Un documentario e una serata con la storia della Resistenza
Venerdì 9 agosto 2024, alle ore, 21, a Forno Alpi Graie si svolgerà una serata speciale dedicata ad una grande pagina della storia della Resistenza, in occasione dell’80° anniversario della Repubblica Partigiana delle Valli di Lanzo e della battaglia partigiana del Colle della Crocetta (Groscavallo), che si è combattuta fra il 14 e il 15 agosto 1944.
Presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, grazie alla organizzazione della locale associazione culturale “Lou Sautaroc” verrà proiettato il documentario realizzato da Istoreto – Istituto piemontese per la storia della Resistenza e dalla società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino, dal titolo “Gli otto del Martinetto”, con la presenza del regista Alessandro Rocca e del presidente Provinciale dell’ANPI, Antonino Boeti.
Sarà presente la signora Milly Montano, storica villeggiante di Forno Alpi Graie e cittadina onoraria di Groscavallo, figlia di Massimo Montano, uno degli otto componenti del Comitato militare regionale piemontese fucilati dai fascisti il 5 aprile 1944 al Poligono del Martinetto, in seguito decorato con Medaglia d’argento al Valor Militare alla Memoria.
L’evento, ad ingresso libero, è organizzato dall’Associazione Culturale “Lou Sautaroc” di Groscavallo e dagli “Amici di Forno Alpi Graie”.
“Gli otto del Martinetto” si avvale della regia e del montaggio di Alessandro Rocca; le ricerche e testi sono state effettuate da Barbara Berruti, Chiara Colombini, Andrea D’Arrigo e Carlo Greppi; le musiche sono di Fabio Barovero.
Il 5 aprile del 1944, a Torino, presso il poligono di tiro del Martinetto, vengono fucilati 8 componenti del comitato di Liberazione Piemontese del CLN.: Giuseppe Perotti, Franco Balbis, Eusebio Giambone, Paolo Braccini, Errico Giachino, Giulio Biglieri, Massimo Montano e Quinto Bevilacqua.
Questi otto uomini hanno avuto un ruolo decisivo nell’organizzazione della Resistenza, è giusto render loro memoria e tributo.
Nei primi giorni dell’aprile 1944 il processo e la fucilazione sembrano avere decapitato il comitato piemontese, che riesce nonostante tutto, a ricostruirsi nei mesi successivi. Quella vicenda segna profondamente, allora e in seguito, la città di Torino, e a guerra ancora in corso, il Martinetto è pensato come luogo della memoria, così come oggi strade e piazze portano i nomi degli otto partigiani.
A ottanta anni da quella strage, partendo dai documenti conservati all’’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto), i citati Barbara Berruti, Chiara Colombini, Carlo Greppi e il regista Alessandro Rocca hanno voluto dare voce a quei momenti che hanno segnato profondamente la storia d’Italia e della nostra regione, a partire dal capoluogo piemontese.