Direttore Rocca Demaniale di Gradara. Funzionario Promozione e Comunicazione Galleria Nazionale delle Marche – “Marche”è un epiteto che lega il Premio a un territorio che, di natura e tradizione, si fa campione, non tanto per la ricchezza del patrimonio naturalistico e storico-artistico, quanto per la narrazione continua che di esso ne hanno fatto gli artisti”.
L’esposizione è accompagnata da un esauriente catalogo edito da Silvana Editoriale (foto copertina). Dopo le presentazione delle istituzioni e l’introduzione di Stefano Brachetti e Stefano Tonti , seguono saggi di Camillo Langone, Bruno Ceci, Luca Baroni, Andrea Carnevali Cecilia Casadei Giuliano Nardelli, Gualtiero De Santi, Stefano Papetti. Inoltre le schede biografiche sono di, Anna Biagetti, Simona Cardinali, Andrea Carnevali, Cecilia Casadei, Chiara Cerioni, Angela David, Federica Lazzarini, Francesco Maria Orsolini e Lucrezia Tonti.
Stefano Tonti – Coordinatore generale del Premio Marche – scrive nel saggio introduttivo « Continua la fantastica avventura del Premio», potrebbe bastare la sola riga del titolo per sintetizzare la presente Edizione della rassegna senza dover scrivere altro in questo testo introduttivo, lasciando così al lettore qualche facciata bianca affinché possa tranquillamente passare alle pagine successive per affrontare i contenuti del volume ed addentrarsi direttamente tra le testimonianze fotografiche delle opere esposte in mostra nelle Sezioni di questa manifestazione, avvalendosi anche della piacevole e lettura dei preziosi ed esaurienti saggi affidato all’intervento critico dei curatori”. Nella stessa sede, e per lo stesso periodo, il progetto espositivo sarà completato dall’esposizione delle opere degli artisti vincitori dell’edizione regionale del Premio Marche 2022.
Prima di questa importante iniziativa negli ambienti della Galleria Civica d’Arte Albani di Urbino si è conclusa un’altra importante mostra”Under Raffaello” curata dal saggista, giornalista, e storico dell’arte Camillo Langone – oltre a ricordare il magico luogo in cui si svolgeva Urbino e celebrare il suo artista più emblematico Raffaello Sanzio – in questo contesto venivano presentate il meglio della pittura degli artisti italiani con meno di 37 anni, l’età in cui moriva Raffaello.
Torniamo al Premio Marche, illustrando al lettore, brevemente la storia. La prima edizione si tenne nel 1957 , dovuta ad Alfredo Trifogli, storico e promotore nonché presidente, e per tutti gli anni fino a quelli del Novanta il premio Marche si è affermato come una delle rassegne più significative del secondo Novecento ( dietro alle grandi manifestazioni nazionali come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e la Triennale di Milano), annoverando tra i suoi curatori e critici grandi nomi, e la partecipazione nelle edizioni di quasi tutti i maggiori artisti del Novecento.
Dopo l’ultima edizione del 1999 alla Mole Vanvitelliana di Ancona il premio Marche è tornato alla ribalta delle attività espositive nella regione e in Italia con l’edizione regionale del 2018 e quella nazionale del 2021 allestite al Forte Malatesta di Ascoli Piceno, curata da Andrea Bruciati ”Il tempo, lo sbaglio, lo spazio”: Gino De Deminicis, con la monografia Omaggio a Cecco d’Ascoli, a cura di Stefano Papetti, con la presenza di opere di molti tra i maggiori e più importanti artisti italiani del’900 e contemporanei. Una bella iniziativa con cadenza biennale nelle diverse città delle Marche, come quest’ultima approdata nelle stupende sale del Museo di Gradara, capitale dell’Amore, con la celebre storia di Paolo e Francesca.
Foto: copertina volume
Foto 1 Locandina della mostra
Mostra monografica: “Intorno allo Stato dell’arte nelle Marche”, fino al 9 giugno 2024 MAV – Museo d’arte Rubini Vesin, Gradara (Pu) Ingresso gratuito. Orari da lunedì a domenica ore 10.00-13.00 e 14,30-17.30 Tel. 0541.964673
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