
Mattarella scrive una lettera al neo eletto Sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Molti italiani non hanno gradito.

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, l’8 maggio 2025, ha inviato una lettera a Robert Francis Prevost, Leone XIV, per augurargli ogni bene dopo l’avvenuta elezione a Sovrano dello Stato della Città del Vaticano.
Nella sua epistola, Mattarella ha scritto: “Nel partecipare al “gaudium magnum” annunziato pochi momenti fa alla cristianità e al mondo dal cardinale protodiacono, desidero far giungere, anche a nome del popolo italiano, fervidi auguri per un lungo e fecondo pontificato, oltre che per il benessere spirituale e personale di Vostra Santità”.
Parole sincere di un Presidente della Repubblica cresciuto e formatosi nella “Democrazia Cristiana”, partito subalterno alla Santa Sede e “braccio del Papa” nel Parlamento Italiano.
Ciò che stride un po’ è il fatto che Mattarella parli “anche a nome del popolo italiano” dal momento che non tutto il popolo italiano è di fede cristiana cattolica romana.

Purtroppo la politica italiana in questi anni si è spesse volte piegata alle aporie d’Oltretevere e ha dialogato – pure troppo – con Jorge Mario Bergoglio, specialmente sui temi dell’immigrazione e del conflitto russo-ucraino.
Non stupisce dunque che Mattarella scriva: “Gli italiani hanno vissuto in spirito di spontanea e profonda adesione il dolore per la scomparsa di Papa Francesco. All’inizio di un nuovo cammino di servizio petrino all’unità della Chiesa, fin d’ora desidero accompagnare Vostra Santità, certi che a nessuna donna e a nessun uomo di buona volontà, mancheranno la preghiera e l’affettuosa vicinanza del Papa”.
Anche in questo passaggio c’è da rammentare che non tutti gli italiani sono cattolici.
Come mai il Presidente della Repubblica non usa questa sollecitudine e questa vicinanza quando viene eletto il Patriarca primate della Chiesa Ortodossa Romena? Ci sono tantissimi cittadini italiani, di origine romena, che vivono, lavorano, pagano le tasse nel nostro Paese. Loro, per esempio, non sono assolutamente interessati a ciò che accade in Vaticano.
Dal Colle più illustre di Roma poi, il panegirico nei confronti di Prevost continua: “Sono certo che la lunga esperienza nel sud del mondo che Vostra Santità ha maturato anche in veste di missionario manterrà acceso quel faro verso i più deboli e dimenticati che Papa Francesco aveva voluto illuminare fin dall’inizio del proprio pontificato”.

Il Presidente della Repubblica dovrebbe sapere – e lo sa – che “Fratelli d’Italia” e “Lega” non hanno mai gradito le ingerenze non richieste di Jorge Mario Bergoglio che tutto ha fatto per impedire la realizzazione dei CPR e del Centro di accoglienza che il Governo Meloni ha aperto in Albania.
Vogliamo ricordare il rapporto tra Bergoglio e Luca Casarini, uno dei fondatori di “Mediterranea Saving Humans”? Ci siamo già dimenticati che proprio Bergoglio ha scritto la prefazione del libro “La cospirazione del bene” dell’attivista Luca Casarini?
Che il Monarca di uno stato estero presti il fianco ad un’ONG chiaramente schierata contro il Governo legittimamente eletto è assai grave. Bergoglio piaceva pochissimo agli italiani, tanto è vero che molti di questi non mettevano più piede in chiesa per evitare di sentire sterile propaganda pro-immigrati.
Il Capo dello Stato, poi, ha parlato al neo eletto Robert Francis Prevost di geopolitica dicendogli: “In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarLe l’impegno della Repubblica Italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone”.

E’ incredibile che in una Nazione che si dice laica quando i cittadini protestano per la chiusura delle scuole in occasione delle celebrazioni del Ramadan, poi ci si esponga in modo tanto confessionale quando viene eletto il capo religioso della Chiesa Cattolica Romana.
Tanti italiani sono turbati dalla chiosa che Sergio Mattarella ha voluto dare alla sua lettera: “Le giungano i più fervidi e sinceri voti augurali miei personali e dell’intera Nazione italiana affinché attraverso la Sua alta missione possano prevalere sempre dialogo, giustizia e pace”.
Il Popolo Italiano vuole e brama la pace ma, non per forza, desidera che a gestire la diplomazia, il dialogo e la mediazione sia il successore di Jorge Mario Bergoglio e Sovrano dello Stato della Città del Vaticano.
L’Italia deve agire ed operare con le proprie capacità, le proprie risorse e le grandi figure diplomatiche di cui dispone. La subalternità al Vaticano non è né necessaria né opportuna.
Il Presidente Mattarella, uomo cordiale e di relazioni pacifiche, ha scritto a Leone XIV un bel messaggio augurale ma, va detto, non tutti gli italiani lo hanno gradito.
La speranza è che Robert Francis Prevost, a differenza del suo predecessore, eviti di fare ingerenze non richieste in quell’Italia che, con saggezza, ha sempre rispettato il principio di “libera Chiesa in libero Stato” con il quale si è dettata la separazione dei poteri tra la Chiesa e lo Stato.
E avanti con la solita propaganda di sinistra …proprio non perdono occasioni!!!
Cara Rosalba, c’è da inorridire a sentire quello che ha detto padre Livio Fanzaga a Radio Maria.
Imbarazzanti anche le considerazioni di Aldo Maria Valli.
Cercano di ingraziarsi il nuovo capo per continuare con la mangiatoia.
Ha ragione Rosalba e hai ragione tu! Tutte chiacchiere diplomatiche, che dí realmente sincero a mio avviso hanno poco; anche un po’ contraddittorie. Comunque i salamelecchi di Mattarella, sempre a mio avviso, puntano ad assicurarsi che Leone segua le tracce di Bergoglio nell’accoglienza di chiunque, affinché i finanziamenti alle coop rosse continuino ad arrivare anche “ad utilitatem” della politica di sinistra e ovviamente a S. Egidio. Infatti Riccardi era stato perentorio con il suo solenne “ non si torna indietro “; del resto come farebbe il suo carrozzone a tirare avanti senza i nostri soldi?
Carissima Margherita, non avrei saputo parlare meglio. La Comunità di Sant’Egidio e le Coop Rosse sono in brodo di giuggiole per la prosecuzione del “todos, todos, todos” che Prevost ha già annunciato.
Eppure la gente continua a non capire e a bersi qualunque cosa. Non è segno di apertura e modernità accettare tutto!! È segno di dabbenaggine