L’Analisi di Marco Rabellino
Penultima giornata e la sfida è contro il Bologna appaiato in classifica al terzo posto. La Juve festosa per la Coppa Italia e orfana del silurato Allegri non scende neanche in campo, lasciando in mano al Bologna campo e partita.
Freuler gia’ al 2’ impegna Szczesny che salva miracolosamente. Sul corner che ne scaturisce arriva il gol di Calafiori che si ritrova palla sui piedi e non sbaglia. La Juve non reagisce anzi subisce ancora e il Bologna passa nuovamente all’11’ quando Castro arriva per primo sul cross morbido di Urbanski e mette alle spalle di Szczesny.
Bologna che punisce ancora con Odgaard che trafigge per la terza volta il portiere bianconero ma viene fermato dall’arbitro per fuorigioco. La Juve, lenta e prevedibile, non riesce a creare azioni e sa solamente commettere falli e raccogliere cartellini.
La ripresa sembra aprirsi con una Juve più propositiva. Rabiot scalda subito i guantoni di un finora inoperoso Skorupski. Al 53’ altra doccia gelata per i bianconeri che vengono superati per la seconda volta da Calafiori che porta il risultato sul 3-0.
Sembra finita per i bianconeri che con i subentri di Yldiz e Milik cambia volto. Al 76’ Chiesa raccoglie palla al limite dell’area e scarica un gran tiro che si insacca. Il Bologna inizia a cedere e Chiesa prova subito a metter un filtrante in mezzo che nessun compagno riesce a raccogliere.
Al minuto 83’ Milik si incarica di battere la punizione concessa e trova un tiro imprendibile nell‘angolino alto. 3-2 che dura pochi secondi in quanto anche Yldiz partecipa alla festa del gol calciando preciso e potente nell’angolo basso: 3-3 che sarà il risultato finale.
La Juve ha mostrato i suoi limiti ancora una volta ma a differenza delle precedenti partite orribili, i bianconeri sono riusciti a tirare fuori gli attributi e giocare quei dieci minuti di classe che hanno permesso almeno di trovare il pareggio.
Szczesny si becca tre gol, salvando tutto quello che può salvare.
La difesa stasera molto male. Gli avversari passano troppo facilmente e troppo spesso. Troppe disattenzioni e troppo nervosismo. Fortunatamente Montero intuisce il cambio Gatti-Yldiz e la partita cambia. Il giovane attaccante entra e si carica la Juve sulle spalle trovando la punizione del 3-2 e un gol stupendo pochi secondi dopo.
Miretti spento. Rischia con qualche intervento e non incide mai. Viene sostituito con Alcaraz che ci mette qualche minuto ma poi si accende e segue la spinta della squadra.
Locatelli continua nel periodo fantasma. Troppi falli e mal gestione del pallone.
Cambiaso stanco. Non riesce a dominare in fascia e si scarica presto. Entra Weah che mette fisico e corsa per aiutare i bianconeri nel forcing finale.
Rabiot svogliato. Troppe le partite in cui il francese non riesce ad essere protagonista. A meta’ secondo tempo si rivede in campo Fagioli che entra col piglio giusto.
Iling fa il compitino. Non trova spazi per fare il suo gioco.
Vlahovic ingabbiato. Perde tutti i duelli con la difesa avversaria e si innervosisce finendo per sbagliare tanto. Lascia posto a Milik che entra molto bene e si prende una super punizione che apre al pareggio bianconero.
Chiesa mette l’orgoglio. Trova un bel tiro sul 3-1 e ci prova a portare la Juve alla vittoria. Apprezzato l’impegno.
Allegri o no la Juve resta un disastro ma almeno i giocatori hanno reagito a dovere ad una situazione imbarazzante che essi stessi avevano creato.
(immagini Juventus FC)
Marco Rabellino
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