
Le sale del museo trasformate in uno spazio dinamico fatto per narrazioni e visioni con l’arte, attraverso i lavori di una trentina di artisti nazionali e internazionali scelti per ripensare e confrontarsi sul destino del pianeta
Una delle tante mostre allestite in Sardegna per le prossime vacanze estive, è la grande esposizione al -MAN (Museo d’Arte Provincia di Nuoro) , Diorama. Generation Earth”, a cura di Chiara Gatti ed Elisabetta Masala in collaborazione con Storyville, fino al 10 novembre 2004.
Dopo il successo di SENSORAMA allestita sempre negli ambienti del MAN nell’estate del 2022, nuovamente viene presentato un tema molto attuale. “In un epoca di mutamenti ecologici e sociali senza precedenti, un’epoca segnata dall’emergenza climatica e da un rapporto iniquo fra uomo e mondo naturale – scrive nella prefazione Tonino Rocca Presidente del Museo MAN – come può il potere immaginifico dell’arte donarci una prospettiva sostenibile insieme l’utopia di una nuova biosfera? L’arte contemporanea al MAN dialoga ancora una volta col pubblico, fornendo motivi di riflessione”.
L’idea del progetto espositivo”DIORFAMA. Generation Earth , nasce dalla convinzione di dover partecipare attivamente a questo processo di reinvenzione, e che l’umanità attuale è la prima generazione che si confronta con la possibilità realistica dell’estinzione della propria specie comporta un forte senso di inquietudine. Diorama esplora, senza la pretesa di essere analitica ed esaustiva, dell’attuale scenario, proponendo possibili scenari che si riflettono su tematiche urgenti.
Gli artisti selezionati, italiani e stranieri, offrono con le loro opere, fra dipinti e sculture, istallazioni e video, un ventaglio di interpretazioni che spaziano dalla creatività mimetica alla trattazione del post-naturale, dall’ibridazione interspecifica alla tassidermia da wunderkammer, dall’invenzione del paesaggio naturale alle inesplorate visioni dell’intelligenza generativa.
“Ecco perché DIORAMA coniuga salvezza e immaginazione. La salvezza di specie, afferma Chiara Gatti – Direttore Museo MAN – estinte sottratte all’oblio grazie alla testimonianza, alla raffigurazione e alla tecnologia che può studiare, conservare, ricreare. L’immaginazione produce, invece, specie nuove, inventa esemplari fantastici, trasforma la perdita in sopravvivenza, la morte in vita”.
La mostra, – è accompagnata da un esauriente catalogo, bilingue italiano inglese edito da SAGEP Editori, con un testi esplicativi di Felice Cimatti, Fabio Merlini e Elisabetta Masala – unica nel suo genere che, per la prima volta, vede molti artisti internazionali confrontarsi sul destino del pianeta.
Ma è anche un manuale per buone pratiche di convivenza fra creazione spontanea e intelligenza artificiale, un erbario futuristico per specie ibridate, un regesto di possibili innesti fra naturale e tecnologico. Questo è per ricordarci che la responsabilità dell’arte è quella di raccontare la realtà – anche nelle sue emergenze attuali – trasformandola però col sentimento poetico, la fantasia e l’invenzione del linguaggio.
Il percorso espositivo inizia con “l’origine”, che rappresenta il format della terra e della galassia. Prosegue con opere che imitano e conservano la natura, creando un dialogo tra organico e inorganico, natura e arte. Mimesi e rappresentazione animano le opere di Barragão, Kusumoto, Roberti, Illenberger, Bauer.
La sezione dedicata ibridazioni, e all’eco-distopia, sono scenari di un futuro prossimo che occupano la sezione dove germinano ecosistemi alieni esiti del post-naturale, incontri con una alterità che impone di ridimensionare la prospettiva antropocentrica.
Il percorso culmina poi, con una grande opera di Wangechi Mutu. Sicuramente ancora una volta il MAN di Nuoro renderà l’evento attraente sotto ogni aspettativa.
Gli artisti presenti in mostra sono:
Vanessa Barragão, Massimo Bartolini, Susanna Bauer, Alessandro Biggio, Eelco Brand, Julia Carrillo, Giovanni Chiamenti, Elisabetta Di Maggio, Alexandra Daisy Ginsberg, Thomas Grünfeld, Sarah Illenberger, Georges Koutsouris, Mariko Kusumoto, Chiara Lecca, Christiane Löhr, Théo Massoulier, Wangechi Mutu, Daniela Novello, Francesco Panozzo, Marta Roberti, Giuliana Rosso, Kiki Smith, Ketty Tagliatti, Thomas Thwaites, Luca Trevisani, Anna Cittelli e Raoul Bretzel.
Descrizione immagini:
Foto copertina catalogo
Foto 1 Vanessa Barragãgao,”Life Flow Coral”, 2019 Fibra tessile, filati, uncinetto e tessitura a mano. DHG, Prato. Ph. Claudia Gori
Foto 2 Alessandro Biggio, “Empire”, 2008 Nidi di merlo, struttura metallica. Collezione MAN
Foto 3 Christiane Löhr, “Kleine Gräserkuppel/little Grass Dome, 2021 Gambi d’erba. Ph. Salvatore Mazza
Foto 4 Thomas Thwaites, “Goat Man”, 2016. Fotografie Ph. Tim Bowditeh
Foto 5 Chiara Lecca, Golden Still Life”,2016, Tassidernia, PVC, sterco, vetro, metallo, tavolo in legno. Courtesy l’artista e Galleria Fumagalli Milano
Foto 6 Anna Cirelli e Raoul Bretzel, “Capsula Mundi, 2019. Terra, legno e foglie
Foto 7 Wangechi Mutu, Untitled, 2004 tecnica mista su carta. Collezione Giuseppe Iannacone, Milano. Ph. Studio Vanrasch.
Le immagini che documentano il testo sono tratte dal catalogo della mostra:
“DIORAMA. Generation Earth” a cura di Chiara Gatti, Elisabetta Masala in collaborazione con Storyville, al MAN di Nuoro , via Sebastiano Satta 27 fino al 10 novembre 2024 Orario continuato dalle 10.00 alle 19.00. Lunedì chiuso. Informazioni:Tel.+39 0784 252110.
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