
I Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro hanno portato a compimento un’operazione da manuale.

Pochi giorni fa, precisamente l’11 ottobre 2024, nel Comune di Sarule, provincia di Nuoro, in Sardegna, è andata in scena una straordinaria operazione antidroga condotta dai militari dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia Carabinieri di Ottana, della Stazione Carabinieri di Sarule, della Stazione Carabinieri di Orotelli, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e dell’Unità Cinofila.
Dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Nuoro fanno sapere che i militari dell’Arma “hanno tratto in arresto un 37enne del luogo per detenzione illecita ai fini di spaccio di marijuana, avendo trovato all’interno di un’abitazione del centro storico del paese, oltre tre tonnellate di sostanza ad elevato THC, stoccata in 482 sacchi”.
Inutile dire che l’Arma dei Carabinieri continua la sua azione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla tutela della salvaguardia della popolazione civile che, inerme, deve fare i conti con narcotrafficanti, spacciatori e delinquenti vari.
Un’operazione di tale entità, che sicuramente non sarà sfuggita all’attenzione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è “risultato e frutto di quotidiani servizi di controllo del territorio e monitoraggio eseguiti dai Carabinieri, sia nelle campagne della giurisdizione che nei centri abitati”.
Molto spesso i cittadini pensano che le gazzelle dei Carabinieri girino a vuoto per le città quasi a voler sprecare carburante, acquistato con i soldi del pubblico contribuente. Nulla di più errato.
I militari dell’Arma, specialmente quelli appartenenti al Nucleo Operativo Radio Mobile – NORM, girano “come delle trottole” per monitorare il territorio, acquisire sommarie informazioni, tenere d’occhio certi soggetti e porre in essere un’azione passiva di deterrenza e scoraggiamento al crimine.
Azioni che sono preziose e molto importanti nella fase di acquisizione di elementi che saranno poi oggetto di formulazione di accuse e di materiale utile alla Procura della Repubblica per dare l’avvio ad una formale indagine.
Questo è quel che è accaduto a Sarule, nel nuorese, dove “i Carabinieri della Territoriale, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, specializzati nel mimetizzarsi nella macchia mediterranea, in scenari operativi impervi, ma anche nei centri abitati, al fine di monitorare il territorio” hanno rinvenuto il raccolto delle coltivazioni illecite di marijuana, mettendo fine ad un redditizio commercio del tutto illegale.
“Civico 20 News”, da tantissimo tempo, attenziona l’operato dei Carabinieri nel contrasto alla coltivazione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Come testata giornalistica si è sempre opposta alla retorica della legalizzazione delle cosiddette droghe leggere ed ha sempre enfatizzato l’operato delle Forze dell’Ordine.
Anche in questo caso, dunque, non si può non prendere a riflessione il fatto che “l’ingente quantitativo di marijuana, pari a 3.717 chilogrammi” se fosse stato messo sul mercato, attraverso l’intricato e capillare sistema di spaccio, avrebbe potuto fruttare al soggetto posto in arresto un provento “pressoché incalcolabile”.
Dal Comando Legione Carabinieri Sardegna tengono a precisare che la sostanza sequestrata è stata condotta in laboratorio dove sono state eseguite tutte le analisi previste dalla legge. Il risultato ha appurato – come già avevano ben intuito i militari dell’Arma – che “il THC eccedeva i limiti consentiti dalla legge” in vigore.
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Nuoro, appreso il tutto, ha convalidato l’arresto eseguito dai Carabinieri disponendo, in via cautelare, la misura degli arresti domiciliari.
Essendoci in corso un’indagine preliminare volta ad appurare l’effettiva responsabilità del soggetto arrestato, si deve attendere il rituale processo penale nel quale si dibatterà sugli sviluppi dell’indagine in atto e sulle evidenze probatorie raccolte dagli inquirenti.
Nulla esclude che il soggetto possa essere ritenuto estraneo ai fatti, in tutto o in parte, e che la svolta processuale prenda una piega differente da quella sin qui descritta.
Va ricordato, per deontologia ed etica giornalistica, che “ogni persona accusata di un reato è presunta innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente accertata”, come recita la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea al suo Articolo 48.
Con l’occasione “Civico 20 News” si complimenta con i Carabinieri coinvolti nell’operazione per la prontezza di intervento, l’acume investigativo e la capacità d’indagine dimostrate. La fedeltà nei secoli degli appartenenti all’Arma non è solo un motto ma uno stile di vita vivo e vibrante.