
Monsignor Giurdanella, Vescovo di Mazara del Vallo, come Bergoglio, sostiene idee sincretiste.

Nella “falsa chiesa” di Jorge Mario Bergoglio si insiste nel sostenere che gli immigrati – specie quelli di fede islamica – sarebbero identici ai Cristiani.
L’ultimo vescovo in ordine di tempo che ha sostenuto questa autentica eresia è monsignor Angelo Giurdanella, Vescovo di Mazara del Vallo dal 2022.
In un intervento, del tutto fuori luogo e fuori contesto, monsignor Giurdanella, riferendosi ai musulmani, ha sostenuto: “Quest’anno siamo ancor più uniti perché islamici e cristiani cattolici condividiamo nel medesimo periodo il tempo più forte dedicato al digiuno, alla preghiera e alla carità che per voi si chiama Ramadan, mentre per noi si chiama Quaresima”.
Il paragone tra Quaresima e Ramadan è inappropriato quanto inopportuno. Teologicamente, per citare Antonio Di Pietro, il Ramadan non “c’azzecca” niente con la Quaresima.
Eppure monsignor Giurdanella continua dicendo che Ramadan e Quaresima sono “due nomi diversi per indicare pratiche simili per purificarsi, seguire la via di Dio e aiutare chi è più in difficoltà. Indipendentemente dalla religione professata, avvicinarsi a Dio comporta sempre anche una disponibilità a farsi più prossimi nei confronti di chi è in condizioni di povertà”.

Che monsignor Giurdanella abbia sostenuto simili amenità non stupisce poi tanto dal momento che ha solo il baccellierato canonico in teologia che, rapportato al sistema italiano, corrisponde ad una laurea di primo livello in teologia cattolica.
Giurdanella, infatti, ha terminato la sua formazione teologica nel 1982/1983 e, da allora, ha sempre ricoperto incarichi pastorali che ben lo hanno tenuto distante dai libri. Avesse studiato un po’ di più, forse, avrebbe evitato di dire quel che ha detto e che ha scandalizzato molti fedeli, di Mazara del Vallo e dell’Italia tutta.
Dispiace dover rammentare ai pupilli di Bergoglio che è stato Gesù Cristo in persona, Figlio di Dio fatto uomo, seconda persona della Santissima Trinità, a dire: “chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare. Guai al mondo per gli scandali!” (Matteo 18:6-7).
Eppure siamo sempre a dire le stesse cose.
Per Bergoglio la parola d’ordine è “sincretismo”. Mescolare le religioni come in un minestrone, per demolire la Bimillenaria Dottrina Cattolica e gettare in caciara la Teologia che ha fatto i santi.
Lascia basiti il fatto che monsignor Giurdanella ha scelto come motto episcopale: “Spiritu ferventes Domino servientes”, che tradotto significa: “Fervente nello Spirito, al servizio del Signore”.
Sarebbe interessante sapere come giudica il suo “servizio del Signore” monsignor Giurdanella dal momento che, con le sue parole sul Ramadan ha dimostrato, non solo di non essere “Fervente nello Spirito”, ma soprattutto sincretista come il suo superiore, Jorge Mario Bergoglio.
I Vescovi del Piemonte e della Valle d’Aosta, che tanto si sono scandalizzati per l’apertura di “Casa Betania” a Savigliano, non hanno nulla da eccepire sulle parole sincretiche del loro confratello siculo?
Il Vangelo è chiaro: “Guai al mondo per gli scandali!”.
Complimenti all’autore di questo coraggioso articolo.
Se non facesse piangere , questa vicenda farebbe ridere! Come è possibile fare ragionamenti del genere? Con gente che ci invade e ci insulta? Con gente che è qui per espropriarci della nostra cultura e civiltà per sostituirla con la loro!? No, mi dispiace, io non desidero avere fratelli del genere!