Bergoglio non è il Papa ma il mainstream dei conservatori e dei tradizionalisti ha problemi a dirlo.
In questi giorni tutti gli organi di stampa nazionali ed internazionali hanno posto l’accento sul Processo Canonico extragiudiziale che la Santa Sede ha mosso nei confronti dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò.
Anche noi eravamo al corrente della situazione ma abbiamo ritenuto opportuno attendere gli sviluppi della questione dal momento che – come ben sapete – con Jorge Mario Bergoglio non si sa mai come vanno a finire le cose.
Sul tema è intervenuto anche il collega Andrea Cionci, illustre firma di “Libero quotidiano” e autore del best seller “Codice Ratzinger”, che in uno dei suoi appassionati podcast ha detto che in Vaticano “screditano Benedetto XVI per legittimare Bergoglio”.
Riportando proprio le parole del dottor Cionci è bene dire che Monsignor Viganò, in una sua intervista, ha dichiarato: “Non abbiamo il diritto di dire che Bergoglio non è Papa”.
Già solo questa frase apre un mondo di elucubrazioni e di sofismi intellettuali che potrebbero riempire un libro. Se Bergoglio è il Romano Pontefice come mai allora Monsignor Viganò lo critica ed attacca da diversi anni?
Se un Arcivescovo si mette apertamente contro il Vicario di Cristo in terra – questo è uno dei titoli che spettano al legittimo Pontefice dopo la sua elezione – allora si pone in condizione di scisma e, a pieno titolo, il Vaticano ha diritto di scomunicarlo e porlo fuori dal gregge santo di Dio.
Diverso è se – come asserisce il dottor Andrea Cionci – Bergoglio non è il Papa. Criticarlo e sottolinearne le affermazioni apostate non pone in condizione scismatica e, dunque, non espone a scomunica.
Sembrano tecnicismi pesanti e sottili ma non è così. La “magna quaestio” risiede lì: Bergoglio è il Papa oppure no?
Andrea Cionci, specialmente nel suo “Codice Ratzinger”, spiega in modo semplice ed esaustivo – in soli quattro passaggi – il motivo per cui Bergoglio non è il Papa.
Innanzitutto va rammentato che ai sensi dell’Articolo 77 della Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”, promulgata da Giovanni Paolo II il 22 febbraio 1996, si stabilisce che “le disposizioni concernenti tutto ciò che precede l’elezione del Romano Pontefice e lo svolgimento della medesima, debbano essere osservate integralmente, anche se la vacanza della Sede Apostolica dovesse avvenire per rinuncia del Sommo Pontefice, a norma del Canone 332, § 2 del Codice di Diritto Canonico e del Canone 44 § 2 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali”.
Dopo oltre undici anni sappiamo che il Canone 332, § 2 del Codice di Diritto Canonico è stato violato in quanto Papa Benedetto XVI non ha rinunciato al pontificato (munus petrino) ma solo all’esercizio attivo (ministerium petrino) dello stesso.
Già solo per questo, il Conclave del 2013 – che vide 115 Cardinali elettori, di cui 28 italiani – è di per se stesso invalido. Nel diritto se un atto viene compiuto in modo invalido, tutte le sue derivazioni vanno considerate nulle.
Di qui ne consegue che il Conclave invalido del 2013 ha prodotto un Pontefice nullo e, dunque, tutto ciò che Jorge Mario Bergoglio ha fatto dal 13 marzo 2013 in avanti è da considerarsi nullo.
Queste cose l’Arcivescovo Viganò ben le sa e ben le conosce, anche in virtù della sua lunga esperienza di Diplomatico della Santa Sede in Nigeria, al Consiglio d’Europa e negli Stati Uniti d’America.
Come mai allora ha detto di non avere il diritto di dire che Bergoglio non è il Papa?
Il “bubbone” è scoppiato in questo storico mese di giugno 2024 quando, come abbiamo accennato, il Dicastero per la Dottrina della Fede, ex-Sant’Uffizio, ha accusato Monsignor Carlo Maria Viganò di scisma, fondando l’accusa su “affermazioni pubbliche” che avrebbero posto l’ex-Nunzio Apostolico “in opposizione alla Chiesa, con le quali avrebbe nello specifico negato la legittimità di papa Francesco e del Concilio Vaticano II”.
Ecco perché il giornalista Andrea Cionci insiste nel dire che “Monsignor Viganò avrebbe tranquillamente potuto dire che Bergoglio non è il Papa, almeno come christifidelis, ma non lo ha fatto, non lo fa e, probabilmente, non lo farà”.
L’“Affair Viganò” sicuramente terrà alta l’attenzione del mainstream dell’informazione e, in special modo, quello dell’informazione tradizional-conservatrice vicina alla Fraternità Sacerdotale San Pio X, all’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote di Gricigliano, alla Fondazione Lepanto, ecc…
Tutte queste realtà, nonostante più volte sollecitate ed interpellate dal dottor Cionci, hanno sempre rifiutato di riconoscere la Sede Impedita di Benedetto XVI e, dunque, l’invalidità del Conclave del 2013 che ha portato all’elezione di Jorge Mario Bergoglio.
Nelle prossime settimane vedremo come e con quale veemenza la Santa Sede interverrà sulla persona dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò sapendo già, sin da ora, che qualsiasi atto compiuto dal Dicastero per la Dottrina della Fede, retto dal Cardinale Victor Manuel Fernandez, sarà quantomeno dubbio.
Un’istituzione religiosa di fondazione divina non dovrebbe ridursi in questo stato vergognoso dove si affoga negli intrighi. Denaro e potere, sesso e carriera… dove lo hanno relegato Gesù Cristo. ? Si stravolgono le sue parole, la sua volontà e si inventano regole nuove che favoriscono gli arrivisti di ogni specie. E se qualcuno grida invocando il ritorno alla primitiva Legge viene scomunicato, sospeso a divinis e dileggiato; e se non è un religioso ma un bravo e onesto giornalista viene accusato di voler lucrare inventando storie insensate. Io mi domando: tutto l’attuale clero, che non parla per paura delle ritorsioni e restrizioni, ha ancora una fede? E noi laici come potremo permettere a questi di celebrare le Messe? E sarà ancora valida la Messa celebrata da persone indegne e complici, nel silenzio, di tante turpitudini?
Sembra che ora le confessioni si facciano in pubblico..oppure qualcuno ha tradito il sacramento?Io penso che il proverbio che dice : i panni sporchi si lavano in famiglia si sia ormai adattato alla nostra società e che chiediamo sempre di più pareri esterni anziché valutare le poche e magari disinteressate persone interessate perché deludono le nostre aspettative..con ciò non essendo praticante non saprei come potrebbe finire ..ma continuerò a seguire gli articoli che civico20 pubblicherà sul caso con molto interesse
Che interesse ha Viganò ha dire che Jorge Mario è il Papa?
Perché non fare un bel contraddittorio con il dott.Cionci?Chi ha paura?Chi vuole trarne vantaggio a non attuare ciò? Chi ha timore della VERITÀ dico io, perché troppe eresie ed apostasie ha fatto Bergoglio e questo sta’ bene al NWM,ma la gente vuole svegliarsi?