
Mentre l’Europa si interroga su un patto ammaiNATO, una gita archeologica tra i reperti dell’Eurasia russa
Per chi discute su un meditato riarmo dell’Europa, un’indagine nelle pieghe della storia.
La Russia nasce da minuscoli villaggi di coloni finnici e slavi insediati lungo il fiume Dnper che, dall’862 a. C., molto gradualmente hanno invaso uno smisurato territorio nell’Eurasia, abitato da una miriade di etnie. Per atavica discendenza dai vichinghi a ovest degli Urali e dai tartari a est, i russi sono invasori compulsivi dalle maniere forti…
Inoltre, proprio per la vastità del territorio, per restare unito, il popolo russo deve essere gestito da una repressiva dittatura, laddove ogni forma di democrazia vedrebbe il rapido sgretolarsi di un impero in tante, natie entità geografiche.
Dopo gli Zar, Stalin e Krusciov, dopo la caduta dell’Urss, vi è stato un attimo di riassetto, ma è inutile tentare di negare che il nuovo Zar è Vladimir Putin, pupillo di Boris Eltsin, presidente dal 2012 e rieletto nel 2024 per il suo quinto mandato.
La Russia è un insieme che crolla e poi risorge a rivendicare terre scippate una per volta, già dal tempo dei mammut.
Dall’alto medioevo a oggi, la Russia ha consolidato con la forza i Paesi del suo immane territorio. È didattico risalire la sequenza di guerre più recenti dell’Impero Russo, poi dell’Unione Sovietica e infine, della Federazione Russa.
Invasioni dell’Impero Russo (XIX secolo – 1917)
Afghanistan (1878-1880): durante il “Grande Gioco” per il controllo dell’Asia centrale l’Impero Russo invase l’Afghanistan, in un conflitto con l’Impero Britannico che subì gravi perdite;
- Persia 1651-1911): le prime guerre russo-persiane si sono susseguite centinaia di anni, dal 1651 al 1828, concluse con il Trattato di Turkmenchay. Guerre combattute per il controllo dei territori tra le montagne del Caucaso, la Georgia e l’Armenia dei giorni nostri. La Persia divenne poi obiettivo di espansione verso sud sia per questioni strategiche che petrolifere;
- Manciuria (1900-1905): dopo la guerra sino-giapponese, la Manciuria era stremata. L’Impero russo approfittò per espandersi a est, invadendo la vasta area, giustiziando tutti i cinesi contrari all’occupazione, distruggendo villaggi e costringendo i nativi all’esodo verso sud. Un’occupazione passata di mano, poiché la Russia perse gran parte della Manciuria dopo la sconfitta nella guerra russo-giapponese nel 1905;
- Turchia (1877-1878): la Russia invase l’Impero Ottomano durante la guerra russo-turca, con il fine di espandere la sua influenza nei Balcani e nel Caucaso.
Unione Sovietica (1917-1991)
Dopo la rivoluzione di ottobre, la fine della I guerra mondiale e la perdita di molti territori dell’impero, la Russia bolscevica intraprese numerose campagne per riconquistare Stati che si erano resi indipendenti, quali gli Stati baltici, l’Armenia e la Georgia, ma non solo.
- Guerra di indipendenza estone (1918 1920): dopo la ritirata delle truppe tedesche, nel 1917, l’armata Rossa bolscevica tentò di invadere la fragile Estonia che, dopo due anni di strenua resistenza, grazie agli aiuti inglesi e finlandesi riuscì a respingere la Russia oltre i confini;
- invasione dell’Armenia (1920): l’armata Rossa invase la repubblica d’Armenia, indebolita dalla guerra con la Turchia, fondando la Repubblica Sovietica Armena;
- invasione della Georgia (1921): dopo aver riconosciuto l’indipendenza la Georgia solo l’anno prima, i capi bolscevichi, incluso un giovane Joseph Stalin, deciso di invadere il Paese, con il pretesto di sedare proteste interne, fondando la Repubblica Sovietica Georgiana;
- Polonia (1920): nel corso della guerra polacco-sovietica, l’Armata Rossa cercò di invadere la Polonia, ma fu respinta;
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Finlandia: 1939 – “Guerra d’inverno”, colonna corazzata sovietica distrutta Finlandia (1939-1940): la Guerra d’Inverno vide l’Unione Sovietica invadere la Finlandia e annettere circa il 10 % del suo territorio. Sottovalutato il modesto esercito finnico, per averne ragione l’armata Rossa subì delle perdite spaventose in termini di uomini e mezzi. L’invasione procurò alla Russia l’espulsione dalla Società delle Nazioni;
- Stati Baltici (1940): il patto Molotov-Ribbentrop, firmato nel 1939 dai nazisti e dall’Urss, prevedeva un “protocollo segreto” svelato solo alla fine della guerra, che divideva gli Stati baltici in sfere di influenza tedesca e russa, dunque, con varie metodologie, l’Unione Sovietica incluse nei suoi confini Estonia, Lettonia e Lituania;
- Iran (1941): l’operazione Countenance è stata un’invasione dell’Iran compiuta da Unione Sovietica e Regno Unito alleati nell’impresa. Lo Stato Imperiale dell’Iran, dopo una perdita di circa 1000 uomini in pochi giorni si arrese alla supremazia degli invasori;
- Finlandia (1940-1944): dopo la Guerra d’Inverno la Finladia si affiancò alle truppe tedesche nel contesto della II Guerra Mondiale, durante la quale l’Urss ebbe ancora, pur faticosamente la meglio, consolidando le regioni invase;
- Polonia (1944-1945): durante la Seconda Guerra Mondiale, l’URSS occupò la Polonia orientale;
- Giappone (1945): dopo la resa della Germania, l’Urss dichiarò guerra al Giappone, rompendo il patto di non aggressine, spostando verso la Manciuria l’amata Rossa che ebbe presto la meglio sulle inferiori divisioni giapponesi. L’idea di Stalin era di insediarsi in Giappone prima degli americani. Un progetto interrotto dalle due bombe atomiche, sganciate dagli USA sul Giappone, ma anche come monito nei confronti dell’Urss.
- Ungheria (1956): l’URSS intervenne militarmente per reprimere la Rivoluzione Ungherese;
- Cecoslovacchia (1968): l’URSS invase la Cecoslovacchia per fermare il movimento di riforma del “Socialismo con un volto umano”;
Afghanistan (1979-1989): l’Unione Sovietica invase l’Afghanistan per sostenere il governo comunista afghano contro la resistenza mujahideen. È stata una delle maggiori guerre per procura consumate durante la Guerra Fredda, con una perdita stimata del 10% della popolazione afghana. Guerra terminata con la ritirata russa e la firma di un accordo tra i quattro attori primari: Unione Sovietica, Afghanistan, Stati Uniti e Pakistan.
Federazione Russa (1991 – oggi)
- Cecenia (1994 1996): dopo lo scioglimento dell’Urss dichiarata da Gorbaciov nel 1991, la residua Federazione Russa di Boris Eltsin e Vladimir Putin, ha iniziato la riconquista di parte del territorio perduto. Una di queste operazioni è nota come “la battaglia di Grozny”, che diede il via alla prima guerra cecena.
- Cecenia (1999-2009: due anni dopo un gruppo di militanti ceceni invase la regione russa del Daghestan tentando di dichiararla indipendente. La Russia rispose con una seconda invasione totale della Cecenia, ancora fiaccata dalla prima guerra cecena.
- Georgia (2008): gli antefatti risalgono a quando i separatisti dell’Ossezia del sud, appoggiati dalla Russia, hanno sparato sui villaggi georgiani al loro confine e la Georgia ha reagito, insediandosi nella capitale osseta di Tskhinvali. Di conseguenza, la Russia ha lanciato l’invasione su vasta scala della Georgia. Sia la Russia che l’Ossezia del Sud sono state accusate di crimini di guerra, compresa la pulizia etnica dei georgiani;
Ucraina (2014-2022-oggi): la Russia ha annesso la Crimea nel 2014 e hasupportato i separatisti nelle regioni del Donbass (Donetsk e Lugansk), insediati in Ucraina da Stalin dopo l’olocausto dei contadini ucraini nel 1933, fino alla “operazione speciale” del 2022 tuttora in corso
- Siria (dal 2015-2024-oggi): la Russia è intervenuta a tutto campo nella guerra civile in Siria a supporto del regime di Bashar al-Assad, attualmente esule, a Mosca dopo la vittoria dei ribelli jihadisti. Nella instabilità della regione, la Russia controlla ancora i porti siriani sul Mediterraneo.
In conclusione…
Stabilito che la Russia è un impero costruito con la spada dal suo anno zero, evitando l’autolesionismo che ci spinge a elencare le malefatte occidentali, chiunque abbia letto fin qui, avrà notato molte similitudini con l’attuale guerra in Ucraina: una sequenza di conflitti territoriali reclamati con le armi ogni volta che una porzione della Russia ritrovava la propria indipendenza.
Quindi, chi vede negli occhi di Putin ex funzionario del KGB, uno sguardo dolce, si ravveda. Geograficamente, non c’è solo l’Ucraina da riportare sotto l’influenza di una Russia che Grande Madre non è stata mai, ma solo una grande distesa di terra emersa, uniformata dal collante della forza. Mezza Eurasia compresa.
Veder contrattare il futuro dell’Europa tra Putin & Trump “seppellendo” di fatto il patto NATO, è l’impegnativa novità a cui guardare con meditata, univoca lungimiranza.
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Un interessante riassunto! È bene conoscere la storia per valutare meglio il presente 😩