Torino si sta rendendo teatro di intolleranza verso lo Stato di Israele.
Siamo a narrare qualcosa che mai avremmo pensato di dover documentare.
L’Università degli Studi di Torino ha deciso, in modo del tutto inspiegabile, di contrapporsi allo Stato di Israele con la decisione del Senato Accademico di non collaborare con le Università israeliane.
Per questo motivo oggi, alle ore 18:00, presso la sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Torino, in Via Po numero 17, si terrà un Presidio dal titolo “La vergogna di UniTo”.
Sul tema è intervenuta l’Associazione Radicale “Adelaide Aglietta” che, per bocca di Lorenzo Cabulliese, Giorgio Maracich e Daniele Degiorgis, ha detto: “La decisione presa dall’Università di Torino di non partecipare al bando “Maeci” del Ministero degli Affari Esteri per la Cooperazione tra Istituzioni Italiane e Israeliane in materia di ricerca scientifica è estremamente desolante e fa male a tutti”.
Parole nette che segnano una presa di posizione chiara da parte del mondo radicale torinese.
Il fatto che la decisione dell’UniTo faccia male a Torino e agli studenti è acclarata.
L’Università di Torino, fanno sapere dall’“Aglietta”, “continua a stare chiusa nel suo provincialismo e perde l’opportunità di collaborare con realtà di spessore sui temi come le tecnologie per il suolo, per l’acqua e sull’ottica di precisione, elettronica e tecnologie quantistiche”.
Ciò che, però, fa più male è il fatto che l’Università degli Studi di Torino abbia “legittimato la violenza di una frangia di studenti che hanno occupato lo spazio dove si stava riunendo il Senato Accademico”.
Che un luogo della cultura permetta ad una minoranza ideologizzata e facinorosa di prendere il sopravvento sugli spazi comuni e di monopolizzare le idee e gli ideali ha del preoccupante.
Per questo motivo, i Coordinatori dell’Associazione Radicale “Adelaide Aglietta” hanno chiosato il loro comunicato così: “Quel che è avvenuto è desolante e il silenzio della politica e degli accademici è grave”.
E’ molto grave perché nel nostro Paese si sta diffondendo una grave onta di realtà filo-palestinesi che tutto sono fuorché dialoganti e pacifiche.
All’interno di molte di queste realtà, infatti, si annidano gruppi di antisemiti che – con la scusa di tutelare i bambini della Striscia di Gaza – diffondono idee pericolose ai danni della comunità ebraica internazionale.
Al Presidio “La vergogna di UniTo” prenderanno parte l’Unione Giovani Ebrei d’Italia, Studenti per la libertà, Forza Italia Giovani, Piemonte Libertà, Italia Liberale e Popolare, Associazione SetteOttobre, Associazione Milanese Pro Israele, Torino Bellissima, Città Futura Alessandria, +Europa Torino, Radicali Italiani, e molti altri.
Che un’università pubblica prenda una posizione tanto discutibile, in una città con il passato e la storia di Torino, lascia davvero perplessi.
Il 7 ottobre 2023 Israele ha subito un attentato vergognoso per mano dell’organizzazione terroristica “Hamas”.
Prendere le distanze dallo Stato di Israele significa – in pratica – parteggiare per il terrorismo di matrice islamica.
Questo, un Paese civile e democratico non lo può permettere.
Che vergogna! Che apertura mentale! Che una università si comporti così è nazismo! Sono nazisti! Certe volte mi vergogno degli italiani