Cuneo, la città con l’acqua non potabile in piena estate. Gli amministratori dormono sonni tranquilli mentre i cuneesi si devono arrangiare.
Siamo a riportare la seconda puntata della telenovela relativa all’acqua non potabile nel cuneese che sta lasciando oltre 80.000 persone senza acqua per lavarsi, cucinare e bere.
Verso le ore 18:00 di oggi, 20 agosto 2024, dopo che la città è dalle 8:30 di ieri che è in condizioni deplorevoli a causa della non potabilità dell’acqua, il Comune di Cuneo ha scritto un post che ha dell’incredibile: “In relazione all’ultimo comunicato emesso, s’informa che l’acqua attualmente erogata non è più influenzata dalla contaminazione del Torrente Gesso e che i nostri processi di disinfezione sono pienamente operativi”.
Molti cittadini hanno tirato un sospiro di sollievo ma in modo del tutto ingiustificato.
I baldi esperti dell’Azienda Cuneese dell’Acqua S.p.A. (ACDA), alle ore 17:00 di oggi, hanno emesso una nota assurda: “La leggera variazione nei tempi di consegna delle analisi è dovuta a fattori naturali non sempre prevedibili e a fattori legati a processi, i quali richiedono tempistiche specifiche e che garantiscono l’accuratezza e l’affidabilità dei risultati”.
A leggere queste parole sembra quasi di trovarsi all’interno di “Amici miei” di Mario Monicelli quando il Conte Mascetti inizia ad usare una supercazzola con il Vigile Urbano Paolini.
In pratica l’acqua non è più “influenzata dalla contaminazione del Torrente Gesso” ma resta comunque impossibile revocare l’Ordinanza di non potabilità poiché “è necessario attendere gli aggiornamenti indicati da ACDA, comprensivi delle analisi citate nella nota, previsti per la mattinata di domani”.
Giusto per correttezza: “le analisi citate” dovevano essere già rese note questa sera ma, come sempre accade, tra ACDA e Comune di Cuneo non si sa chi abbia meno rispetto e considerazione per il pubblico contribuente.
Innanzitutto ribadiamo che ACDA, nonostante gli sia stato espressamente richiesto, non ha ritenuto corretto ed opportuno portare l’acqua a casa di anziani, disabili, allettati e neonati.
Noi di “Civico 20 News”, oggi, abbiamo incontrato un po’ di persone dinanzi al supermercato e abbiamo chiesto il loro pensiero su questa incresciosa situazione.
La signora Patrizia ci ha detto che ha una mamma di 86 anni che, non essendo in grado di deambulare da sola, non ha potuto andare a comprare i ballotti di acqua al supermercato. Questo ha implicato che la figlia dovesse prendere permesso sul lavoro per aiutare la mamma.
La signora Cinzia, mamma di due bambini piccoli, ci ha fatto presente che per lavare i due bambini ha dovuto comprare una scorta aggiuntiva di salviettine umidificate, usare più pasta di Fissan per evitare rossori (dato il caldo), e usare diverse bottiglie di acqua per sciacquare i bambini che – essendo umani – sudano.
Ovviamente ACDA non si interessa dei problemi delle persone e, nonostante avrebbe potuto, ha scelto di non portare l’acqua con le autobotti o in bottiglia. ACDA, però, è assolutamente solerte nell’inviare le fatture dell’acqua potabile per riscuotere il denaro del pubblico contribuente.
Moltissimi cittadini si dicono scontenti ed oltraggiati dalla gestione che il Presidente di ACDA, Livio Quaranta, e i membri del Consiglio di Amministrazione, Gianluca Serale, Davide Merlino, Aurelia Isoardi e Chiara Fascioli, hanno dell’Ente.
La speranza è che domani, 21 agosto 2024, ACDA faccia la cortesia di rendere nuovamente potabile l’acqua dal momento che i contribuenti la pagano cara quanto il Barolo, e non gli viene regalata.
Al contempo molti cittadini sottolineano come il Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero, “Partito Democratico”, abbia una rilevanza politica pari a zero e sia assolutamente inadeguata a gestire una città capoluogo di provincia come Cuneo.
Noi, come sempre facciamo, come voce fuori dal coro, continueremo a seguire la vicenda e segnalarne le aporie. Lo dobbiamo al diritto di cronaca ma, soprattutto, ai nostri affezionati lettori.
Pensierino della sera: quando si va a votare bisogna stare attenti a chi si vota! Magari cantano volentieri “ Bella ciao “, ma nella vita bisogna sapersi rimboccare le maniche, soprattutto se si ha la responsabilità di una numerosa cittadinanza