La Polizia Locale di Sant’Elpidio a Mare, (Fermo), ha compiuto un’attività d’indagine dall’esito positivo.
Molto spesso le persone lamentano che i comandi di Polizia Locale hanno poca indole investigativa e lasciano le cose dove stanno per non impelagarsi in questioni complesse.
Non è questo il caso del Comune di Sant’Elpidio a Mare, comune della provincia di Fermo, nelle Marche, che è saltato all’onore delle cronache per un’ottima attività inquirente che ha portato gli Agenti della Polizia Locale, magistralmente comandati dal Comandante Stefano Tofoni, ad identificare un soggetto che, nei giorni scorsi aveva danneggiato “degli elementi di decoro urbano e della segnaletica verticale, presenti sul marciapiede di via Porta Romana del Capoluogo”.
Notizia non trascurabile se si considera che – a seguito del sinistro – “gli operatori della Locale si sono attivati per mettere in sicurezza l’area e per raccogliere elementi utili a ricostruire la dinamica e le responsabilità dell’evento”.
In questi casi è fondamentale l’opera del personale in divisa. Prima si giunge sul luogo più facile è raccogliere elementi utili per ricostruire con precisione i fatti e per, eventualmente, contestare reati ed attribuire responsabilità.
Dal Comune di Sant’Elpidio a Mare, ridente borgo di circa 17 mila abitanti, retto dal 27 giugno 2024 dal Commissario Prefettizio Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi, tengono a precisare come “particolarmente utile è risultata l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona”.
Le nostre città, ormai, sono diventate delle specie di “Grande Fratello” ma, spessissimo, quando si subisce un danno o ci si ritrova la macchina sinistrata succede che le immagini non sono reperibili, la telecamera non ha ripreso la scena o, colmo dei colmi, le telecamere non erano accese.
Il fatto che un comune spenda dei soldi pubblici per mettere diversi punti di videosorveglianza ha senso allorquando questi risultano utili e determinanti per acclarare quanto accaduto nell’area interessata dai fatti.
Il caso di Sant’Elpidio a Mare, dunque, non solo è da notificare ma è da prendere ad esempio in tutti quei comuni dove chi amministra esplicita “perle” come: “non siamo uno stato di polizia”, “la repressione non serve, va fatta prevenzione”, …
E’ importante sottolineare – come infatti dal Municipio hanno fatto – “il contributo prezioso di quanti, mostrando forte senso civico, con la loro testimonianza hanno concorso al buon esito delle indagini”.
Se magistrati come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rosario Livatino ci hanno insegnato qualcosa è proprio il fatto di non essere omertosi, conniventi o restii a collaborare con gli organi di pubblica sicurezza.
Quando si assiste ad un fatto, lieve o grave che sia, è bene condividere quanto appreso con le Forze dell’Ordine che, preposte al compito, useranno tali informazioni per ristabilire la legalità e riportare l’ordine e la sicurezza nel comune.
Ecco perché, dal Comune di Sant’Elpidio a Mare tengono a puntualizzare come “l’episodio sottolinea, ancora una volta, l’importanza di una stretta e concreta collaborazione tra i cittadini e le Istituzioni”.
Ovviamente, ma è superfluo dirlo, chi indossa una divisa deve anche sapersi conquistare la fiducia ed il rispetto della cittadinanza. Andare in giro con un’aria di superiorità e di onniscienza non mette certamente il cittadino nella giusta disposizione d’animo per fidarsi del tutore dell’ordine.
Il conducente del veicolo intercettato dall’attività inquirente della Polizia Locale si era schiantato con la sua autovettura e, anziché fermarsi ed assumersi le sue responsabilità, si era dato alla macchia.
Fatto molto grave visto che le Legge italiana – come ben spiega il giornale “La Legge per tutti” – sostiene che “il conducente che abbia danneggiato i segnali stradali a seguito di un incidente stradale è tenuto a pagare la sanzione amministrativa per un importo compreso tra euro 42 ed euro 173 e a ripristinare lo stato dei luoghi a sue spese”.
Il fatto che la Polizia Locale si sia data tanto da fare per intercettare il danneggiatore, dunque, è apprezzabile perché ora sarà questi a pagare i danni cagionati, e non l’intera comunità elpidiense che nulla ha fatto.
Bene è vedere che vi sono Comandi di Polizia Locale che lavorano con dedizione, impegno e professionalità. Fossero tutti così saremmo davvero il Belpaese, invece…