Piantedosi: “Dissenso non diventi occasione per attaccare forze dell’ordine”. Le dichiarazioni di Di Lorenzo (SIAP), Ruzzola (FI) e Montaruli (FdI)
Nei giorni scorsi a Venaus si è tenuto il festival “Alta felicità” e da lì, sabato pomeriggio si è staccato un corteo di facinorosi aderenti ai No Tav e diretto al cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. La tensione e i pericoli per le Forze dell’Ordine e inermi cittadini è parsa subito elevata.
Alcuni manifestanti, hanno dato vita a un fitto lancio di oggetti e bombe carta verso le forze dell’ordine a presidio dell’area. Altri dopo aver abbattuto un cancello sono entrati in autostrada nella carreggiata chiusa per lavori. L’autostrada Torino- Bardonecchia nel tratto compreso tra Susa e la località turistica dell’alta Valsusa è stata chiusa al traffico per sicurezza, creando notevoli disagi a turisti e ai viaggiatori che stavano viaggiando verso i valichi alpini e il traforo del Frejus.
I manifestanti hanno sradicato il filo spinato intorno al cantiere e le forze dell’ordine, schierate in tenuta antisommossa, hanno risposto all’azione dei manifestanti con l’utilizzo degli idranti e con i lacrimogeni. Le immagini delle telecamere di sorveglianza e le riprese aeree mostrano un gruppo di manifestanti, interamente vestito di nero, scavalcare anche la recinzione del cantiere della Tav. I manifestanti hanno agito da diversi punti. In uno dei video diffusi dalle forze dell’ordine, in tre creano una rudimentale fionda di grosse dimensioni per lanciare alcuni oggetti.
Intanto la polizia ha denunciato 55 persone per i disordini degli ultimi giorni vicino al cantiere Tav di Chiomonte. Lunedì della scorsa settimana si è svolta la prima giornata del campeggio ai Mulini di Clarea, con i partecipanti che si sono radunati a Giaglione per poi raggiungere il presidio dei Mulini, adiacente al cantiere Tav di Chiomonte, sequestrato a novembre.
Il gruppo aveva tentato di danneggiare la recinzione del cantiere. Nelle due notti successive, si sono ripetuti gli attacchi al cantiere di Chiomonte. Ai denunciati è contestata l’inottemperanza ai provvedimenti dell’autorità e la violazione del foglio di via dai comuni della Val Susa.
Nel totale silenzio del “campo larghissimo” sono giunti i primi attestati di solidarietà per le Forze dell’Ordine e di denuncia per la continua presenza devastatrice dei No Tav provenienti dall’Italia e dall’estero.
“La mia solidarietà agli operatori delle Forze dell’ordine aggrediti in Val di Susa e il mio apprezzamento per l’importante lavoro che svolgono a tutela dell’infrastruttura ferroviaria e della sicurezza dei lavoratori impegnati presso il cantiere. Va condannata con fermezza ogni forma di violenza. L’espressione del dissenso non può mai diventare occasione per attaccare le nostre forze di polizia“, ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
“Non avevamo dubbi, quanto accaduto ieri segue sempre lo stesso copione”- commenta Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato – “ Si programmano iniziative alzando via via il tiro e l’intensità degli attacchi, poi ci sono incidenti più gravi. Dal 2012 ribadiamo il concetto più volte espresso: il campeggio è solo una base operativa per l’eversione, deve essere sgombrato e devono essere vietate le manifestazioni nella zona dei cantieri. Auspichiamo rapida approvazione del ddl sicurezza con misure più concrete nei confronti dei violenti, altrimenti le parole restano tali come sempre”
“È andato in onda il solito film dei No Tav in Valsusa dove, dietro ad una protesta travestita da corteo pacifico ed una manifestazione musicale, si svela puntualmente quella matrice eversiva che culmina nell’attacco al demanio pubblico, ai cantieri e soprattutto alle forze di polizia che fanno il loro dovere. In questo triste film, visto e rivisto, c’è un netto cambiamento politico. Gli amministratori locali che hanno permesso che l’ala violenta potesse entrare nella Valle a delinquere non sono più in carica. Fortunatamente i cittadini valsusini, anche nelle ultime elezioni amministrative, hanno di fatto sancito la fine della rappresentanza del Movimento No Tav nei Comuni. È dunque finita l’ambiguità durata vent’anni. Oggi è comunque irresponsabile, anche da chi è fuori dalle istituzioni, continuare a coprire questi atteggiamenti violenti che penalizzano il territorio. Alle forze dell’ordine va come sempre la solidarietà del Gruppo consiliare di Forza Italia, un pensiero a tutti gli operatori turistici che hanno subito gravi danni a causa del blocco dell’autostrada e dei disagi prodotti dagli scontri, a chi delinque l’augurio che finiscano nelle patrie galere”. Questa la denuncia del capogruppo di Forza Italia a Palazzo Lascaris Paolo Ruzzola.
“Chi ancora pensa che non serva il pacchetto sicurezza dovrebbe fare un salto in Val Susa per rendersi conto di come la prepotenza che sfocia costantemente in violenza deve essere punita”, ha dichiarato l’onorevole Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
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