Ai cultori di “pizzi, merletti e cappe magne” va detto che Bergoglio non rappresenta il Popolo di Dio in quanto non possiede né il “munus petrino” né il “depositum fidei”.
Il recente Viaggio Apostolico di Jorge Mario Bergoglio in Asia ha fatto nuovamente parlare di sincretismo e di strana collaborazione fra Chiesa Cattolica e altri culti.
Bergoglio, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, ha contestato il Vangelo e ha detto che “Dio è uno per tutti”.
Parole che hanno scandalizzato – e non poco – il Popolo di Dio pellegrino sulla terra.
Ad approfittare delle affermazioni sincretiste di Bergoglio sono stati, come accade dal Concilio Ecumenico Vaticano II, i seguaci – veri o presunti – di Monsignor Marcel Lefebvre.
A loro, e a tutti quelli che fanno finta di non conoscere il Magistero della Chiesa, è bene ricordare che Papa Benedetto XVI, l’ultimo legittimo successore di san Pietro Apostolo, ha più volte parlato di “dialogo come ricerca in comune”.
Mentre i cosiddetti “Lefebvriani” demonizzano l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, Benedetto XVI diceva che “Per la Chiesa il dialogo tra i seguaci di diverse religioni costituisce uno strumento importante per collaborare con tutte le comunità religiose al bene comune”.
Il Santo Padre scrisse e disse queste parole durante la Celebrazione della XLIV Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio 2011.
Ai cultori di “pizzi, merletti e cappe magne” va rammentato che “La Chiesa stessa nulla rigetta di quanto è vero e santo nelle varie religioni”.
Benedetto XVI – che prima di essere Pontefice è stato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (Ex Sant’Uffizio) – ha voluto specificare che il Cattolicesimo non si piega alle teorie delle varie confessioni presenti sul pianeta pur, tuttavia, riconoscendo ciò che “vero e santo” c’è “nelle varie religioni”.
Citando la Dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane “Nostra aetate”, Papa Ratzinger scrive che la Chiesa Cattolica riconosce “con sincero rispetto quei modi di agire e vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella verità che illumina tutti gli uomini”.
Se si vuole rimanere nella Chiesa Cattolica bisogna accettare questo perché il Magistero della Chiesa si prende così com’è.
Essere Cattolici non è come essere clienti di un ristorante: non si sceglie dal menù della dottrina ciò che piace maggiormente e che appaga il palato della Fede.
Jorge Mario Bergoglio, nel suo Viaggio Apostolico in Asia, ha violato ciò che la “Nostra aetate” ha estrinsecato dopo grandi ed approfondite discussioni dei Padri Conciliari.
E lo ha fatto perché ha abdicato – ancora una volta – a confermare i fratelli nella Fede. Anche stavolta ha insistito nel suo mantra secondo cui il Cristiano non deve fare proselitismo.
Non è la prima volta che il presule argentino si sofferma su questa sua convinzione. Solo qualche mese fa, parlando alle Pontificie Opere Missionarie, l’Inquilino di Casa Santa Marta ha detto: “La missione cristiana non è trasmettere qualche verità astratta o qualche convincimento religioso”. Ah no?
Che fine ha fatto l’“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19)? Gesù si è forse espresso male?
Si è forse sbagliato anche san Pietro, primo Papa, nel dire: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo” (Atti 2:38)?
Non scandalizza il fatto che Jorge Mario Bergoglio neghi l’insegnamento biblico. Non è la prima volta che lo fa e non sarà neppure l’ultima.
Ciò che infastidisce e lascia perplessi è il fatto che il Collegio Cardinalizio non ha nulla da eccepire sulle dichiarazioni assurde del presule argentino.
Questi Cardinali – che nel 1986 erano già sacerdoti – hanno dimenticato che san Giovanni Paolo II, allora Sommo Pontefice, riunì ad Assisi i leader delle grandi religioni del mondo, sostenendo che essi “hanno testimoniato come la religione sia un fattore di unione e di pace, e non di divisione e di conflitto”?
Evidentemente sì!
In conclusione bisogna dire che la Chiesa Cattolica non ha compiuto atti di sincretismo religioso.
Vi sono stati atteggiamenti sincretistici ma a compierli non è stato il legittimo possessore del “depositum fidei” ma, bensì, Jorge Mario Bergoglio che, a norma delle Leggi della Chiesa, non è il Papa.
Questo argomento lo trattiamo ormai da molto tempo e, in modo magistrale, lo ha trattato il collega giornalista Andrea Cionci che, con il suo “Codice Ratzinger”, ha svelato al mondo intero la questione nodale della “Sede Impedita” nella quale Benedetto XVI si è posto per svelare all’umanità l’impostura anticristica – architettata dalla “Mafia di San Gallo” – per la quale ci troviamo in Vaticano Jorge Mario Bergoglio.
Il mondo della Tradizione, i cultori di “pizzi, merletti e cappe magne”, i “figli di Monsignor Lefebvre”, la smettano di accusare la Chiesa Cattolica di essere colpevole di aver accettato il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Costoro dicano piuttosto, con verità e con coerenza, che il Trono di Pietro è usurpato da uno che Papa non è e, soprattutto, smettano di celebrare il Sacrificio Eucaristico incruento dell’Altare in “unione con Papa Francesco”.
Senza questo passo – fatto invece dagli eroici preti del “Sodalizio Sacerdotale Mariano”, guidati da don Alessandro Maria Minutella – le reprimende fatte dai tradizionalisti hanno un valore pari allo zero.
Il problema del Popolo di Dio sempre più disperso e disorientato non è colpa del Concilio, dell’Ecumenismo o del Dialogo Interreligioso ma del fatto che sul Trono di Pietro siede uno che Papa non è, con il quale, però, il mondo della Tradizione “va a braccetto”.
Torneremo senz’altro sul tema.
Concordo pienamente con te caro Elia. Bergoglio non è giunto sul trono di Pietro con le istruzioni del Vaticano II, né sotto i condizionamenti dei papi precedenti. Egli ha un progetto massonico da attuare che non c’entra con la Chiesa., un progetto gnostico che gli è stato affidato dai caporioni del nuovo ordine mondiale. Di tutto quello che è successo nella Chiesa negli anni precedenti a lui non gliene importa un tubo. Lui ( detto Monnalisa perché misterioso e spietato) vuole il meticciato, le donne prete e i preti sposati che hanno a che fare con i protestanti non con i cattolici; perciò direi che i tradizionalisti la devono piantare di fare confronti con i papi precedenti che erano santi, e dichiarare che VERE PAPA MORTUUS EST
Ottimo!
Questo pseudo papa che da subito aveva odore di falsità, ha superato ogni limite di sopportazione. È uno spudorato strumento di chi vuole corrompere e svendere la SPIRITUALITÀ e trasformare l’uomo in un essere informe schiavo degli istinti e privo di scienza e coscienza.
Nessun normoragionante può ulteriormente sopportare le bestemmie di questo individuo
Magistrale articolo! Mi complimento con l’autore per la chiarezza espositiva ben documentata dai rispettivi link.
Noto con grande piacere l’altissimo livello culturale dei difensori dei legittimi Vicari di Cristo, di cui l’Ultimo Sua Santità Benedetto XVI, il nostro benamato Papa.
Rispetto alla melmosa congrega di scribacchini che denigra malevolmente i Papi legittimi postconciliari supportando di fatto Bergoglio, è un sollievo constatare che Gesù Cristo può ancora contare su strenui difensori del Suo Vangelo, disposti a tutto come fecero i nostri fratelli nel Colosseo che persero volentieri la vita per non bruciare incenso davanti agli dei.
Avanti con coraggio fino alla certa vittoria.
Signora Francesca, la ringrazio di cuore per la sua considerazione nei miei riguardi.
È dovere del giornalista informare e cercare di documentare le proprie asserzioni. È un piacere vedere che viene notato.
Anche lei, Francesca, ha espresso il suo pensiero in maniera lodevole. Condivido in pieno le sue parole.
Sconcerta e stupisce che non solo i bergogliani ma anche i sedicenti cattolici tradizionalisti perseguano con metodo ottuso il fine di demolire l’istituzione papale demolendo così lintero cattolicesimo e quindi Gesù Nostro Signore.
Bravissimo! Davvero i miei più sinceri complimenti per questo articolo chiaro, diretto e ben scritto!