18 Gennaio 2025

7 thoughts on “Congo: i bambini che scavano nelle miniere di cobalto, mentre la Cina è sempre più vicina (II)

  1. La Cina ha avuto l’abilità di passare dal medio evo di Mao alla moderna concezione di stato autocritico senza armi ma utilizzando lo stesso denaro di nazioni ricche, ma accecate dal profitto e un aleatorio benessere, che hanno esportato le proprie produzioni e tecnologie dandosi la cosiddetta zappa sui piedi. Con il denaro i cinesi hanno aperto collaborazioni esclusive con i paesi poveri anziché armarsi per condurre fantomatiche guerre inventate e sollecitate dagli stessi paesi democratici distorcendo il vero significato di democrazia!

  2. Ero al corrente di questi orribili giochi di potere sulle estrazioni dei nuovi metalli “preziosi” ma non dei dettagli precisi che qui ho trovato. Grazie Carlo! Unica soluzione…rallentare questa corsa al “progresso tecnologico” e diventare consapevoli della complicità in cui ci troviamo!

  3. La nostra società votata al cosiddetto progresso che calpesta i più deboli e poveri in nome del dio denaro. Profitti elevati per pochi e miseria e abbruttimento per i molti che chiamano “risorse umane”: dei numeri intercambiabili e sostituibili. Questo non è progresso è l’involuzione d’una società egoista violenta e spietata senza alcuna empatia per i propri simili, anestetizzata da film violenti senza costrutto e senza valori etici, dalla pubblicità massiva che ci vuole consumatori compulsivi. Non è questa la società che sognavo quando ero giovane: pensavo a un mondo più giusto e solidale capace di condivisione, unità e valori etici elevati. Una società così non può che autodistruggersi perché ignora che in noi c’è un’anima legata alla madre terra che viene maltrattata e prosciugata delle sue risorse ed ora sta ribellandosi ai soprusi subiti….

  4. Un articolo che dovrebbe farci riflettere. Lo scenario presentato sta assumendo i colori dell’ineluttabilità o peggio dlla normalità. Dice bene Sartoris nelle proprie conclusioni finali, quando si auspica che sarebbe bene soffermarsi su questi aspetti e fare il punto della situazione, smettendo di offrire continui tributi e sacrifici al dio progresso. Tuttavia il satanico ingranaggio di cui, spesso inconsapevolmente, facciamo parte chiede sempre nuove vittime per alimentare se stesso in un macabro corto circuito.
    Il pc o cellulare con il quale stiamo leggendo gli articoli sono diventati parte integrale del nostro corpo, appendici digitali rese indispensabili da un sistema che inizia a padroneggiare sulle nostre vite.
    Se la nostra dimensione etica offre risposte del tipo: tanto non possiamo fare nulla, mica possiamo tornare indietro e comunicare con i piccioni viaggiatori?!? Significa che il nostro livello di sensibulità e di empatia verso il nostro prossimo si è completamente azzerato.
    E’ vero non possiamo cambiare il mondo gettando pc, cellulari o andando a piedi… ma possiamo dimostrare di aver compreso che esiste un problema e non restarne indifferenti.
    L’ndifferenza uccide più dell’ingiustizia, la passività è il miglior complice di coloro che vorrebbereo disumanizzare il Pianeta.

    1. grazie per i consensi, per gli arricchimenti e per certi inevitabili… Riferimenti… L’importante è essere consapevoli del nostro ruolo di attori coinvolti e doveroso è condividere il complesso scenario con tutti coloro che ne fanno parte

  5. Un po’ in ritardo voglio ancora soffermarmi sulla terribile realtà che i nostri cellulari, tablet e strumenti elettronici comportano. La necessità di estrarre questi minerali spinge le grandi potenze ad accaparrarsi territori di un continente da secoli sfruttato, impoverito, schiavizzato dai cosiddetti ‘paesi progrediti’. E quindi imperversano le guerre, anche tra gruppi locali, visto che in quei paesi non progrediti. esattamente come negli altri, il vero e unico movente è sempre il denaro.
    Non tutti sanno né vogliono sapere che acquistare per sè o per i propri giovani figli l’ultimo modello di cellulare, (ora anche con AI!) significa alimentare lo sfruttamento di bambini,le cui famiglie, povere ed impotenti, solo in minima parte (14 casi, cita l’articolo di Carlo…ma saranno centinaia di migliaia!) osano denunciare, ma molto spesso si fanno complici dello sfruttamento, per paura, per ignoranza, per debolezza…
    Il cosiddetto “progresso” rappresenta da sempre un’arma a doppio taglio, ed é oggetto di riflessione anche in alcuni testi greci antichi ; mi riferisco soprattutto ad ANTIGONE di Sofocle e a PROMETEO INCATENATO di Eschilo. L’interrogativo è sempre il medesimo: COME l’essere umano sappia, o non sappia, gestire la conoscenza. A fin di bene o per scopi malvagi?
    Nessuno ha ancora trovato la risposta, ma il progresso non dovrebbe essere soltanto materiale e tecnologico , dovrebbe coinvolgere l’etica, quasi sempre messa da parte di fronte all’avidità umana.
    Grazie, Carlo, per la ricchezza di informazioni del tuo articolo, che meriterebbe più ampia divulgazione.

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