
La pedofilia è una piaga sociale, una vera e propria peste. Molti italiani auspicano, per i pedofili, la reintroduzione della pena di morte.
Recentemente abbiamo affrontato il tema odioso della pedofilia e degli abusi sui minori. Purtroppo il tema non si esaurisce con facilità e le casistiche aumentano di mese in mese.
Un paio di giorni fa la Redazione di “TGCOM24” scriveva che “un maestro elementare di 45 anni è stato arrestato in flagranza dagli agenti della polizia locale di Milano per violenza sessuale su minori in una scuola pubblica del capoluogo lombardo”.
Sembra incredibile, eppure è tutto vero.
La cronaca ci dice che “lunedì gli agenti sono intervenuti dopo aver installato telecamere nascoste nella scuola: dopo aver visionato le immagini hanno portato il maestro fuori dalla scuola e l’hanno arrestato”.
E’ incredibile pensare che nel 2025 possono succedere cose simili nelle scuole pubbliche e che i nostri ragazzi possono essere a rischio di molestie ed abusi da parte di pubblici dipendenti che dovrebbero, invece, formarli, istruirli e proteggerli.
Va detto che a far la segnalazione alla Polizia Locale è stato il Dirigente Scolastico dell’Istituto che, purtroppo, non è noto.
Da quando è entrato in vigore il Decreto Legislativo 188/2021, i Procuratori della Repubblica sono restii a divulgare informazioni alla stampa e ancor grazie che diramino poche e rarefatte informazioni.
Bravi sono stati i genitori a prendere per sincere le segnalazioni delle loro figlie “su comportamenti sospetti da parte del docente” e a rivolgersi con prontezza e preoccupazione al Dirigente Scolastico.
Fa venire la pelle d’oca apprendere che “gli investigatori e gli inquirenti dovranno procedere alle audizioni protette delle vittime, quasi tutte intorno ai dieci anni”. Come si può violare la purezza e l’integrità psico-fisica di creature così fragili ed innocenti?
La Magistratura ha voluto che il maestro elementare fosse tradotto in carcere dove, come prevede la Legge, è a disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari che, dopo gli interrogatori previsti dal Codice di Procedura Penale, deciderà se convalidarne la permanenza o disporne la scarcerazione.
Dopo aver eseguito l’arresto, gli investigatori e gli uomini della polizia giudiziaria, sono andati al domicilio del maestro e “hanno sequestrato il pc e gli altri dispositivi elettronici, che saranno ora analizzati”.
Il tema della pedofilia, nel nostro Paese, è tremendamente presente. Si parla di circa 600 casi denunciati ogni anno di cui, una piccola percentuale (meno del 50%) arriva a dibattimento in Aula.
Solidarietà va espressa alle vittime degli abusi, alle loro famiglie e ai tanti insegnanti per bene che, ora, si vedranno guardare con sospetto da un’opinione pubblica – giustamente – preoccupata ed in apprensione.
Sempre prendere sul serio le segnalazioni dei ragazzi… ormai non ci sì può più fidare di nessuno. Sempre meglio verificare!!
Sono assolutamente d’accordo.
I pedofili si annidano nei luoghi meno pensabili.
Fosse stato un sacerdote, o un Docente di una scuola Cattolica, ne avrebbero parlato in prima serata, in tutte le trasmissioni. Siccome non ha la talare siamo quattro gatti a parlarne.