
Il Cardinale Peter Turkson, creato tale da Giovanni Paolo II, si sottomette a Jorge Mario Bergoglio che, ormai è chiaro, non è il Papa. Povera Chiesa!
Da settimane non si fa altro che parlare delle condizioni precarie di salute di Jorge Mario Bergoglio.
Il mainstream dell’informazione pare non rendersi conto della situazione in cui versa la Chiesa Cattolica Romana e concentra, in modo del tutto inspiegabile, la sua attenzione verso il decimo piano del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma, ove Bergoglio è degente da ormai oltre tre settimane.
I colleghi dell’Agenzia “Adnkronos” stanno cercando di capire se Bergoglio lascerà il Trono di Pietro e, in tal caso, chi gli succederà. Siamo nuovamente al “totoConclave”.

A deludere le aspettative dei cronisti in cerca di scoop ci ha pensato il Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, Cardinale Peter Turkson, che, sentito sul tema, ha detto: “Al Santo Padre vanno tutti i nostri pensieri. Come feci per Giovanni Paolo II, prego per papa Francesco”.
Intanto in questa frase balza immediatamente agli occhi il fatto che il Cardinal Turkson fa un improvvido paragone fra Giovanni Paolo II e Jorge Mario Bergoglio. Come mai, invece, non ha citato Benedetto XVI?
Vero è che il ghanese Turkson deve la sua “scalata ai vertici della gerarchia ecclesiastica” a Giovanni Paolo II che, nel 1992, lo ha nominato arcivescovo e, nel 2003, lo ha creato cardinale.
La questione resta sempre la stessa: Bergoglio non è il Papa, ai sensi dell’articolo 332§2 del Codice di Diritto Canonico e della Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis”, scritta da Giovanni Paolo II nel 1996.
Il Cardinal Turkson conosce benissimo entrambi i documenti ma, ciò nonostante, si limita a dire: “La Chiesa deve essere unita. Le speculazioni sono fuori posto. Si parla di progressisti, di conservatori: non sono discorsi che mi appartengono”.
Sua Eminenza pare essere assolutamente disinteressato all’ipotesi delle dimissioni di Bergoglio e, dunque, all’indizione di un Conclave per l’elezione del Romano Pontefice.
Va detto che il prossimo Conclave avrà valore solo se a prendervi parte saranno i Cardinali di Santa Romana Chiesa creati prima del 2013.
Tutti i cosiddetti “cardinali” creati da Jorge Mario Bergoglio, infatti, non sono tali in quanto egli non è il Papa e, pertanto, non ha potestà per creare i Principi della Chiesa.
Il Cardinal Turkson questo lo sa benissimo ma, anche stavolta, glissa dicendo: “Parlare di dimissioni e di chi sarà un eventuale futuro Papa non rientra nel mio stile di vita. Se la gente intorno a me lo fa, io ne prendo le distanze: non fa parte della mia vita”.
Parlando del ruolo dei Cardinali in questo difficile momento della Chiesa – che concretamente va avanti dal marzo 2013 – il Cardinal Turkson si limita a dire: “I medici sono gli esperti. Quel che possiamo fare noi è affidare il Papa nelle mani del Signore che ci guida nelle nostre debolezze”.
Che un Cardinale di Santa Romana Chiesa assuma tale posizione, dinanzi alla vergognosa impostura anticristica posta in essere dalla “Mafia di San Gallo”, lascia sgomenti ed attoniti. Eppure così è.
Esattamente come ha fatto qualche sera fa Paolo Del Debbio a “4 di sera” anche il Cardinal Peter Turkson paragona Bergoglio a Giovanni Paolo II.

Parlando con i cronisti di “Adnkronos” dice che Karol Wojtyla “era un Papa molto vigoroso che ad un certo punto non aveva più la parola” e che un po’ gli “ricorda Bergoglio che anche negli ultimi tempi andava e riceveva le persone anche se non poteva respirare bene”.
Paragonare il morbo di Parkinson alla bronchite, degenerata poi in polmonite, pare un tantino azzardato ma, evidentemente, i Cardinali a servizio di Bergoglio, e dunque di un antipapa, preferiscono continuare a sostenere un falso pontificato piuttosto che rivelare la verità al Popolo di Dio pellegrino sulla terra.
Il risultato di questa reticenza e di questa impostura lo si vede chiaramente nel Giubileo 2025 che, sia come numeri che come sostanza, sta risultando un vero ed autentico flop.
Perché il Cardinal Turkson non paragona il Giubileo 2000, quello di Roma, guidato da Giovanni Paolo II, con il Giubileo 2025 di un Bergoglio che sempre più cristiani hanno compreso non essere il Papa?
….come se “guardare negli occhi” la verità del disastro-Chiesa sia un atteggiamento di “rientra-o-non-rientra nel mio stile di vita” ! Detto da un ateo che passa per la strada è ancora comprensibile, ma da un VERO cardinale sa di cinico e di interesse personale, come a dire: “Io sono al sicuro; voi arrangiatevi!”. Fa subito pensare: “Questo è il livello mentale, spirituale, umano, di un cardinale!!! Che orrore da vomito!
Caro Claudio, proprio vero e condivisibile. Con persone come il Cardinal Turkson l’impostura va avanti e proseguirà.
Ma per tutti i capperi, cosa entra nello stile di vita di questo principe della Chiesa? Niente? Allora perché mai gli danno 5mila€/mese? Cosa deve succedere per fargli dire la verità? E il suo stile di vita che significa? Forse stare ben seduto sulla poltrona del suo studio? Forse dire che la Chiesa deve essere unita quando è urgente far sì che lo ritorni presto? Forse tacere sorridere e ipocritamente pregare infischiandosi del caos creato da Bergoglio e da chi nascostamente lo pilota? Ai posteri l’ardua sentenza, ma è certo che i posteri saranno giudici severi