Segreti piani di guerra russi contro i paesi Nato diffusi dal Financial Times
A cavallo di Ferragosto, su numerosi, accreditati giornali on-line è rimbalzato un articolo del Financial Times, dove sono riportati i piani di Putin e della Russia in caso di guerra con l’Alleanza Atlantica.
Nell’articolo, il Financial Times ha rivelato di aver preso visione di 29 file segreti russi relativi a uno scenario di guerra con la Nato. I documenti esaminati sono stati redatti tra il 2008 e il 2014, e risalgono a una simulazione di guerra relativa a scenari “probabili” di pianificazione strategica (warfare simulation).
Sono simulazioni che si effettuano in ambito militare; “planning” di strategia che risalgono “all’arte della guerra”. Recentemente dette “simulazioni sulla mappa” e in antichità, “sulla sabbia o sul drappo”, oggi sono elaborati informatici e i loro contenuti sono compressi in segretissimi file.
Che Putin abbia più volte minacciato l’impiego di armi nucleari tattiche non è una novità, una intimidazione fino ad oggi valutata come una pressione mediatica, ma la voce grossa è oggetto di studio. Infatti, i documenti di Stato russi divulgati dal FT, descrivono nei particolari come la marina militare russa è stata addestrata a effettuare potenziali lanci contro precisi obiettivi in Europa.
Prima dei file in questione, gli analisti Nato ipotizzavano che Putin potesse puntare innanzitutto su attacchi di terra agli Stati orientali dell’Europa, quali Polonia e i Paesi Baltici. Ora risulta che fosse stato ideato un conflitto con l’Occidente sferrato ben oltre la linea di confine, attraverso attacchi a sorpresa in tutta l’Europa occidentale.
Il ruolo primario sarebbe svolto dalla Marina russa, addestrata a colpire bersagli situati in profondità nel territorio europeo, con missili a testata nucleare.
L’articolo del FT riporta che le mappe (espositive e non operative), indicano 32 obiettivi Nato in Europa destinati alle forze navali russe”. Gli analisti che hanno esaminato i file, hanno concluso che sono coerenti con preventive valutazioni Nato verso la minaccia di attacchi missilistici a lungo raggio da parte della marina, e la velocità stimata con cui la Russia ricorrerebbe all’uso del nucleare tattico.
La mobilità della Marina permette infatti di colpire per primi e da varie direzioni mobili. Nei piani russi risulta che le armi nucleari sono il deterrente più efficace e “di norma”, destinate all’uso “in combinazione con altri mezzi di distruzione” non specificati. Dai file segreti, trapela infatti come la flotta russa abbia mantenuto la sua capacità di trasportare armi nucleari tattiche su navi di superficie, inclusi missili antisom con testate nucleari e missili antiaerei guidati da navi e da terra, anch’essi con testate nucleari destinate alle formazioni di difesa aerea nemici.
Le mappe, pur realizzate come simulazione, sono comunque precise. Gli obiettivi della flotta russa del Baltico sono soprattutto in Svezia, in Norvegia e in Germania, compresa la base navale di Bergen, oltre a siti radar e strutture delle forze speciali, mentre alla flotta settentrionale russa sono destinati come primi obiettivi: la costa occidentale della Francia e le basi della sua flotta, Scapa flow e Barrow-in-Furness, nel Regno Unito, dove sono alla fonda le navi militari e i temuti sottomarini nucleari britannici. Di fatto l’opinione del Cremlino è:” basterebbero tre missili per far crollare quella coalizione decadente e impreparata”.
L’attacco dovrebbe avvenire in simultanea con un’offensiva di terra nel settore orientale. Non vi sono accenni allo scacchiere del Mediterraneo, o forse non sono stati divulgati. È comunque bene sapere che l’Italia è quasi indifesa.
L’attacco potrebbe essere anticipato dall’utilizzo dell’atomica a scopo dimostrativo, colpendo un obiettivo remoto e il più possibile disabitato. Potente messaggio da parte di una Russia pronta all’uso di armi nucleari non strategiche, sconsigliando una risposta militare per sedersi a vantaggiose trattative, così da vincere “a tavolino”.
Valutazioni del redattore
Avendo prestato servizio di leva in qualità di cartografo e disegnatore, nel 1980 realizzavo le simulazioni su mappa dei piani di alti ufficiali della Brigata Alpina Taurinense. Ero a conoscenza dei loro contenuti, anche quelli di esercitazioni Nato, quindi:
- è prassi comune in ogni ambito militare, studiare strategie di difesa o di attacco da mettere in atto contro l’ipotetico nemico;
- i piani della Nato erano altrettanto bellicosi. Annientare le forze nemiche è il mestiere di ogni militare, anche “da questa parte”;
- ero vincolato al segreto, poiché si trattava di piani che dovevo disegnare in qualità di illustratore. Poi, erano proiettati e discussi chissà dove;
- non c’è niente di strano in una flotta militare russa che ha conservato il potenziale missilistico, le navi della Nato sono dotate degli stessi apparati;
- i dati dell’intelligence poi, reputano il potenziale della flotta russa poco aggiornato rispetto alle unità Usa e quelle della Nato;
- perciò, se i piani segreti russi sono finiti al Financial Times: o sono stati trafugati, oppure sono stati fatti pervenire a bella posta in questo momento particolare, e c’è un perché.
Non è un bel momento. La guerra in Ucraina è penetrata in territorio russo e può succedere di tutto. Far trapelare la capacità della Russia di colpire in tutta Europa, svela che almeno 32 obiettivi dei Paesi europei sarebbero a rischio di estinzione appena l’esercito russo si dovesse scontrare con le forze Nato dislocate in Paesi confinanti. Strategia preventiva sulla quale, ahimè, c’è di che ragionare, senza sventolare ai quattro venti tramite stampa notizie che fanno audience. Coltivare il dubbio è sempre basilare.
Nel frattempo, rapporti dai velivoli radar americani, danno forti spostamenti della squadra russa che si muove dal Mar Nero, altre unità sono state dislocate a Cuba e nel Mar cinese meridionale e la Bielorussia sta spostando il suo esercito lungo il confine con Polonia e Ucraina, dove l’apertura di un secondo fronte sarebbe letale per le forze di Kiev. Forse non è un caso che…
Inquietante prospettiva… senz’altro la NATO avrà analoghi piani ma si spera restino solo teorie su carta …
È importante sapere che anche noi “vecchi imperialisti”, abbiamo dei piani ultrasegreti per colpire il vecchio “orso”, ma Dio non voglia che arrivi quel giorno. Anche se, a sentire analisti americani ed europei sul piano economico mondiale, l’America è sull’orlo di un fallimento. E quale migliore medicina contro un tracollo finanziario?
ciclicamente l’uomo deve fare una guerra. Ora però, se mai dovesse succedere ,sarà distruttiva più del passato. Confidiamo esista un barlume di buon senso nei potenti.