In vista delle Elezioni Europee diamo voce al “Movimento per la Vita”.
“Civico 20 News” si occupa da diverso tempo di calo demografico, paese sempre più geriatrico e ricorso selvaggio all’interruzione volontaria di gravidanza.
Come testata abbiamo sempre dato peso e spazio a personalità autorevoli e competenti in materia.
Questa volta la nostra attenzione va al “Movimento per la Vita” che, in vista delle Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno ha dichiarato: “Il Movimento per la Vita ritiene che la risoluzione con cui il Parlamento Europeo ha chiesto che venga inserito il “diritto all’aborto” nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sia una gravissima sconfitta per l’Europa”.
Parole di buon senso condivise da centinaia di migliaia di italiani che, sull’aborto, hanno sempre avuto delle serie e comprensibili perplessità.
Dal “Movimento per la Vita” sono molto chiari: “Negare ai bambini il diritto di nascere significa aprire il solco di una lacerante contraddizione nel grande progetto politico per cui l’Unione Europea esiste e deturpare i diritti dell’uomo fondati sull’uguale e intrinseca dignità di ogni membro della famiglia umana, a partire dai più piccoli, poveri e indifesi”.
Concetto cristallino che smentisce decenni di politiche radicali, portate avanti da quattro gatti, che hanno solo e soltanto il desiderio di propagandare politiche mortifere, volte a demolire il valore della vita umana.
Ecco perché il mondo Pro-life, degnamente rappresentato dal “Movimento per la Vita”, chiosa: “E’ profondamente assurdo che il giusto moto di liberazione della donna da una minorità sociale e familiare trovi sbocco nella pretesa di sopprimere i propri figli, chiamando libertà la sopraffazione e la violenza”.
Il dibattito è caldo e molto serio. Tutte le forze politiche in corsa per accaparrarsi uno dei 76 seggi del Parlamento Europeo spettanti al Popolo Italiano parlano timidamente e mal volentieri dell’interruzione volontaria di gravidanza, volgarmente conosciuta con il termine più realistico di aborto.
I politici in corsa per Bruxelles hanno paura di esprimersi perché i cosiddetti “diritti civili” rischiano di trasformarsi in una buccia di banana per il politico che li tratta.
Certamente la difesa della vita passa da partiti quali “Fratelli d’Italia” e “Lega” che – nonostante non siano oltranzisti cristiani – cercano di proporre politiche ProVita anche nelle regioni in cui si trovano ad amministrare.
In Piemonte, per aver difeso la vita, l’Assessore alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone, “Fratelli d’Italia”, è divenuto bersaglio di “Radicali Italiani” e del Consigliere Comunale di Torino, Silvio Viale, per aver dichiarato che la Regione Piemonte ha creato una stanza all’Ospedale “Sant’Anna” “contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre alla interruzione della gravidanza”.
Per i mortiferi figli politici di Emma Bonino e Marco Pannella, la proposta è risultata irricevibile ed infatti Silvio Viale ha dichiarato: “L’iniziativa dell’Assessore Marrone rientra nella migliore tradizione dei blitz d’estate, con i golpe durante le ferie. Non ci sarà nessuna stanza del Movimento per la Vita lungo il percorso della 194 dell’Ospedale Sant’Anna. Se la direzione sanitaria vuole dare una sede al Movimento per la vita questa sarà il più lontano possibile dai reparti”.
Il Consigliere Viale, membro dell’Associazione Radicale “Adelaide Aglietta” di Torino, all’Ospedale “Sant’Anna” ricopre la carica di Responsabile della Struttura di Interruzioni Volontarie di Gravidanza.
In parole povere si può dire che è un esperto di aborti e che – qualora questi diminuissero – dovrebbe optare per altre pratiche mediche, magari a favore della vita umana.
Ecco perché è importante considerare il pensiero del “Movimento per la Vita” che, forte di una decennale esperienza di volontariato, ha garantito che “la strada del progresso è quella di riconoscere in ogni figlio concepito uno di noi e liberare le donne dai condizionamenti che le spingono ad abortire, restituendo loro la vera libertà”.
I cittadini italiani, l’8 e 9 giugno prossimi, potranno scegliere se difendere la vita nei palazzi della tecnocrazia europea o se assecondare le politiche mortifere tanto care alla lista “Stati Uniti d’Europa”.
Il tema è cocente quanto attuale. Sicuramente dovremo tornarci su per approfondirlo e sviscerarlo.
In Italia anche i partiti più inclini alla contrarietà all’ aborto non hanno il coraggio di proporne l’ abolizione per mantenere il potere. In america invece i repubblicani sono per limitare molto l’ aborto.