La Chiesa di Santa Chiara riapre i battenti. La speranza è che diventi crocevia di eventi culturali gratuiti.
La Chiesa di Santa Chiara, sita in Via Savigliano, a Cuneo, è finalmente stata riaperta al pubblico.
Era stata chiusa per effettuare dei massicci restauri agli affreschi, alla volta e alla cupola.
La Chiesa è di epoca barocca ed è proprietà del Comune di Cuneo che l’ha riaperta al pubblico dopo otto anni di infruibilitá.
Dal Municipio fanno sapere che “l’ex chiesa si presentava in cattivo stato di conservazione: gli stucchi settecenteschi e gli elementi architettonici che sono stati, in epoca passata, soggetti a ripetute e costanti infiltrazioni di acqua piovana sia dal tetto che dalle finestre, erano particolarmente compromessi“.
I cittadini di Cuneo, preoccupati per l’ingente spesa affrontata, devono sapere che “i lavori, svolti dalla ditta Lithos di Venezia per un costo totale di 570.000 euro, sono stati finanziati all’80% dal “Fondo Cultura” del Ministero della Cultura mentre la restante parte deriva dal Comune di Cuneo grazie ad un avanzo di amministrazione“.
Per una volta, dunque, si può dire che il Comune di Cuneo ha speso in modo intelligente ed oculato il denaro pubblico.
Ciò che preoccupa un po’ è ciò che ha fatto sapere il Settore Cultura da Palazzo Samone: “Nell’agosto del 2022 è stato firmato un accordo di Partenariato Speciale Pubblico Privato tra il Comune e la Compagnia Il Melarancio, la quale per i prossimi 25 anni si occuperà di tutti gli aspetti riguardanti la gestione, la promozione e la valorizzazione dell’ex chiesa di Santa Chiara“.
I cittadini hanno paura che la Chiesa di Santa Chiara, così come altre realtà della città, diventerà a pagamento e, dunque, interdetta a chi, perché indigente, non si potrà permettere la partecipazione alle attività ivi svolte.
Il Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, il Vicesindaco, Luca Serale, e l’Assessore alla Cultura, Cristina Clerico, hanno tenuto a dire: “Siamo molto soddisfatti dell’intervento realizzato, che restituisce all’edificio la sua straordinaria veste originale e lo rende nuovamente accessibile e fruibile per i numerosi eventi culturali che verranno proposti in accordo con la Compagnia Il Melarancio, in un’ottica di maggiore benessere sociale della comunità, con un’attenzione particolare verso i nostri giovani“.
Noi di “Civico 20 News“, martedì 18 giugno, siamo andati a visitare la riaperta Chiesa di Santa Chiara e abbiamo scattato le foto che potete vedere. Quando la politica fa qualcosa per la cultura e per la valorizzazione del territorio non possiamo non prenderne atto e darne notizia.
La speranza è che questo splendido luogo venga utilizzato quante più volte possibile e, soprattutto, non diventi occasione per far pagare il biglietto d’ingresso ai cittadini.
La cultura è di tutti, la bellezza è nutrimento per l’anima e deve essere messa a disposizione di tutti.
Concordo; la bellezza non deve essere solo a disposizione per chi può pagare