Le paure della Generazione Z, patologia da apprensione climatica proiettata nel futuro
La consapevolezza dei cambiamenti climatici e un quotidiano aggiornamento sulla gravità del problema, ha prodotto forti sofferenze emotive in alcune fasce di persone emarginate dal comparto energetico, politico, produttivo e decisionale che sembra dormiente anziché rassicurante e reattivo.
Anche per questo, specialmente le fasce dei più giovani preoccupati per il loro futuro, sono afflitti da “solastalgia”. È un neologismo che descrive il disagio emotivo ed esistenziale dovuto al cambiamento ambientale, ma non è con la semantica che si risolve il problema climatico.
Siamo aggiornati sul fatto che il 2023 è stato l’anno più caldo di sempre e che, anche se ieri ha piovuto in Piemonte, pure quest’anno non promette bene. Sappiamo che l’acqua del mare è salita di 1° e non fa bene raccontare in tv che la razza umana non si estinguerà, ma andrà a colonizzare Marte e altri esopianeti scoperti da poco. Il problema è serio e poliedrico, la green economy non è sufficiente a rassicurare gli animi, l’auto elettrica neppure.
La comunicazione ufficiale descrive il progredire del degrado con inspiegabile leggerezza scientifica e non presenta definitive soluzioni a uno sviluppo sempre più insostenibile. Da qui una presa di coscienza tendente a un pessimismo interiore in alcune persone attente e sensibili al riscaldamento globale, alla perdita della biodiversità, al degrado e alla distruzione degli habitat naturali, al futuro stesso della vita sulla Terra.
È definita ansia ambientale, o eco-ansia, e crea molti problemi in chi ne soffre, soprattutto nella quotidianità dei rapporti con familiari, colleghi e amici che sono meno coinvolti da cause ed effetti dei cambiamenti climatici.
L’eco-ansia, che si sta diffondendo soprattutto tra i più giovani, procura sensazioni di soffocamento, prostrazione, isolamento, sensi di colpa per l’inquinamento del pianeta, sensazione di impotenza, pessimismo e relativi disturbi sia alimentari che del sonno, col rischio di dipendenza da farmaci. Uno stato che spesso spinge a non fare figli per la paura della vita futura o a causa dall’aumento della popolazione mondiale.
È importante sapere che l’eco-ansia può essere gestita e pilotata tramite una serie di strategie, quali un’informazione approfondita e una partecipazione fattiva a iniziative ecologiche, una quotidiana relazione con la natura e una condivisione di gruppo delle stesse preoccupazioni.
Pratiche per una cura di un disturbo individuato nella psiche, ma forse è necessaria una critica più approfondita, contemplando le caratteristiche percettive che sempre più suddividono per fasce comportamentali i nati dal dopoguerra in poi, attori e spettatori del mondo che sta cambiando troppo in fretta.
Le persone di una certa età, oggi “Baby Boomer” (idioma Yankee che ingloba quei figli del dopoguerra maturati in un habitat distante dal problema climatico), sono meno propensi a farsi coinvolgere dall’emergenza planetaria rispetto ai loro rampolli. Sono i figli e i nipoti, oggi “diversamente giovani” radunati nelle Generazioni Z & Millennials, i più esposti a questa forma di disagio ansioso, poiché consapevoli che la sorte del pianeta Terra interessa direttamente il proprio futuro.
Soprattutto i ragazzi Generazione Z, non sempre si confrontano in armonia con i loro “Baby Predecessori”, in genere inadeguati interlocutori intorno ai problemi del riscaldamento globale e del futuro della Terra, poco complici con i più giovani eredi in preda a un’ansia motivata e non solo intellettuale, proprio causata da sciagurate scelte di generazioni precedenti. E questo è un male, poiché non si fa quadrato, ma ci si disperde.
Nel frattempo, nuovi figli nascono e ogni volta cambia l’etichetta. La “Generazione Alpha” sta crescendo e se le stirpi dei “già vecchi” non si daranno da fare, non ci salverà nemmeno Dio dal riscaldamento globale. Ai nuovi arrivati però, sarà concesso sperare in qualche disumano colpo di genio. È quasi certo che l’Intelligenza Artificiale, esente dagli antropici stress, rimetterà ogni cosa al suo posto!?