
L’Analisi a cura di Marco Rabellino
Con la vittoria in Champions League contro il PSV Eindhoven si completa il tris bianconero dopo le vittorie in campionato contro Empoli e Como. Un bel filotto per Thiago Motta, un’altra iniezione di fiducia dopo l’innesto di Kolo Muani che
ha ridato all’attacco quella forza di penetrazione che sembrava smarrita.
La cronaca racconta dell’incursione bianconera al 3° di gioco con Weah sventata dal portiere Benitez che anticipa anche il pericoloso inserimento di Yildiz. Al quarto d’ora e dintorni un’occasione per parte; prima la Juve con Nico Gonzales: Benitez si salva in due tempi.
A seguire, la replica del PSV con la conclusione alta di Saibari sulla respinta di Di Gregorio. Passa la Juve poco dopo la mezz’ora con McKennie che infila un siluro sotto la traversa dopo un ottimo inserimento di Gatti. Ma quasi allo scadere ospiti vicini al pari con Schouten che conclude di giro sfiorando il palo finalizzando il fraseggio Perisic/Lang.
Dopo l’intervallo si riparte con Mbangula che Thiago Motta manda in campo al posto di Yildiz ed è subito protagonista con un inserimento e tiro al volo da centro area che Flamingo respinge di testa davanti alla linea di porta con Benitez battuto. Al 56° il PSV pareggia con Perisic, ex Inter, che la mette nell’angolo là dove Di Gregorio non arriva.
Ma non finisce qui: Motta manda dentro Conceicao per Gonzales, Koopmeiners per McKennie e Thuram per Locatelli. Entra anche Vlahovic per Muani e all’82° La Juve passa con Mbangula che la mette in fondo al sacco dopo la corta respinta di Bentez sul centro di Conceicao.
Non succede più nulla fino al termine che l’arbitro sancisce con il triplice fischio dopo 5 minuti di recupero.
(immagini Juventus FC)
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