Attentato ai danni dell’Europarlamentare Francesco Ventola. Il clima di “rivolta sociale” auspicato dalla CGIL è questo?
Dopo le indecenti parole con cui il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, ha spronato le piazze alla rivolta sociale contro il Governo, qualcuno a Canosa di Puglia, provincia di Barletta-Andria-Trani, ha dato alle fiamme il portone di casa dell’Eurodeputato Francesco Ventola, “Fratelli d’Italia”.
I cronisti di “RaiNews” esplicitano come “il politico e la sua famiglia erano nell’abitazione. Ad innescare le fiamme sarebbe stata una bottiglia molotov. La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta per danneggiamento a seguito di incendio”.
Scene come questa sono inconcepibili ed ingiustificabili. Stiamo tornando negli anni di piombo, periodo italiano nel quale, chi faceva o diceva cose sgradite alle associazioni sovversive, veniva colpito e, non di rado, ammazzato.
L’Onorevole Ventola ha dichiarato: “Sono contento che la mia famiglia stia bene. Non è stata una notte facile e lo spavento rimane. Non voglio fare congetture, confido nell’attività investigativa e inquirente che saprà individuare i responsabili. Ringrazio tutti coloro che in queste ore mi stanno dimostrando la loro vicinanza”.
Nella notte, attorno alle 3, qualcuno ha lanciato la bottiglia molotov contro il portone dell’Onorevole Ventola, mandandola in fiamme in brevissimo tempo. Pronto l’intervento dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine che, giunte sul posto, hanno prontamente acquisito i filmati realizzati dalle telecamere di sorveglianza della zona che, a quanto si sa, hanno ripreso tutto.
A quella Sinistra antagonista e violenta che parla di “rivolta sociale” andrebbe chiesto di abbassare i toni e di smettere di indicare nell’avversario politico un nemico da combattere ed eliminare.
Maurizio Landini e il suo amico Segretario Generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, sanno che, nella manifestazione di ieri, da loro organizzata a Torino, sono stati bruciati dei fantocci con le foto di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Guido Crosetto? E’ questo quello che insegna il Sindacato italiano nelle sue assemblee?
Chissà se chi ha lanciato la bottiglia molotov contro il portone di Casa Ventola ieri mattina era in una delle manifestazioni organizzate da CGIL e UIL.
La Magistratura sicuramente farà luce sull’accaduto e spiegherà se l’autore del grave gesto ha agito in solitaria o per conto di qualche organizzazione di stampo terroristico.
La Procura della Repubblica di Trani, come fanno sapere da Canosa di Puglia, “ha aperto un’inchiesta per danneggiamento a seguito di incendio. Al momento si procede contro ignoti. Le indagini sono state affidate alla Polizia che ha effettuato i rilievi”.
Molti cittadini italiani, da giorni, si chiedono come mai la Magistratura non ha aperto un fascicolo contro Maurizio Landini che, incauto, continua a dire: “La rivolta sociale significa che le singole persone non si voltino dall’altra parte rispetto alle disuguaglianze sociali che ci sono. Per poter cambiare la situazione, bisogna mettersi insieme. Ognuno si renda conto che il problema che ha è il problema di tutti e che lo si può risolvere solo mettendoci insieme”.
Dalla Segreteria Regionale di “Fratelli d’Italia” Puglia sono giunte parole nette: “Siamo vicini all’amico Francesco Ventola e condanniamo il vile attentato di questa notte alla sua abitazione di Canosa di Puglia”.
“Civico 20 News” coglie l’occasione per stigmatizzare, ancora una volta, qualsiasi forma di violenza, verbale o fisica, ai danni di chi ha la sola colpa di dire come la pensa.
Si può non essere d’accordo con una persona per quello che dice ma, va ribadito, non si può mai passare alla violenza per impedirne l’espressione libera e democratica.