L’etichetta Arcana anticipa le celebrazioni scarlattiane del 2025 con un raffinato programma di cantate da camera
La Arcana inaugura in anticipo l’anno scarlattiano con un pregevole disco dedicato al mare magnum delle circa 800 cantate da camera scritte dal compositore palermitano, che vede grande protagonista il soprano Valeria La Grotta – affermatasi nel corso degli ultimi anni tra le più interessanti interpreti del repertorio vocale sei-settecentesco – e il Quartetto Vanvitelli, che per l’occasione è rinforzato dalla violinista Lena Yokoyama.
Il programma comprende quattro cantate per soprano con violini, tre delle quali (Nella stagione appunto, Nella tomba di Gnido e Mentre un Zeffiro arguto) furono scritte quasi certamente per la corte del duca di Medinaceli, prima ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede e in seguito viceré di Napoli.
Il duca nutriva un profondo amore per la musica, che non si limitava ai capolavori che in quegli anni venivano scritti a getto continuo, ma anche – e forse soprattutto – per le disinvolte “canterine” che li interpretavano, in particolare per la rinomata virtuosa Angela Maddalena Voglia, in arte Giorgina, la cui malcelata storia con il Medinaceli suscitò scandalo e salaci motteggi e la cui identità si cela con ogni probabilità dietro l’indicazione “Per la Signora A.G.” (Angela Giorgina) che campeggia sul manoscritto di Nella stagione appunto.
Tutte e quattro le cantate – compresa Prima di esservi infedele, che apre il disco – si basano sui temi dell’amore e dell’infedeltà, che vengono declinati in tutte le loro molteplici sfumature.
La dicotomia tra vero amore e passione infedele trova espressione in Prima di esservi infedele, acuta riflessione che trova in La Grotta un’interprete estremamente sensibile in un affascinante scavo psicologico reso con un timbro ora morbido e seducente e ora più intenso e quasi drammatico.
Colpisce, in particolare, la capacità del soprano di enfatizzare ogni spunto del testo, con un’assoluta naturalezza che contribuisce a rendere estremamente piacevole l’ascolto.
La Grotta si segnala anche in Nella tomba di Gnido, cantata in cui l’anima di un uomo si lagna con Cupido per la ingiusta mercede con cui la sua amata ha ripagato la sua fedeltà, un binomio, quello tra Eros e Thanatos, che divenne fin dal Ballo delle ingrate di Monteverdi uno dei topoi favoriti della letteratura vocale barocca.
Da parte loro, i componenti del Quartetto Vanvitelli hanno ampio spazio per sfoggiare il loro suono d’insieme e la loro pregevole proprietà stilistica, in particolare nelle belle sinfonie che Scarlatti antepose a tre cantate.
Un disco che si fa apprezzare sotto tutti gli aspetti, dalla scelta del programma, all’alta qualità dell’interpretazione e alla cura grafica del corposo booklet, che comprende oltre ai testi cantati anche le esaurienti note di copertina firmate da Giulia Giovani.
Un disco di gradevole ascolto, che sono più che convinto che possa piacere sia agli ascoltatori più esperti di questo repertorio sia ai neofiti, nella dichiarata speranza che prima o poi possa avere un seguito, ad maiorem Scarlatti gloriam
SCARLATTI. PRIMA DI ESSERTI INFEDELE
Valeria La Grotta, soprano
Quartetto Vanvitelli
- Arcana. A654. 61:04
Giudizio artistico: OTTIMO
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